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smartwatch maturità 2023Continua la road map verso la Maturità 2023. In questa fase Ministero, Uffici Scolastici, scuole, sono alle prese con gli adempimenti propedeutici affinché tutte le prove si svolgano con regolarità. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha già pubblicato diverse note relative alle regole che gli studenti dovranno osservare all'esame di Stato.


In particolare, nella nota dello scorso 12 maggio inerente a 'Locali scolastici, invio plico telematico e commissioni' sono contenute alcune disposizioni sull'utilizzo dei dispositivi digitali. Tra questi, come già sappiamo, gli smartphone sono assolutamente vietati: ma per quanto riguarda le altre apparecchiature come, per esempio, lo smartwatch? Scopriamo cosa dice la nota al riguardo.

Si può portare lo smartwatch all'esame di Stato?

In merito, la nota specifica che ”è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, fatte salve le calcolatrici scientifiche e/o grafiche elencate nella nota della scrivente Direzione generale del 20 marzo 2023 n. 9503”. E' altresì vietato l'uso di ”apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless, comunemente diffusi nelle scuole, o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo”.

Pertanto, nei giorni delle prove i maturandi non potranno indossare l'orologio digitale. Ma non finisce qui. Il divieto è esteso anche ai Presidenti e ai Commissari, che oltre a vigilare sul rispetto del divieto stesso, sono invitati a dare il buon esempio ai candidati. Nella nota si legge, infine, che “analoga cura dovrà essere rivolta alla vigilanza sulle apparecchiature elettronico-telematiche in dotazione alle scuole, al fine di evitare che durante lo svolgimento delle prove scritte se ne faccia un uso improprio”.