
L'anno scolastico è appena iniziato, ma già si pensa alla maturità 2019. La prima prova, quella scritta con il tema di italiano, è prevista per mercoledì 19 giugno alle ore 8.30. Il giorno dopo dovrebbe essere la seconda prova, quella caratteristica per ogni indirizzo.
Ci sono, però, delle novità sullo svolgimento e riguardano sia i test Invalsi che l'Alternanza Scuola/Lavoro che avrebbero dovuto essere centrali nella prossima maturità. E invece, a conferma delle intenzioni espresse nei giorni passati, su test Invalsi e Alternanza arriva l’accordo in maggioranza per delle modifiche, attraverso la loro formalizzazione nel decreto Milleproroghe. L'esame del decreto è programmato alla Camera per il 12/13 settembre con eventuale prosecuzione 14 settembre: una volta passata alla Camera, avremo conferma definitiva delle modifiche su Invalsi e Alternanza Scuola/lavoro.
Maturità 2019: cade l’obbligo di svolgimento dei test Invalsi
Alle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera è stato depositato un emendamento dai relatori che non sopprime i test nell’ultimo anno delle scuole superiori ma fa sì che la prova non sia requisito – fino all’anno scolastico 2019-2020 e dunque alla maturità del 2020 – per l’accesso all’esame di Stato.In pratica, i test invalsi in Italiano, Matematica e Inglese, che le classi quinti della scuola secondaria superiore svolgeranno tra il 4 marzo e il 30 marzo 2019, si faranno, ma almeno per quest'anno non saranno vincolanti ai fini della maturità. Cade, quindi, il requisito di accesso all'Esame di Stato: uno studente, di fatto, potrebbe anche assentarsi alle prove e non essere costretto a svolgerle in una prova suppletiva.
Maturità 2019, si cambia anche per l'Alternanza Scuola/lavoro
Lo stesso criterio viene adottato per l’alternanza scuola lavoro (oggi composta da 200 ore nel triennio finale dei licei e 400 ore in quello degli istituti tecnici e professionali). Anche in questo caso, l’alternanza scuola-lavoro si svolgerà (forse già dal corso di quest’anno scolastico con un impegno orario ridotto, ma comunque al di fuori delle lezioni) ma non sarà più da intendersi come requisito per l’accesso alla maturità, come invece era stato previsto dalla Legge 107 del 2015 varata dal Governo Renzi.Tutto questo in attesa del restyling complessivo dei percorsi scuola-lavoro annunciata dal ministro Marco Bussetti.
Maturità 2019, ritorno della tesina?
Non saranno le uniche novità. L'esame di maturità sarà composto da 2 prove scritte e una prova orale; abolita la terza prova, il temuto quizzone. Probabile, inoltre, che si dia spazio e centralità alla tesina, cioè il testo con argomento disciplinare o pluridisciplinare, scelto dal candidato, anche riferito ad attività o esperienze attuate durante l’ultimo anno del corso di studi, con cui si apriva il colloquio e che era stata abolita nelle intenzioni dell'ex ministro Valeria Fedeli. Per Marco Bussetti, invece, la tesina dovrebbe ritornare centrale nell'esame, così come ribadito nei giorni scorsi così diversi interventi su stampa e tv. Non dovrebbe invece essere al centro dell'esame orale l'esperienza di alternanza scuola/lavoro, così come invece avrebbe voluto la riforma. Su questo punto è stato chiaro. Nel corso di un’intervista al programma ‘Ma cos’è questa estate’ su Radio24, il ministro ha dichiarato: “La mia intenzione è ridare centralità all’esame sulle materie di competenza e su prove che possano permettere a tutti di esprimersi, perché l’alternanza scuola-lavoro non ha avuto una presa positiva in tutte le zone del nostro Paese”. “Nella maturità 2019 non è detto che non ci sia l’alternanza scuola-lavoro– precisa Bussetti- potrebbe essere sicuramente un tema da cui partire per una prova orale, ma non è questo il fulcro. Il fulcro deve essere un altro”I maturandi, dunque, potrebbe essere ancora una volta chiamati a produrre mappe concettuali in cui esplicitano un percorso di collegamento tra le varie discipline oppure una tesina di approfondimento che, partendo da un argomento, si ricolleghi a varie discipline.
Entro il mese di settembre, almeno stando alle parole del ministro Bussetti, verranno delineati con certezza i contorni della nuova Maturità.