
Manca ormai poco all'inizio dell'esame di Maturità 2022 che si aprirà il 22 giugno alle 8:30 con la prima prova scritta dove ci saranno 7 tracce provenienti direttamente dal Ministero. Tra le tre diverse tipologie di tracce, uno dei temi che potrebbe uscire è sicuramente il Trattato di Maastricht che è stato firmato trent'anni fa ma, cos'è? Andiamo a vederlo insieme.
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Cos'è il Trattato di Maastricht?
Il Trattato di Maastricht, conosciuto anche come Trattato sull’Unione europea (TUE), è stato firmato il 7 febbraio del 1992 nell’omonima città che si trova nei Paesi Bassi dai dodici Stati membri dell’allora Comunità europea, divenuta a partire da quel momento, Unione europea. Questo documento, entrato poi in vigore il primo novembre del 1993, è stato parzialmente rivisto nel corso del tempo, ma rimane fondamentale per la nostra storia in quanto ha gettato le basi dell’Unione Europea che conosciamo oggi.Nello specifico il trattato ha definito i tre pilastri dell’Unione Europea ovvero: le Comunità europee, la politica estera e di sicurezza comune e la cooperazione nei settori di giustizia e degli affari interni, andando a fissare anche le regole politiche, economiche e sociali, indispensabili per l’ingresso dei vari Stati all’Unione. Grazie a questo trattato, inoltre, si è avuta l'introduzione della moneta unica, l'euro, si è rafforzata la rappresentanza democratica all’interno dell’Unione attraverso il ruolo di colegislatore del Parlamento europeo ed è stato istituito il Comitato delle Regioni.
Quali sono gli altri cambiamenti avvenuti sulla base del Trattato di Maastricht?
Il trattato inoltre va a costituire una pietra miliare dell'Unione Europea in quando è stata anche la base giuridica per altre sei politiche comuni: le reti di trasporto trans-europee TEN, le politiche industriali, la protezione del consumatore, l’istruzione e la formazione professionale, i problemi giovanili e la cultura. A seguito della firma del trattato si è anche introdotto il concetto di cittadinanza europea.
Il contributo del Trattato di Maastricht alla nascita dell'euro
L'idea dell'introduzione della moneta unica era precedente alla firma del trattato. Nel 1989 i leader europei si erano già impegnati ad un inserimento graduale attraverso due fasi: una prima fase che prevedeva l’introduzione della libera circolazione dei capitali fra gli Stati membri e una seconda frase incentrata sul rafforzamento della cooperazione fra le banche centrali nazionali e un maggiore allineamento delle politiche economiche degli Stati membri.L’introduzione dell’euro avvenne ufficialmente 1° gennaio 1999 e, durante i tre anni prima di entrare in circolazione, venne utilizzato solo a fini contabili e per i pagamenti elettronici. Tale introduzione non sarebbe stata possibile senza il Trattato di Maastricht che ha istituito la Banca centrale europea (BCE), il Sistema europeo di banche centrali, ha disciplinato il funzionamento della moneta unica e ha definito i criteri per il suo utilizzo.
Paolo Di Falco