Concetti Chiave
- Il cavallo di Troia, secondo l'Eneide di Virgilio, fu un ingegnoso stratagemma ideato da Ulisse per far penetrare i Greci a Troia e porre fine alla guerra dopo un decennio di assedio.
- Il cavallo di Troia è simbolo di inganno, utilizzato per indurre i Troiani a introdurre un pericolo nascosto all'interno delle proprie mura, ritenendo il cavallo un dono divino.
- Sinon, un soldato greco, fu lasciato fuori dal cavallo per convincere i Troiani a portarlo in città, fingendo di essere stato abbandonato dai Greci.
- Si ipotizza che il cavallo di Troia potesse essere una macchina d'assedio, come quelle usate dagli Assiri, e il mito si sarebbe evoluto attraverso narrazioni orali.
- Una teoria suggerisce che il cavallo rappresenti un terremoto distruttivo che ha permesso ai Greci di entrare a Troia, collegando il mito a Poseidone, dio dei cavalli e dei terremoti.
Informazioni generali
Il cavallo di Troia, chiamato anche cavallo di legno, era il mezzo in legno che è stato adoperato durante la guerra di Troia dai Greci per riuscire ad entrare all’interno della città di Troia in modo tale da vincere la guerra. Nell’opera di Virgilio, precisamente nell'Eneide, viene narrato che in seguito ad un assedio durato circa 10 anni, i Greci per volontà di Ulisse decisero di costruire un cavallo di legno di grandi dimensioni in cui al suo interno si nascose una truppa di uomini selezionata, incluso lo stesso Ulisse, per cercare di conquistare la città.
Comunque, come si è detto, la fonte primaria che ricorda il cavallo di Troia, detto anche cavallo di legno, è proprio l’opera di Virgilio intitolata Eneide, poema epico scritto dall’autore nell’era augustea. Ulisse era l’ideatore del cavallo di Troia che come ricordato viene citato anche nell’Odissea.
Invece dal punto di vista metaforico, quando si dice "cavallo di Troia" ci si riferisce a qualsiasi artificio oppure espediente che induca un bersaglio a invitare un nemico in un luogo protetto in modo sicuro, cercando di nascondere scopi malevoli attraverso un aspetto esteriormente benigno.
Il contesto letterario
Secondo ciò che ha tramandato Quinto Smirneo, l’eroe Ulisse ebbe l’idea di costruire il cavallo di legno di grandissime dimensioni però nascondendo la forza dei suoi uomini all'interno in modo tale da ingannare i Troiani a spingere il cavallo all’interno della città come se fosse un premio. Guidati dalla figura di Epeio, i greci riuscirono a costruire quel cavallo di legno, che gli sarebbe servito come mezzo per introdursi nella città, in soli tre giorni. Secondo ciò che prevedeva Ulisse, un uomo doveva rimanere al di fuori del cavallo di legno e avrebbe dovuto comportarsi come se i Greci lo avessero abbandonato, lasciando il cavallo come dono per gli abitanti di Troia. Al di sopra del cavallo era stata incisa una scritta che diceva così Per il loro ritorno a casa, i Greci dedicano questa offerta ad Atena. Così il soldato greco Sinon fu abbandonato fuori dal cavallo e doveva segnalare ai greci che potevano attaccare attraverso accensione di un faro.Mentre all’interno del poema di Virgilio, la figura di Sinon era vista come l'unico volontario che si era offerto per quel ruolo, con l’obiettivo di convince i Troiani dicendo di essere stato lasciato indietro e che i Greci se ne erano andati. Sinon disse ai Troiani che il cavallo di legno era un'offerta alla dea Atena, rivolta a scontare la precedente profanazione del suo tempio a Troia da parte dei Greci e garantire un viaggio di ritorno sicuro per l’armata navale dei Greci.
Le considerazioni sul fatto
Se è stato supposto che il cavallo di Troia, detto anche cavallo di legno, potesse essere stato un ariete oppure un altro tipo di macchina con un simile funzionamento, si può dire che probabilmente l’utilizzo di questo dispositivo è stato successivamente modificato in un mito da parte dei vari storici orali che si sono susseguiti che non sono stati presenti alla battaglia. Infatti, il popolo degli Assiri era solito utilizzare delle macchine d'assedio con nomi che appartenevano al mondo animale ed erano spesso ricoperte di pelli di cavallo bagnate per proteggersi dalle frecce infuocate e quindi si può anche pensare che il cavallo di Troia fosse costruito in questo modo.Inoltre, navi con decorazione a testa di cavallo, che probabilmente venivano utilizzate come navi di culto, sono rappresentate anche su manufatti di epoca micenea. Anche l'immagine su un sigillo ritrovato nel palazzo di Cnosso, probabilmente del 1200 a.C., raffigurava una nave con rematori e una figura di cavallo sovrapposta, inizialmente compresa come una rappresentazione del trasporto di cavalli via mare, può infatti essere correlato a questo tipo di vasi, e persino essere considerato come la prima rappresentazione dell'episodio del cavallo di Troia.
Poi una teoria più filosofica, che venne proposta da Fritz Schachermeyr, affermava che il cavallo di Troia rappresentasse la metafora di un terremoto distruttivo che ha deteriorato le mura di Troia ed ha consentito ai Greci di entrare al suo interno. In questa teoria, il cavallo rappresenta Poseidone che era il dio del mare, ma anche il dio dei cavalli e dei terremoti. Di conseguenza, la teoria è stata supportata dal fatto che gli scavi archeologici hanno rilevato che Troia fosse stata danneggiata in modo grave da un terremoto.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del cavallo di Troia nella guerra di Troia?
- Chi fu l'ideatore del cavallo di Troia secondo le narrazioni antiche?
- Qual era il ruolo di Sinon nella storia del cavallo di Troia?
- Quali sono alcune interpretazioni alternative del cavallo di Troia?
- Come viene utilizzato il termine "cavallo di Troia" in senso metaforico?
Il cavallo di Troia era un mezzo in legno usato dai Greci per entrare nella città di Troia e vincere la guerra, come narrato nell'Eneide di Virgilio.
Ulisse fu l'ideatore del cavallo di Troia, come ricordato sia nell'Eneide di Virgilio che nell'Odissea.
Sinon era il soldato greco che si finse abbandonato dai Greci per convincere i Troiani che il cavallo era un'offerta ad Atena, facilitando l'ingresso dei Greci a Troia.
Alcune teorie suggeriscono che il cavallo di Troia fosse un ariete o una macchina d'assedio, o una metafora di un terremoto che danneggiò le mura di Troia.
In senso metaforico, "cavallo di Troia" si riferisce a un espediente che induce un bersaglio a invitare un nemico in un luogo protetto, nascondendo scopi malevoli dietro un'apparenza innocua.