
Ogni anno la Maturità terrorizza centinaia di migliaia di studenti, arrivati al termine del proprio percorso scolastico. È proprio durante l’ultimo step prima del diploma che i maturandi dovranno dare il tutto per tutto per ottenere un buon voto di uscita, diviso tra crediti scolastici (40 punti) e risultati delle prove (60 punti).
E ogni anno c’è una storia nuova che riguarda l’esame di Stato, tra casi di professori che lasciano copiare gli studenti e tentativi di mettere le mani sulle tracce prima del tempo.
Ecco le vicende del passato più eclatanti, tra casi eclatanti e leggende metropolitane. Quando la Maturità ha rischiato di saltare?Leggi anche:
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La suora sbadata che legge le tracce di Maturità agli sconosciuti
Forse questo è uno dei casi più clamorosi. L’evento risale al 1976, in un istituto magistrale di Vigevano. Protagonista della storia è una suora, allora preside della scuola. Ma cosa è successo di tanto assurdo?
Il giorno primo dell’esame di Maturità, la preside riceve una telefonata da uno sconosciuto, che si spaccia per il provveditore. Un attore nato, dato che riesce ad abbindolare la suora convincendola a leggere le tracce della prima prova. Una spifferata che vale oro per gli studenti della scuola. Ma la preside all’ultimo si rende conto di aver commesso un errore madornale e subito fa scattare l’allarme. Si mette quindi in contatto con il provveditorato e la notizia arriva anche alla scrivania del Presidente del Consiglio Aldo Moro.
E così si arriva alla decisione: prima prova rinviata di quattro giorni. Giusto il tempo di permettere al Ministero di cambiare le tracce dell’esame.
Il professore distratto e le tracce smarrite
Ma anche andando indietro nel tempo si trova qualche storiella interessante, che strappa un sorriso. Come quella del 1948, quasi ottant’anni fa, quando un professore distratto perse su un autobus una busta speciale.
Perché speciale? Beh, perché conteneva i temi oggetto della prima prova di Maturità. Anche in questo caso, la comunicazione è stata tempestiva. E anche in questo caso si è corsi ai ripari, rinviando il giorno della prova.
Una “notte di polizia” per le tracce trafugate
E adesso un piccolo salto in avanti, più precisamente al 3 luglio 1984, quando i giovani maturandi di tutta Italia si preparano ad affrontare la prova di Italiano. Lo stesso anno, oltretutto, in cui Notte prima degli esami cominciava a essere la colonna sonora degli esami di Stato.
Un giorno speciale, quel 3 luglio, ma per alcuni studenti lo fu ancora di più. In un liceo classico nel foggiano, iniziano a circolare alcune voci insistenti: le buste contenenti e tracce di Latino e il tema di Italiano sono state trafugate. Ed è così che la notte si trasforma davvero in una “notte di polizia”, come canta Venditti.
Alle 8 del mattino, quando viene aperta la cassaforte, si nota immediatamente che alcune buste sono state manomesse. Nel panico generale vengono avviate le procedure di emergenza, con tanto di Carabinieri a scuola. Viene avvisato il Ministero dell’Istruzione, si dà il via alle indagini e si tenta una soluzione. L’intervento è stato tempestivo, tant’è che l’esame in quell’occasione non è stato rinviato.
Dopo qualche ora di agitazione, intorno alle 15:00, sono giunte le nuove tracce da parte del Ministero: i maturandi dell’epoca se la sono vista con un brano degli Annales di Tacito, forse uno dei passi più difficili. Qualcuno ancora sospetta che si sia trattato di una punizione.