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Concetti Chiave

  • La città di Troia fu fondata da Dardano, figlio di Zeus, e fortificata dagli dei Poseidone e Apollo per renderla inespugnabile.
  • Laomedonte, re di Troia, ingannò Poseidone e Apollo, scatenando la loro ira con inondazioni e un mostro marino.
  • Eracle intervenne per salvare Esione dal mostro, ma Laomedonte lo ingannò, promettendo cavalli divini che non consegnò.
  • Eracle, dopo essere stato tradito, tornò con un esercito e conquistò Troia, uccidendo Laomedonte ma risparmiando Podarce, ribattezzato Priamo.
  • Eracle lasciò Priamo come re di Troia per il suo senso di giustizia, portando con sé Glaucia e soddisfatto della sua vendetta.

Indice

  1. Fondazione e Mura di Troia
  2. Il Sacrificio di Esione
  3. L'Inganno di Laomedonte
  4. La Vendetta di Eracle
  5. La Conquista di Troia

Fondazione e Mura di Troia

La leggenda narra che il fondatore della città di Troia sia stato Dardano, figlio di Zeus e di Elettra e capostipite della stirpe dei Troiani.

Ad ottenere il ruolo di "capo" o di re furono anche Troo, Ilo, Laomedonte e Priamo.

Furono gli dei Poseidone e Apollo a fornire la città di grandi mura e fortificazioni attorno al perimetro abitato, cosicché potesse divenire inespugnabile.

Lo fecero per Laomedonte, figlio di Ilo e suo successore al trono. Eseguito quanto pattuito, al termine dei lavori Laomedonte si rifiutò però di pagare il salario concordato: Poseidone allora, per vendicarsi, inondò la campagna, distruggendone i raccolti, e scatenò un mostro marino che divorò gli abitanti. L'ira del dio, secondo l'oracolo che venne consultato, si sarebbe placata solo se Laomedonte avesse fornito come sacrificio umano al mostro la propria figlia Esione.

Il Sacrificio di Esione

La vergine doveva essere divorata dal mostro e venne quindi incatenata a una roccia prospiciente la costa: ma giunse proprio allora al palazzo reale Eracle, che chiese al re cosa stesse succedendo. Questi gli spiegò la situazione e l'eroe si offrì di uccidere il mostro, ricevendo la promessa di ottenere in cambio i due velocissimi cavalli divini, che Troo aveva ricevuto a suo tempo in regalo dallo stesso Zeus a titolo di risarcimento per il rapimento del figlio Ganimede.

L'Inganno di Laomedonte

Eracle, giunto alla spiaggia, ruppe le catene che tenevano avvinta l'inerme fanciulla e la riconsegnò sana e salva tra le braccia del padre; poi si apprestò ad affrontare la terrifica creatura. Sostenuto dalla Dea Atena riuscì dopo tre giorni di accesa battaglia ad aver la meglio sul mostro, uccidendolo. A questo punto, liberata la città e tutta la campagna circostante dall'essere sovrumano, si recò a reclamare la ricompensa: ma anche questa volta Laomedonte si rifiutò di saldare il debito contratto e cercò anzi di ingannare l'eroe facendo sostituire i cavalli divini con degli animali ordinari.

La Vendetta di Eracle

In alcune versioni del mito questo episodio si situa all'interno della spedizione degli argonauti: Eracle se ne andò irato e si imbarcò alla volta della Grecia, minacciando però ritorsioni e promettendo che sarebbe ritornato. Alcuni anni dopo, l'eroe, dopo aver reclutato a Tirinto un esercito di volontari, tra cui vi erano Iolao, Telamone, Peleo e Oicle, guidò una spedizione punitiva composta da 18 navi. Dopo un aspro assedio, le mura furono violate ed Eracle conquistò Troia, facendo prigionieri gli abitanti e uccidendo il fedifrago Laomedonte con tutti i suoi figli, ad eccezione del giovane Podarce, l'unico tra i figli maschi di Laomedonte ad essersi a suo tempo opposto al padre, consigliandogli di rispettare i patti e consegnando le cavalle ad Eracle.

La Conquista di Troia

Eracle risparmiò anche la bella Esione, che diede in sposa al suo caro amico Telamone. Ella chiese che il fratello Podarce venisse fatto liberare dallo stato di schiavitù in cui era stato costretto assieme agli altri superstiti: da quel momento egli si volle chiamare Priamo (il salvato), perché fu liberato dalla schiavitù.

Infine, dopo aver devastato tutta la campagna circostante, Eracle, finalmente pago di vendetta, se ne andò assieme a Glaucia, figlia del dio fluviale Scamandro, lasciando come effettivo re di Troia Priamo, in virtù del suo senso di giustizia.

Domande da interrogazione

  1. Chi fu il fondatore della città di Troia secondo la leggenda?
  2. Secondo la leggenda, il fondatore della città di Troia fu Dardano, figlio di Zeus e di Elettra.

  3. Quali divinità contribuirono alla costruzione delle mura di Troia e perché?
  4. Le divinità Poseidone e Apollo contribuirono alla costruzione delle mura di Troia per renderla inespugnabile, su richiesta di Laomedonte.

  5. Come reagì Poseidone al rifiuto di Laomedonte di pagare il salario concordato?
  6. Poseidone inondò la campagna, distruggendo i raccolti, e scatenò un mostro marino che divorò gli abitanti.

  7. Quale promessa fece Laomedonte a Eracle in cambio dell'uccisione del mostro marino?
  8. Laomedonte promise a Eracle i due cavalli divini in cambio dell'uccisione del mostro marino.

  9. Come si concluse la vendetta di Eracle contro Laomedonte?
  10. Eracle conquistò Troia, uccise Laomedonte e i suoi figli, risparmiando solo Podarce, che divenne Priamo, e lasciò Priamo come re di Troia.

Domande e risposte

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