
La Maturità 2022 si avvicina e con essa la prima prova di Italiano. Noi di Skuola.net abbiamo deciso di provare a passare in rassegna alcune tematiche di attualità che sicuramente potranno esserti utili per prepararti.
Oggi parliamo di una persona che, al pari del Presidente russo Putin e del Presidente ucraino Zelensky di cui abbiamo già parlato, è una delle protagoniste della guerra scoppiata in Ucraina dopo l'invasione della Russia ovvero la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.La Presidente della Commissione Europea infatti è stata la prima a schierasi e a schierare l'intera Unione Europea a sostegno dell'Ucraina dicendo anche che:"L'Ucraina è una di noi e la vogliamo nell'Unione" ma, andiamo a vedere chi è Ursula von der Leyen, quali sono le sue posizioni e cos'ha fatto negli ultimi anni a capo della Commissione Europea.
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Chi è Ursula von Der Leyen?
Prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente dalla Commissione Europea nasce come Ursula Albrecht nel 1958 a Ixelles, vicino Bruxelles, dove il padre Ernst Albrecht si era appena trasferito per iniziare a lavorare a quella che poi diventerà la Commissione Europea. Rientrata in Germania nel 1971, il padre dopo aver assunto la guida di un'azienda alimentare viene anche nominato governatore del land della Bassa Sassonia mentre lei si iscrisse nel 1977 alla facoltà di economia a Gottinga che però dovette abbandonare presto per via del "terrorismo rosso" e delle minacce di rapimento fatte alla figlia del primo ministro trasferendosi a Londra dove, sotto il falso nome di Rose Ladson, si iscrisse alla London School of Economics.Rientrata nel 1980 in Germania inizia gli studi in medicina ad Hannover laureandosi nel 1987. Durante la carriera accademica conobbe a Gottingen il medico e docente Heiko von der Leyen che sposò nel 1986 acquisendone il cognome e seguendolo negli Stati Uniti dove quest'ultimo fu nominato professore all’università di Stanford dal 1992 al 1996 e dove darà alla luce ben sette figli.
La carriera politica a fianco della Merkel
La carriera politica dell'attuale Presidente della Commissione Europea inizia all'età di 43 anni quando, dopo essere rientrata in Germania, nel 1990 entrò nel parlamento dello Stato governato in passato dal padre, la Bassa Sassonia, e nel governo locale nel 2003 con delega a famiglia e affari sociali. Nel 2005 fu notata dall'ex cancelliera tedesca Angela Merkel che la volle come ministra per la Famiglia nel suo primo governo del 2005 e da allora Ursula sarà ministro in tutti i governi Merkel.Nel 2009 passata alla guida del dicastero del Lavoro e degli Affari Sociali fu fautrice di una politica d'apertura nei confronti delle unioni omosessuali e sull'immigrazione contribuendo a distaccare il suo partito dalla tradizionale posizione conservatrice. Nel 2013 diventò la prima donna ministro della Difesa della storia tedesca e più volte si scontrò con i militari tedeschi in merito al dilagare dell'indisciplina tra i soldati e del ritorno del neo-nazismo.
La Presidenza della Commissione Europea
La sua lunga carriera è culminata, a sorpresa, il 2 luglio del 2019 quando è stata scelta dal Consiglio Europeo come candidata alla successione di Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione. Il suo è stato un nome in grado di trovare un compromesso tra il Presidente francese Emmanuel Macron che si opponeva al candidato ufficiale del Partito popolare europeo Manfred Weber ritenuto troppo vicino ai gruppi sovranisti ei Paesi del gruppo di Visegrád che si opponevano a qualsiasi candidato di area socialista o liberale.
Nel suo programma la Commissione da lei presieduta ha l'obiettivo di essere un esecutivo europeo di discontinuità e rottura incentrato sulla svolta “green” e sulla ricerca di un compattamento politico dell’Unione dopo le lacerazioni degli ultimi anni. Durante il suo mandato inoltre Ursula si è trovata, fino a questo momento, a dover fronteggiare tre emergenze: innanzitutto quella climatica, poi quella pandemica da cui l'Europa sta lentamente uscendo e infine quella geopolitica scaturita dall'invasione della Russia del territorio ucraino che ha portato allaguerra in Ucraina.
La politica estera della von der Leyen e la visita a Kiev
Per quanto riguarda le sue posizioni in politica estera e quindi sul piano internazionale, bisogna sottolineare come ci sia stato un notevole cambio di passo: se sulla risposta economica alla crisi dei debiti sovrani che tra il 2010 e il 2011 colpì i Paesi dell’Europa meridionale si collocò tra i falchi tedeschi dell'austerità chiedendo che i futuri salvataggi della zona euro sarebbero dovuti essere garantiti con riserve auree o quote di aziende di Stato, da Presidente della Commissione Europea è invece stata la principale sostenitrice del pacchetto di aiuti economici denominato Next Generation Eu. Pacchetto contenente, per la prima volta nella storia, una forma di debito comune europeo richiesto dai Paesi mediterranei come il nostro e approvato grazie al suo stretto legame con diverse forme di condizionalità per l'accesso come i piani di stimolo alla crescita.Cambio di posizione che è avvenuto anche rispetto alla crisi in Ucraina: come ministro della Difesa Ursula si oppose alla cessione di armi all’Ucraina dopo l’annessione della Crimea mentre adesso è una delle principali sostenitrici dell'Ucraina contro la Russia e, in questo contesto, si inserisce anche la sua visita a Kiev per incontrare il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky insieme all'Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune Ue, Josep Borrell. Incontro che sarà l'occasione per fare il punto sulle prossime iniziative da parte di Bruxelles a sostegno dell'Ucraina.
Paolo Di Falco