
La Maturità è alle porte e in molti, abituati ad avere la tecnologia sempre a portata di polso o di tasca, si pongono una domanda tanto semplice quanto cruciale: “Posso tenere lo smartwatch al polso durante l’esame?”.
La risposta è chiara, ufficiale, e non lascia spazio a dubbi: no. Vediamo perché, cosa prevede il regolamento e cosa si rischia a ignorarlo.
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Nessuna distrazione digitale: il MIM dice no
Le linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sono state già diffuse da tempo e sono molto rigide su questo punto: “Sono assolutamente banditi tutti i tipi di device digitali”.
Questo significa che qualsiasi dispositivo elettronico, smartphone, tablet, auricolari bluetooth, smartwatch, laptop, è vietato all’interno dell’aula durante lo svolgimento delle prove di esame.
Il motivo è semplice: si tratta di strumenti che possono accedere a internet, archiviare appunti, inviare o ricevere messaggi, foto, video o file audio.
Lo smartwatch? Lasciatelo a casa
In particolare, molti ragazzi si chiedono: “E lo smartwatch? Lo uso tutti i giorni, non è mica un telefono!”.
Sbagliato. Lo smartwatch, per quanto possa sembrare innocuo, rientra nella lista nera dei dispositivi vietati. Le direttive parlano chiaro: “Qualsiasi dispositivo che permetta di consultare file, inviare fotografie e video, compresi quelli con tecnologia a infrarossi o ultravioletti”.
Quindi anche un orologio digitale che può ricevere notifiche, connettersi al telefono o accedere a file archiviati, non è ammesso.
Cosa si rischia?
Portare con sé o utilizzare dispositivi proibiti durante l’esame può comportare l’annullamento della prova, con conseguenze molto serie sull’intero esame di Maturità.
I commissari sono tenuti a far rispettare il regolamento, e ignorarlo può significare dire addio al diploma… o dover ripetere tutto.
Quindi meglio un orologio analogico.