2' di lettura 2' di lettura
patrizio bianchi maturità 2022L’esame di Stato 2022 è iniziato ufficialmente ieri mattina, quando, alle ore 8:30 sono stati aperti in tutta Italia i plichi telematici contenenti le tracce di prima prova. Oggi è la volta della seconda prova, stessa ora, ma con compito non nazionale, bensì a discrezione delle singole scuole.
Fonte foto: @MI via Facebook
Poi, una volta archiviate le due prove scritte, i maturandi dovranno soltanto preoccuparsi del colloquio orale.
Tuttavia il Ministero dell’Istruzione, sebbene quindi la Maturità 2022 sia lungi dall’essere finita, già pensa all’edizione del 2023.

Maturità 2023: il MI pensa a un ritorno dell’esame pre-Covid?

Quindi, il Ministro Bianchi, in un'intervista al Corriere della Sera guardando all’esame del prossimo anno ha esordito: “Se si esce dalla logica dell’emergenza, che ci ha permesso di agire con ordinanze, c’è una legge che prevede quale sia l’esame”, ribadendo poi la posizione del Ministero: “Il nostro indirizzo è di tornare alla norma in vigore prima del Covid”, quindi la volontà sembrerebbe quella di far tornare in vigore l’esame in vigore secondo l’attuale normativa, andato in scena una sola volta nel 2019.

Tuttavia Bianchi si affretta a precisare che comunque questi anni di pandemia non saranno dimenticati, e che anzi il Ministero dell’Istruzione sta pensando alla Maturità che verrà, ma “facendo tesoro di quello che è successo in questi tre anni”.

Uno dei cambiamenti che potrebbero quindi interessare il prossimo esame di Stato, ipotizza il Corriere, è quello di mantenere la commissione esclusivamente interna, ad eccezione del presidente; ipotesi che potrebbe trovare forza nell'affermazione del Ministro secondo cui: “Il presidente rappresenta la necessaria componente di obiettività, ma serve la voce importante dei professori che hanno seguito i ragazzi”. Anche se, per adesso, nulla è certo.