
E' già passata una settimana dalla prima prova scritta d'italiano della Maturità 2022 che sta per concludersi in queste ultime settimane con il tanto atteso colloquio orale ma, nonostante questo, ma non si placano le polemiche sulle tracce ministeriali.
Adesso, dopo la traccia su Pascoli è il turno di quella su Giovanni Verga ma, cosa succede? Andiamo a vederlo insieme.
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Qual è la critica che viene mossa alla traccia su Giovanni Verga?
Tra le sette tracce della prima prova scritta d'italiano svoltasi la scorsa settimana una riguardava la novella Nedda di Giovanni Verga e, tra le domande, ai maturandi veniva richiesto di individuare i passaggi veristi contenuti nella novella per poi collegarla al concetto del Ciclo dei vinti e riflettere sul ruolo degli ultimi nei suoi scritti.A criticare la richiesta è però lo scrittore e critico letterario Romano Luperini che, come riporta Orizzonte Scuola sottolinea:"Quando io ero studente liceale, ormai quasi sessanta anni fa, nelle scuole imperversava il Pazzaglia, un manuale della letteratura italiana ancora improntato a un gusto crociano. È sul Pazzaglia che Nedda viene definita come prima opera verista di Verga. Ma la novella non è ancora propria del verismo perché mancano al suo interno alcuni punti fondamentali."
A mancare secondo il professore sarebbero:"il requisito fondamentale del Verismo, la impersonalità, e l’autore anzi interviene direttamente in prima persona a difendere il proprio personaggio. Il linguaggio poi non è quello popolareggiante del Verismo, ma quello del tardoromanticismo nella sua variante lacrimosa e filantropica. Si tratta di un linguaggio fiorentineggiante e ispirato al manzonismo quale si può ritrovare nelle novelle campagnole molto alla moda negli anni cinquanta-settanta, scritte allora da Caterina Percoto e anche da Ippolito Nievo."
C'è un errore nella traccia del Ministero?
Tra le richieste formulate dal Ministero per i maturandi all'interno della traccia di Verga c'è quindi un errore? No, stando a quanto dichiarato a Tecnica della Scuola dal professor Nicola Puorto, docente di Italiano in una scuola secondaria superiore di Anzio, che ribadisce come:" Non mancano totalmente gli elementi veristi, tanto più che la traccia non afferma che Nedda sia un’opera verista, ma semplicemente chiede di rintracciare degli elementi veristi, solamente quegli elementi che realmente ci sono."Inoltre aggiunge che:"E del resto, uno studente così preparato da comprendere che Nedda non è pienamente una novella verista, fatta questa considerazione nella traccia della maturità, si rivelerebbe un attento conoscitore di Verga e di certo conseguirebbe il punteggio massimo nella prova di italiano, qualsiasi professore gli darebbe il massimo, anche solo per avere formulato un’idea del genere."
Paolo Di Falco