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Concetti Chiave

  • Odisseo, noto anche come Ulisse, è descritto da Omero come un eroe dal multiforme ingegno, capace di risolvere situazioni difficili, come nel caso dell'inganno del ciclope Polifemo.
  • Ulisse è affascinato dalla sete di conoscenza, che lo spinge a intraprendere lunghi viaggi e a confrontarsi con mondi sconosciuti, come raccontato nel suo incontro con le sirene.
  • Dante Alighieri rappresenta Ulisse nell'Inferno come un consigliere fraudolento, punito per il suo desiderio di conoscere oltre il limite divino, simbolizzato dal superamento delle Colonne d'Ercole.
  • Mentre Omero celebra il desiderio di Ulisse di tornare a casa, Dante critica la sua priorità verso la conoscenza rispetto alla famiglia, un tema che Foscolo riprende poeticamente in chiave nostalgica.
  • James Joyce trasforma Ulisse in un antieroe moderno, Leopold Bloom, riflettendo l'evoluzione di Ulisse da eroe mitico a figura più umana e vulnerabile, simbolo delle sfide quotidiane.

Indice

  1. L'astuzia di Odisseo
  2. La sete di conoscenza di Ulisse
  3. Ulisse secondo Dante
  4. Ulisse tra Omero e Dante
  5. Ulisse nella letteratura moderna

L'astuzia di Odisseo

Odisseo è il protagonista del poema omerico che porta il suo nome: l’Odissea. L’autore lo descrive come l’eroe “dal multiforme ingegno” perché riesce a trovare sempre la soluzione giusta al momento giusto. Un esempio significativo è quando, prigioniero con i suoi uomini del gigante Polifemo, riesce ad uscire dall’antro buio del mostro grazie all’arguta idea di legarsi sotto la pancia delle pecore del gregge che il mostro faceva uscire tutti i giorni al pascolo. Oggi diremmo che Odisseo, meglio conosciuto col nome romano di Ulisse, è dotato di grande abilità di problem solving!

La sete di conoscenza di Ulisse

Un altro episodio narrato da Omero è quello di come Ulisse sfugga dal canto delle sirene colando la cera fusa nelle sue e nelle orecchie della sua ciurma per non ascoltare il suono ammaliatore che li avrebbe resi schiavi degli abissi. Ma la virtù più grande di Ulisse è la sete di conoscenza che lo spinge nel suo lungo viaggio e che lo porta a confrontarsi con popolazioni sconosciute e mondi fantastici.

Ulisse secondo Dante

È Dante Alighieri a sottolineare questa caratteristica di Ulisse nel XXVI canto dell’Inferno, più precisamente nell’ottava Bolgia dell'ottavo cerchio. Però, secondo Dante, Ulisse esagera nel suo desiderio di sapere perché si spinge oltre la conoscenza concessa da Dio agli uomini e vuole andare a vedere cosa c’è oltre le Colonne d’Ercole, il confine conosciuto del mondo. Così, per Dante, Ulisse è un consigliere fraudolento: ha dato il consiglio sbagliato ai suoi compagni e, convincendoli a seguirlo nel folle volo oltre i limiti, li ha ingannati condannando se stesso e le anime dei suoi amici alla dannazione eterna.

Ulisse tra Omero e Dante

Mentre per Omero, Ulisse è l’eroe che peregrina per dieci anni nel Mediterraneo ma che, alla fine, è vinto dal desiderio di tornare a Itaca dalla moglie Penelope, dal figlio Telemaco e dal padre Anchise, per Dante, l'amore per la sua casa e la sua famiglia è inferiore rispetto all'amore per la conoscenza. Per questo, la sua barca sarà travolta dalla tempesta scagliata da Dio e si inabisserà tra le onde. Dante è molto commosso dall’incontro con Ulisse e lo ammira, ma da cristiano lo deve condannare.

Ulisse nella letteratura moderna

Nei primi dell’Ottocento, anche Foscolo nella sua poesia "A Zacinto", dedicata alla sua terra natale, Zante (isola greca), ci parla di Ulisse e dice “Ulisse baciò la sua petrosa Itaca”. Foscolo riprende la versione di Omero perché immagina l’eroe finalmente ricongiunto alla sua patria e alla sua famiglia e riversa in questo personaggio la sua ricerca di pace e il ritorno alla patria che l’ha deluso.

Nel Novecento sarà lo scrittore irlandese James Joyce a riprendere la figura di Ulisse e su questa plasmerà quella del suo antieroe Leopold Bloom. Il racconto di una giornata qualsiasi, di un uomo qualsiasi, diventa metafora del viaggio dell’umanità che, insieme agli eroi del passato, veleggia verso un ignoto futuro cercando di dare un senso alle banalità della vita quotidiana. Però Leopold, non riuscendo a governare la sua vita, è spesso in balia delle situazioni, non si oppone agli strali della sorte come Ulisse e rimane in preda alle sue paure e ai suoi tormenti. Il suo ingegno è come obnubilato dalla pigrizia, da una certa ignavia, come direbbe Dante, che lo fa accettare tutto quello che arriva nella sua vita.

Insomma, sembra che con il passare del tempo, la figura di Ulisse abbia abbandonato i connotati dell’eroe e sia diventato più umano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale di Odisseo nell'Odissea di Omero?
  2. Odisseo è descritto come l'eroe "dal multiforme ingegno" per la sua abilità di trovare soluzioni ingegnose, come dimostrato quando sfugge a Polifemo legandosi sotto le pecore.

  3. Come Ulisse riesce a sfuggire al canto delle sirene?
  4. Ulisse sfugge al canto delle sirene colando cera fusa nelle sue orecchie e in quelle della sua ciurma per non ascoltare il suono ammaliatore.

  5. Come viene rappresentato Ulisse da Dante Alighieri?
  6. Dante rappresenta Ulisse come un consigliere fraudolento che, spinto dalla sete di conoscenza, supera i limiti concessi da Dio, condannando se stesso e i suoi compagni alla dannazione eterna.

  7. Qual è la differenza tra la visione di Ulisse di Omero e quella di Dante?
  8. Per Omero, Ulisse è un eroe che desidera tornare a Itaca, mentre per Dante, il suo amore per la conoscenza supera quello per la famiglia, portandolo alla rovina.

  9. Come viene reinterpretata la figura di Ulisse nella letteratura moderna?
  10. Nella letteratura moderna, Ulisse diventa più umano, come nel caso di Leopold Bloom di James Joyce, che rappresenta un antieroe in balia delle situazioni quotidiane, a differenza dell'eroe classico.

Domande e risposte

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