
Hai la media del 9 ma hai dato fuoco al banco? Allora probabilmente sarai escluso dall’esame di Maturità 2025. Senza voler essere così drastici, sappi che lo stesso scenario può verificarsi anche nel caso in cui tu abbia aggredito un docente, o provocato danni ai locali scolastici.
Sono gli effetti della linea sulla condotta adottata di recente dal MIM: con un voto inferiore al 6 in comportamento, infatti, si rischia non solo di ripetere l’anno, ma di venire esclusi dal tanto agognato esame di Maturità.
Non solo.
L’accesso alle tre prove d’esame passa necessariamente anche per altri requisiti, come lo svolgimento del PCTO e la partecipazione alle Prove INVALSI 2025. Senza dimenticare il discutissimo (ma non obbligatorio) Capolavoro.Tutti punti essenziali che abbiamo raccolto nel nuovo episodio del videopodcast YouTube di Skuola.net #Sapevatelo: il Direttore di Skuola.net, Daniele Grassucci - affiancato dalla nostra creator Francesca Romana Macrì - fa il punto della situazione su tutte le novità dell’esame di Maturità 2025.
Cosa aspetti? Corri a guardare il nuovo episodio di #Sapevatelo.
Indice
Maturità 2025: cosa succede con un voto basso in condotta?
Come ormai sappiamo, il voto in condotta avrà serie ripercussioni sulla carriera scolastica. E per quanto riguarda l’esame di Stato, le cose si fanno ancora più complesse: “Col cinque in condotta non si viene ammessi all’esame” esordisce il Direttore di Skuola.net.
Con il 6, invece, si potrà accedere all’esame contraendo una sorta di debito da recuperare nel corso dell’orale: “La norma approvata in Parlamento specifica inoltre che se prendi sei, devi presentare un elaborato di cittadinanza e Costituzione all'orale, quindi hai un pezzo in più da presentare all'orale.” sottolinea Grassucci. C’è poi un passaggio chiave per cui, però, siamo ancora in attesa dei decreti attuativi.
Ovvero il fatto che anche con quelli che, almeno sulla carta, sarebbero dei buoni voti - come un 7 e un 8 - si rischia una penalizzazione rispetto ai crediti scolastici: “Potresti prendere un punto in meno rispetto al massimo potenziale. Con la media del sette, ad esempio, ti spetterebbero tra i 10 e gli 11 punti, te ne danno solo 10 se hai sette o otto in condotta. Quindi, per avere il massimo di crediti possibili, bisogna avere nove o 10 in condotta.”
I PCTO sono requisito obbligatorio per l’esame di Maturità 2025?
A proposito dei PCTO (l’ex alternanza scuola-lavoro), anche questi saranno obbligatori per la Maturità 2025. Infatti Grassucci specifica che: “Bisogna portare a termine, negli ultimi 3 anni delle scuole superiori, le ore minime dei PCTO, quindi 90 ai licei, 150 ai tecnici e 210 ai professionali”.
Non un male visto anche che, secondo una recente indagine di Almadiploma, ben un quarto degli studenti di tecnici e professionali trova lavoro nella stessa azienda in cui ha svolto il tirocinio: due piccioni con una fava, come si suol dire.
Maturità 2025: le Prove INVALSI fanno media?
Le prove INVALSI non contribuiscono al voto finale della maturità, ma restano requisito obbligatorio per poter accedere all’esame: “Ai fini dell’esame di maturità, quindi non influisce (l’esito delle INVALSI, ndr) sul voto finale, però è un requisito d’ammissione”.
Ricordiamo infatti che le Prove INVALSI servono a misurare il livello generale del sistema scolastico italiano: “Servono a capire qual è lo stato di salute delle scuole, ma anche delle singole classi” precisa Grassucci.
Inoltre, possono rivelarsi utili anche all’università: “Poi quelli del quinto hanno anche un vantaggio in più perché se si riescono a raggiungere le certificazioni linguistiche nella lingua italiana o nella lingua inglese, quindi B1 e B2 nell'ascolto e nella lettura, che sono le due certificazioni a cui si può accedere con la prova invalsi, ad esempio, si saltano degli esami all'università, perché alla fine della laurea triennale devi avere o il B il B1 in listening reading”.
E se non si riesce a partecipare nelle date previste? Nessun dramma: “Ci saranno delle sessioni di recupero, insomma, io penso che nessuno non verrà messo per non aver fatto la prova INVALSI”.
Qual è l'impianto della Maturità 2025?
La struttura dell’esame di Maturità 2025 resta immutata. Dunque, l’impianto dell’esame di Stato 2025 è il seguente:
Prima prova scritta: Italiano
La prima prova è uguale per tutti e prevede 7 tracce suddivise in tre tipologie:
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2 analisi del testo (di solito un autore dell’Ottocento e uno del Novecento)
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3 tracce di testo argomentativo
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2 tracce di tema di attualità
Seconda prova: materia d’indirizzo
La seconda prova cambia in base all’indirizzo scolastico e, per il 2025, sarà su una sola materia, scelta tra quelle caratterizzanti.
Riguardo a questo, il Direttore di Skuola.net sottolinea come dal MIM abbiano graziato tutti i maturandi: “Valditara poteva scegliere due materie di indirizzo invece ha scelto una sola”. Una decisione che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti studenti, evitando la doppia materia (come accadde nel 2019, ad esempio con latino e greco, o matematica e fisica).
Terza prova e orale
La terza prova scritta è prevista solo per alcuni indirizzi specifici. L’ultimo step della Maturità 2025, ovvero l’esame orale, sarà condotto come vuole tradizione da una commissione d’esame mista: “Tre esterni, tre interni e un presidente esterno” spiega Grassucci.
L’orale, dunque, rimane simile agli scorsi anni, con lo studente che sarà chiamato a intavolare un discorso partendo da un argomento proposto proprio dalla Commissione. E non è previsto che inizi dal famigerato Capolavoro.
Cos'è il Capolavoro e che peso ha sull’esame di Maturità 2025?
Proprio il Capolavoro è una delle novità più recenti del sistema scolastico italiano.
Introdotto sulla piattaforma ministeriale Piattaforma Unica, è un elaborato digitale che racconta un’esperienza significativa vissuta dallo studente durante l’anno scolastico: “Può essere una foto, un video, una presentazione, tutto ciò che si può caricare sotto forma di allegato. Attraverso questo elaborato digitale bisogna raccontare un’esperienza particolarmente significativa in termini di acquisizione delle competenze” rivela Grassucci.
Ma attenzione: non si tratta di un tesina. Nonostante non sia obbligatorio per l’ammissione alla Maturità e non faccia parte dell’orale ufficialmente, nella pratica molti docenti chiedono di prepararlo e presentarlo: “Alla norma non è obbligatorio il capolavoro per accedere all’esame di maturità. Però sappiamo che i professori fanno come vogliono”.
In sintesi: non è obbligatorio, ma conviene farlo. “Se la vostra commissione vi chiede di caricare il capolavoro, fatelo e preparatelo per l’orale perché potrebbero chiedervelo” conclude il Direttore di Skuola.net.
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