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di paolodifalco01
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ballottaggio presidenziali francesi
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La Maturità 2022 si avvicina e con essa la prima prova di Italiano. Noi di Skuola.net abbiamo deciso di provare a passare in rassegna alcune tematiche di attualità che sicuramente potranno esserti utili per prepararti.

Oggi parliamo delle presidenziali francesi visto che questa domenica si terrà il ballottaggio tra i due candidati, il presidente uscente Emmanuel Macron leader del partito liberale La Republique En Marche e Marine Le Pen, leader del partito più a destra Rassemblement National.

I due leader inoltre, qualche giorno fa, si sono anche sfidati in un dibattito televisivo dove è emersa la loro diversa idea di Francia ma, andiamo a vedere chi sono i due candidati, come funzionano le elezioni del Presidente della Repubblica francese e quali sono le loro idee sul futuro francese.

Chi è Emmanuel Macron?

Nato il 21 dicembre del 1977 a Amiens, Macron a 39 anni è stato il più giovane presidente nella storia della Repubblica francese. Allievo modello alla scuola cattolica La Providence di Amiens, a 16 anni al corso di teatro del liceo conobbe l'insegnate di francese Brigitte Trogneux, sposata con tre figli, di 24 anni più grande di lui e che diventerà sua moglie. Allontanato per questa relazione da Amiens dalla famiglia, Macron si trasferisce a Parigi dove prima si laurea in filosofia politica all'università di Nanterre per poi entrare nel 2002 all'alta scuola dell'amministrazione pubblica francese da lui abolita durante il suo mandato presidenziale.

A cambiare la sua vita è l'incontro con il Presidente François Hollande che lo chiamò tra i suoi consiglieri all'Eliseo e, dopo una prima esperienza come vicesegretario generale della Presidenza della Repubblica, nel 2014 lo nominò ministro dell'Economia. Nel momento in cui la rielezione di Hollande divenne sempre più improbabile, nel 2016 Emmanuel fonda il suo movimento En Marche! con cui il 7 maggio 2017 vincerà l’elezione presidenziale ottenendo il 66,10% dei voti davanti a Marine Le Pen ferma al 33,90%. Da Presidente Macron ha dovuto affrontare diverse emergenze, dalla rivolta dei gilet gialli passando per la pandemia fino alla guerra in Ucraina, dimostrando la sua capacità politica nonostante sembri essere percepito lontano dai cittadini anche se ha comunque ottenuto la vittoria del primo turno con il 28% dei voti.

Chi è Marine Le Pen?

Nata a Neully sur Seine, il sobborgo chic di Parigi, Marine Le Pen va per la seconda volta al ballottaggio con Macron. La prima volta era stata nel 2017 quando dopo un disastroso confronto televisivo al secondo turno si era fermata al 33,90%. Figlia del fondatore del Front National, oggi Rassemblement national, dopo aver passato ben 13 anni da eurodeputata, nel 2011 al Congresso di Turs prese il posto del padre.

Data per sconfitta e dovendo fronteggiare anche l'avversario dell'estrema destra, Eric Zemmour durante questa campagna elettorale si è focalizzata sia sul tema dell'immigrazione che su un tema fonte di molta preoccupazione per i francesi ovvero la diminuzione del potere d'acquisto. L'approdo al secondo turno è inoltre arrivato dopo gli eccessi e le provocazioni verbali contro l'islam di Zemmour che lei ha contrastato esibendo un'immagine molto più rassicurante.

Come funziona il semi-presidenzialismo francese?

Prima di passare in rassegna l'ultimo dibattito televisivo tra i due candidati soffermiamoci sul sistema politico della Francia che è una repubblica semi-presidenziale dove il potere esecutivo viene detenuto dal Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro. Se il primo viene eletto direttamente dal popolo a suffragio universale diretto a doppio turno, il secondo viene nominato dal Presidente sulla base del risultato elettorale.

Per essere eletti al primo turno è necessaria la maggioranza assoluta dei voti e, se nessuno dei candidati la ottiene, si passa al ballottaggio dove si confrontano i due candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti. Con questo sistema si assicura sempre la maggioranza assoluta al presidente eletto.

Chi ha vinto l'ultimo dibattito televisivo?

Durante queste elezioni a vincere il dibattito televisivo tra i due sfidanti sarebbe stato per il 59% dei telespettatori nuovamente Macron che durante le tre ore di dibattito ha cercato di avere un approccio presidenziale. Al contrario, la leader di Rassemblement national, è stata meno aggressiva rispetto al dibattito del 2017 ed è apparsa un po' contenuta non riuscendo a mettere in difficoltà il Presidente uscente.

Macron invece ha giocato più d'attacco rinfacciando alla Le Pen i legami con la Russia: "Lei dipende dal potere russo e da Putin" è stata una delle affermazione di Emmanuel legata al prestito ottenuto dal partito di Le Pen da una banca russa per finanziare le sue campagne elettorali di cui la sfidante si è giustificata dicendo che nessuna banca francese aveva accettato di prestarle denaro.

Quali sono le diverse visioni della Francia?

La prima domanda che aperto il dibattito televisivo tra i due candidati ci dà anche la possibilità di mettere a confronto le due differenti idee del futuro della Francia. Al "Perché lei pensa di essere un miglior presidente per i francesi?" Marine Le Pen ha risposto dicendo che:"Io sarò la presidente del rinascimento democratico sarò anche la presidente del quotidiano. Sarò la presidente della concordia fra tutti i francesi, della giustizia, della fratellanza nazionale, della pace civile".

Il leader di La Republique En Marche ha invece subito attaccato la sfidante sull'ecologia e l'Europa dicendo che:"Abbiamo attraversato un periodo molto difficile, crisi senza precedenti, una pandemia. E oggi la guerra è tornata sul suolo europeo. Stiamo vivendo un periodo in cui la paura e le preoccupazioni ci sono. Ho cercato in questo periodo di prendere delle buone decisioni. Voglio continuare a farlo per rendere la Francia più indipendente e più forte. Per migliorare la vita quotidiana dei nostri concittadini.La nostra Francia sarà più forte se sapremo affrontare la questione ecologica e diventare una grande potenza ecologica del XXI secolo".

"Questa elezione" - ha infine osservato Macron - "è un referendum sull'essere a favore o contro l'Unione Europea e il legame che esiste fra la Francia e la Germania, un referendum sull'essere a favore o contro l'ambizione ecologica, un referendum sull'essere a favore o contro ciò che siamo profondamente".

Paolo Di Falco