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Le sorti dell’esame di Maturità 2022 sono ancora incerte, e, da quanto abbiamo appreso nelle ultime settimane, i dubbi non verranno sciolti prima di gennaio del prossimo anno. A confermarlo è stato anche il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, che durante il suo intervento in diretta a OrizzonteScuola, ha affermato che il Ministero dell’Istruzione chiarirà le modalità e la struttura che dovrà avere la Maturità 2022 entro la metà di gennaio.

Maturità 2022: l’ipotesi prova scritta si fa sempre più concreta

Dunque, per l’annuncio ufficiale sulla Maturità del prossimo anno bisognerà aspettare la prima metà di gennaio 2022, ma nel frattempo Rossano Sasso ha fatto sapere la sua posizione che tradisce idee chiare:Lo dico in maniera chiara: io sono favorevole al ritorno del modello pre-covid per l’esame di maturità.
Veniamo da un periodo di deprivazione culturale. Condivido le ansie degli studenti ma bisogna guidare i nostri studenti a combattere le loro paure
“.

Tuttavia le sue parole non sono ancora da prendere come definitive, in quanto, come da lui stesso affermato: “Ne ho parlato con il Ministro che deciderà entro e non oltre la metà di gennaio, tenendo conto anche delle mie posizioni e di tutti gli appelli arrivati da universitari e studenti“.

Mi accontenterei anche della sola prova scritta di italiano per adesso. Quindi niente scorciatoie”. Aggiunge il sottosegretario Sasso, che è convinto di avere: ”tutte le carte in regola per tornare ad una prova scritta. Magari i ragazzi ci ringrazieranno tra qualche anno“.

Maturità 2022: le ipotesi al vaglio del MI

Tutto dipende ovviamente dell’evolversi dello stato pandemico e anche dagli ulteriori rinnovi dello Stato di Emergenze, ora posticipato fino a marzo 2022. Dunque al Ministero dell’Istruzione, sebbene in molti, Sasso compreso, spingano verso la reintroduzione degli scritti, non si stanno scartando altre ipotesi.

L’esame di Stato 2022 potrebbe essere analogo ai due che l’hanno preceduto, e quindi vedrebbe la sola prova orale come unico esame per poter accedere al diploma, con il 40% del voto deciso dal maxi-orale e il rimanente 60% stabilito dai crediti accumulati dagli studenti negli ultimi tre anni.

Se invece la pandemia dovesse darci respiro, si potrebbe parlare di far svolgere l’esame completo ai ragazzi, e quindi prevedendo entrambe le prove scritte di un normale esame di Maturità. Ma solo il tempo potrà confermare una di quelle che ad ora sono solo ipotesi.