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Maturità 2023La maturità, come è noto, tornerà alla fine di questo anno scolastico ad essere organizzata secondo le norme vigenti: previste, dunque, due prove scritte e un colloquio. L'unica deroga riguarda i PCTO che non rappresentano requisito di accesso.
Si parte il 21 giugno con la prima prova, quella di italiano. Sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito spazio alle FAQ con le risposte alle domande più frequenti.

Correzione e valutazione

Sulla correzione e la valutazione, allo stato attuale, due sono le risposte del Ministero. Il comma 4 dell’articolo 21 dell’Ordinanza Ministeriale n. 45 del 9 marzo 2023 stabilisce che le commissioni possono effettuare la correzione delle prove scritte per aree disciplinari, come previsto dall’articolo 16, comma 6 del Decreto Legislativo n. 62 del 2017. In attesa della revisione del decreto relativo alla costituzione delle aree disciplinari, le commissioni/classi dovranno fare riferimento al Decreto Ministeriale n. 319 del 29 maggio 2015. Per gli istituti professionali di nuovo ordinamento che non sono inclusi in questo decreto, le commissioni procederanno per analogia con la suddivisione delle discipline degli istituti professionali di ordinamento precedente. La griglia di valutazione è obbligatoria e può essere adattata solo se necessario al PEI (Piano dell’Offerta Formativa) e al PDP (Piano Didattico Personalizzato).

Seconda prova

Il Ministero comunica che negli istituti che ricevono il testo della seconda prova scritta tramite plico telematico, come i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali di previgente ordinamento nei corsi di Istruzione degli adulti, l’orario di inizio è fissato alle 8:30, come per la prima prova. Inoltre, negli istituti professionali di nuovo ordinamento, l’orario di inizio è anch’esso fissato alle 8:30, a meno che la commissione o la classe non abbiano deliberato un orario di inizio diverso.

A chi chiede se sia possibile utilizzare applicativi in cloud per svolgere la seconda prova dell’esame di Stato, il Ministero che questo è possibile solo se la seconda prova prevede l’utilizzo di tali applicativi e se tale modalità è stata abitualmente utilizzata durante il percorso di studi. In questo caso, gli studenti possono svolgere la prova con l’impiego di tali applicativi, a condizione che vengano rispettate determinate condizioni, come l’utilizzo di dispositivi forniti dalla scuola connessi a una sottorete con autenticazione del candidato e la disattivazione della connessione alla fine della prova. Inoltre, è assolutamente vietato l’utilizzo di dispositivi personali o la condivisione della rete personale tramite hotspot.

Infine, si chiede se sia possibile consentire l’uso dei computer personali dei candidati in caso di mancanza di computer sufficienti nell’istituto scolastico. Si risponde che questo è possibile, ma i computer personali devono essere lasciati in consegna alla scuola il giorno prima della prova per essere accertati dalla commissione con l’aiuto del personale tecnico della scuola.

Una parte cospicua delle Faq riguarda la seconda prova degli istituti professionali, interessata a diverse novità a partire da quest'anno.

Colloquio

Sul colloquio, per il momento, due risposte: una riguarda il CLIL, l’altra l’educazione civica. Secondo l’articolo 22 comma 6 dell’OM n. 45 del 9 marzo 2023, le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia CLIL possono essere valutate durante il colloquio se il docente della disciplina coinvolta fa parte della commissione/classe di esame e svolge il ruolo di commissario interno. Nel corso del colloquio, il candidato deve dimostrare di aver acquisito le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione Civica, come descritte all’interno delle singole discipline. Pertanto, le tematiche relative a questo insegnamento possono essere trattate in qualsiasi fase del colloquio e non esiste una sezione specifica dedicata all’Educazione Civica.