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Maturità 2019: alternanza scuola lavoro non obbligatoria ma resta all'orale articolo

Ma l’alternanza scuola lavoro bisogna farla oppure no? È la domanda che si stanno facendo in questi mesi i maturandi che dovranno affrontare l’esame di Stato 2019. La riforma varata dal precedente Governo, infatti, prevedeva come requisito per l’accesso alle prove finali di aver svolto obbligatoriamente le ore di tirocinio previste dal curriculum.

E la discussione della relazione sul progetto di alternanza in sede di colloquio orale. L’arrivo del nuovo ministro dell’Istruzione Bussetti, però, ha frenato il cambiamento. L’idea dell’attuale responsabile del Miur è di rivedere l’intera alternanza. Per la maturità 2019, però, non c’è tempo. Ma, allora, come si dovranno regolare i ragazzi dell’ultimo anno delle superiori? Soprattutto quelli che non sono ancora riusciti a completare le ore o già sanno che difficilmente porteranno la missione a compimento?

Alternanza scuola lavoro: non è più requisito d’accesso alla maturità 2019

In teoria, almeno i maturandi 2019, possono stare tranquilli. Alcuni sostanziali segnali si erano già avuti dopo la conversione in legge del decreto ‘Milleproroghe’. Lì si dice apertamente che lo svolgimento di tutte le ore di alternanza scuola lavoro come requisito per l’accesso all’esame di Stato – al pari dei test Invalsi di quinto - slitta di altri dodici mesi. La conferma si è avuta con la circolare che il Miur ha emanato a inizio ottobre 2018, in cui si dettano le prime regole della maturità 2019. Pur restando, infatti, teoricamente obbligatorio svolgere le ore di alternanza, se qualcuno non dovesse farcela non gli sarebbe precluso l’esame finale. Entrando solo nel curriculum dello studente.

Alternanza scuola lavoro rimane all'orale

Tuttavia, per quanto riguarda la presenza all'orale, la nota ministeriale pubblicata lo scorso 4 ottobre sostanzialmente non cambia le indicazioni della legge del 2017 e comunica che:
"L’art. 17 del d.lgs. n. 62/2017 disciplina le prove di esame, che risultano articolate come di seguito:
[...] Il colloquio, anch’esso finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale degli studenti, che si svolge secondo quanto previsto dal comma 9.
"
Ma cosa dice il comma 9 dell'art. 17 del d.lgs. n. 62/2017?
"Il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione, tenendo conto anche di quanto previsto dall'articolo 1, comma 30, della legge 13 luglio 2015, n. 107, propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacita' di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel percorso di studi."
Quindi, anche per il prossimo anno potrebbe essere richiesta l'esperienza di alternanza scuola lavoro, sebbene sia possibile che si lasci autonomia alle singole commissioni. L'Alternanza, tuttavia, secondo le novità contenute nella nuova Legge di Bilancio, potrebbe subire un dimezzamento delle ore: 90 ai licei, 150 nei tecnici e 180 nei professionali.