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Studente sorridente che è stato promosso alla Maturità dopo aver fatto ricorso al TAR

L’esame di Maturità rappresenta la fine del percorso scolastico degli studenti. Non solo: il voto del diploma ha in sé qualcosa di definitivo, da cui non è possibile tornare indietro. È quindi del tutto normale che gli studenti si affaccino all’esame di giugno in punta di piedi, con un certo vuoto allo stomaco. E talvolta le cose non vanno esattamente come ci si aspettava. 

Ecco perché ogni anno sono tantissimi gli studenti che decidono di rivolgersi al TAR per segnalare presunte ingiustizie attorno all’esame di Stato: dai voti troppo bassi alle mancate ammissioni. E a volte, anche se raramente, i Tribunali dànno ragione ai ragazzi.

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54 alla Maturità? Il TAR: facciamo 60

Per la rassegna delle storie incredibili sulla Maturità non può certo mancare la vicenda di Mirano, nel comune di Venezia, dove uno studente di 19 anni ha fatto ricorso al Tribunale dopo la bocciatura alla Maturità targata 2022.

Secondo il consiglio di classe il ragazzo, nell’ultimo triennio, poteva contare su un rendimento scolastico discreto. Eppure, in occasione dell’orale di Maturità, sostenuto a luglio 2022, la sua performance ha lasciato un po’ a desiderare, tanto che gli ha consentito di racimolare soltanto 5 punti su 25. Risultato: bocciato all’esame di Stato con una votazione di 54 su 100

Il ragazzo non ci sta e decide per il ricorso, senza ripetere l’ultimo anno di scuola. Nonostante però il Consiglio di Stato avesse imposto una rivalutazione della prova orale, la commissione ha confermato la bocciatura. Ma ancora una volta il ragazzo non si è dato per vinto, ed è qui che entra in gioco il TAR. Il Tribunale Amministrativo del Veneto in questo caso si è schierato a favore del 19enne correggendo l’esito poco generoso: 6 punti in più al voto, quel poco che bastava per raggiungere il fatidico 60.

Bocciata con 5 insufficienze? No grazie

Si può accedere all’esame di Stato con 5 insufficienze sul registro elettronico? Tendenzialmente la risposta è no, ma arriva sempre una notizia che fa da eccezione. A dimostrarlo è la storia della studentessa di Trento che aveva cinque voti sotto al 6, e tutti in materie di una certa importanza: Italiano, Matematica, Fisica, Scienze Naturali e Diritto

La scuola, come c’era da aspettarsi, aveva chiuso la porta della Maturità alla ragazza, che però è andata a bussare a un’altra porta, quella del TAR. E quest’ultimo le ha dato ragione, consentendole di accedere alle prove suppletive

Due le ragioni: a pesare sulla decisione sarebbe stato innanzitutto il sospetto, sollevato grazie al ricorso, che la scuola non abbia predisposto i corsi di recupero come previsto dalla legge. A questo si aggiunge l’ammissione della ragazza al corso universitario di Economia Aziendale presso l’Università di Trento. Il TAR ha quindi ritenuto che la bocciatura, pregiudicando l’accesso universitario, avrebbe causato un danno troppo grande per la studentessa.

Studentessa non ammessa alla Maturità che studia al computer come fare ricorso al TAR

Quando manca così poco: 59 su 60

Altra storia incredibile quella della studentessa di Imperia, bocciata all’esame di Stato 2019 per un solo punto: 59 su 60. Dopo aver collezionato 54 punti agli scritti, la commissione le ha però assegnato soltanto 5 punti su 20 all’orale.

La studentessa ha allora presentato il suo ricorso alle scrivanie del TAR, che dopo aver analizzato la questione ha riscontrato alcune incongruenze negli atti procedurali, oltre a una strana carenza di motivazioni che giustificassero una votazione tanto bassa. Da qui la presa di posizione del Tribunale, che le ha concesso una seconda possibilità. La ragazza, di nuovo di fronte alla commissione, è riuscita alla fine ad aumentare il voto all’orale di 3 punti, sufficienti per salire oltre la soglia della sufficienza, con un 62. Promossa.  

5 insufficienze di cui una soltanto grave: promosso

Per non parlare della vicenda dello studente genovese, non ammesso alla Maturità 2022 per le troppe insufficienze: 5 in tutto. Ma anche in questo caso il ragazzo ha tirato in ballo il TAR. E indovinate? Anche in questa occasione il Tribunale ha accolto il ricorso argomentando che lo studente presentava sì cinque insufficienze, ma che solo una di queste fosse grave. Insomma, la scuola lo avrebbe bocciato senza approfondire più di tanto la questione, facendolo rientrare in una mera casistica: 5 insufficienze = non ammissione

Sospesi quindi gli atti di bocciatura, è stata concessa allo studente la possibilità di sostenere gli esami con riserva. Ed è così che arriva anche il lieto fine: lo studente supera le prove mettendo le mani sull’agognato diploma

Quando la decisione si fa urgente: ammessi con riserva

Ultima vicenda che ha dell’incredibile riguarda due studenti non ammessi all’esame di Maturità, annata 2023. Subito i genitori hanno tentato la via del ricorso rivolgendosi al Tar dell’Umbria. Nel mirino, la mancata attribuzione dei crediti formativi per il quinto anno e i voti troppo bassi. 

In questo caso, un ruolo fondamentale è stato rivestito dall’urgenza della richiesta, vista la data sotto esame. I giudici amministrativi hanno quindi accolto il ricorso, una decisione che ha permesso l’ammissione con riserva dei ragazzi all’esame di Stato 2023.

Data pubblicazione 22 Maggio 2024, Ore 15:10
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