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Concetti Chiave

  • Il duello tra Patroclo ed Ettore evidenzia l'identità umana dei guerrieri a Troia, mostrando le loro interiorità e legami affettivi.
  • Patroclo è rappresentato come l'unico vero amico di Achille, legato a lui da un profondo affetto e fiducia reciproca.
  • Gli dèi omerici, descritti come faziosi e simili alla società aristocratica dell'epoca di Omero, sono soggetti al Fato, una forza più potente di loro.
  • Il rituale della vestizione delle armi è fondamentale per gli eroi omerici, simbolizzando la preparazione per la battaglia e la loro vulnerabilità.
  • La morte di Patroclo ed Ettore è funzionale alla trama dell'Iliade, provocando il ritorno di Achille in battaglia e placando la sua ira.

Indice

  1. L'identità umana dei guerrieri
  2. Il ruolo degli dèi omerici
  3. Il rituale della vestizione
  4. Il destino di Patroclo ed Ettore

L'identità umana dei guerrieri

Con questo duello il poeta ci spinge a osservare l'identità umana dei guerrieri a Troia: Patroclo ed Ettore non sono soltanto due combattenti in campo, ma due personaggi di cui conosciamo l'interiorità e gli affetti. Patroclo è l'unico vero amico di Achille, il compagno di sempre; i due sono legati da un profondo legame di affetto e di fiducia reciproca.

Il ruolo degli dèi omerici

Essi intervengono nella guerra schierati in due gruppi, rispettivamente a favore dei Greci e dei Troiani; belli e immortali, hanno in comune con gli uomini passioni, inganni, astuzie, e si servono dei mezzi più meschini quando si tratta di salvare un loro protetto o di eliminare un esponente della parte avversa. Secondo uno studioso del mondo greco, Albin Lesky, in questi dèi faziosi e pronti alla riconciliazione si possono riconoscere aspetti della società aristocratica del tempo di Omero. Anche gli dèi, però, devono soggiacere alla volontà immutabile di una forza più ben più potente di loro, il Fato, al quale deve piegarsi persino il grande Zeus, come vedremo in occasione del duello tra Achille ed Ettore. L'intervento di Apollo che, senza un motivo apparente, disarma Patroclo e lo abbandona prima al colpo sleale di Èuforbo, poi alla lancia di Ettore, è un chiaro esempio della funzione e delle caratteristiche degli dèi omerici.

Il rituale della vestizione

Per gli eroi omerici le armi sono lo strumento fondamentale dal quale, in battaglia e nei duelli, dipende la loro vittoria o la loro morte. Nell'Iliade il poeta descrive in varie occasioni i guerrieri che si accingono allo scontro raccontando le fasi della vestizione dell'armatura, che si configura come un atto rituale. Così avviene, ad esempio, nel caso di Patroclo, la cui vestizione (in una porzione di testo che qui non abbiamo riportato) segue una procedura che è consolidata dall'uso e che si ripete sempre uguale in descrizioni analoghe: prima indossa gli schinieri a protezione delle gambe, seguono poi, nell'ordine, la corazza intorno al petto, la spada appesa alle spalle, il grande scudo, un elmo con pennacchio sulla testa, infine la lancia, che viene brandita come ultimo elemento dell'armatura dell'eroe. È stato osservato (dallo studioso Vincenzo Di Benedetto) che l'intervento di Apollo trasforma il combattimento di Patroclo in una vera e propria esecuzione da parte del dio. Questi, infatti, invisibile perché nascosto nella nebbia, disarma l'eroe greco seguendo un ordine inverso a quello rituale della vestizione dei guerrieri, privandolo prima dell'elmo e della lancia, e quindi dello scudo e della corazza.

Il destino di Patroclo ed Ettore

Ettore è nient’altro che il marito di Andromaca oltre che il più valoroso troiano; lo abbiamo conosciuto in passato nell'intimità dei suoi affetti e dei suoi sentimenti profondi. Sono entrambi potremmo anche dire impropriamente destinati a soccombere e la loro morte è funzionale allo svolgimento degli eventi scatenati dall'ira di Achille: la morte di Patroclo ha la funzione semplicissima di riportare Achille in battaglia per vendicare l'amico; la morte di Ettore ha la funzione di placare l'ira dell'eroe acheo e di concludere le vicende del poema.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dell'identità umana dei guerrieri nell'Iliade?
  2. L'identità umana dei guerrieri, come Patroclo ed Ettore, è fondamentale perché il poeta ci invita a vedere oltre il loro ruolo di combattenti, esplorando la loro interiorità e i legami affettivi, come quello tra Patroclo e Achille.

  3. Come intervengono gli dèi omerici nella guerra di Troia?
  4. Gli dèi omerici intervengono schierandosi a favore dei Greci o dei Troiani, mostrando passioni e inganni simili agli uomini, ma devono comunque sottostare al Fato, una forza superiore persino a Zeus.

  5. Qual è il significato del rituale della vestizione per gli eroi omerici?
  6. Il rituale della vestizione è cruciale per gli eroi omerici, poiché le armi determinano la loro vittoria o morte. La vestizione segue un ordine rituale che simboleggia la preparazione e il destino del guerriero.

  7. In che modo Apollo influisce sul destino di Patroclo?
  8. Apollo influisce sul destino di Patroclo disarmandolo in modo invisibile e seguendo un ordine inverso al rituale della vestizione, esponendolo così al colpo di Èuforbo e alla lancia di Ettore.

  9. Qual è il ruolo del destino di Patroclo ed Ettore nella narrazione dell'Iliade?
  10. Il destino di Patroclo ed Ettore è funzionale alla trama dell'Iliade: la morte di Patroclo riporta Achille in battaglia, mentre quella di Ettore placa l'ira di Achille e conclude le vicende del poema.

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