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novità Maturità 2017

Il 2018 è stato l'ultimo anno della Maturità con tre prove scritte! Con l'approvazione di otto decreti legislativi di attuazione della legge Buona Scuola nell'aprile 2017, la Maturità è stata modificata.

Dal 2019 arrivano innovazioni significative: abolita la terza prova, inserimento di una prova Invalsi da svolgere il quinto anno, il cui voto non influirà sull'esame finale. Rimane l'incubo dei commissari esterni: saranno sempre tre più il presidente.

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Il Nuovo Esame di Maturità

Ecco quindi la carta di identità del nuovo esame, nel quale il voto si esprimerà sempre in centesimi:
- Prima prova scritta nazionale di Italiano (voto massimo 20 punti). Novità: potrebbero rientrare anche autori di fine '800, oltre a quelli del '900. Ci sarà meno materiale per il saggio breve.
- Seconda prova scritta nazionale di indirizzo (voto massimo 20 punti). Novità: può vertere su una o più materie di indirizzo.
- Colloquio orale (voto massimo 20 punti)
- Credito Scolastico (punteggio massimo 40 punti)
- Commissione mista: tre membri interni e tre esterni più il presidente

Maturità 2019, abolita terza prova: tutto sulle prove d'esame articolo

Al quinto anno arriva la Prova Invalsi su italiano, matematica e inglese. Si svolgerà in un periodo diverso dall'esame (dal 4 al 30 marzo 2019), non confluirà nel voto finale: l'esito infatti sarà riportato allegato insieme al diploma. Costituirà un requisito per l'ammissione all'esame ma, secondo quanto stabilito dal decreto Milleproroghe a settembre 2018, solo dalla maturità 2020.

Altra novità riguarda l'alternanza scuola-lavoro: secondo la riforma, le attività svolte in questo ambito avrebbero dovuto essere oggetto del colloquio orale. Il neo ministro Bussetti, però, ha annunciato di voler cambiare questo aspetto. Intanto, l'obbligatorietà di aver completato le ore di alternanza per essere ammessi all'esame è stata rinviata al prossimo anno (maturità 2020).

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Che cosa vuol dire il nuovo esame?

Leggendo tra le righe, l'obiettivo del nuovo esame di Maturità è abbastanza chiaro: stabilire sempre di più la funzione dell'esame come termine di un percorso di studi, utile a confermare quanto fatto fino a quel momento piuttosto che stravolgerlo. Non si spiegherebbe altrimenti l'aumento del peso dei crediti formativi: dai 25 attuali ai 40 del nuovo format. Non abbiamo ancora in mano le tabelle dei crediti, ma oggi il più scarso degli studenti arriva all'esame con 11 punti di credito. Se questa proporzione dovesse essere rispettata, con la nuova Maturità lo stesso ragazzo si siederebbe sul banco, il giorno della prima prova, con 20 punti in tasca. Il sessanta sarebbe 10 punti più vicino. Inoltre l'esame orale, una delle prove più temute dagli studenti insieme al quizzone (eliminato), viene normalizzato e il suo valore, che oggi è doppio rispetto agli scritti, viene equiparato appunto alla altre prove. Non c'è da gridare allo scandalo: in molti paesi europei è già così. Ma anche da noi, di fatto essere bocciati era quasi impossibile (meno dell'1% negli ultimi anni). Tuttavia rimaneva quell'incognita, che oggi viene resa meno importante, dei commissari esterni frustrati che mandavano a picco intere classi oppure dell'ansia che giocava brutti scherzi in sede d'esame.

Ammissione alla maturità 2019

Si viene ammessi e ammesse all’Esame sei in tutte le materie, fatta salva la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere, con adeguata motivazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina (o in un gruppo di discipline che insieme esprimono un voto). L’ammissione con una insufficienza incide sul credito finale con cui si accede all’Esame. Questo non vale per il voto legato al comportamento: chi ha l’insufficienza non viene ammessa o ammesso.

Prossimamente sicuramente ci saranno più dettagli sulle modalità di svolgimento delle prove, come annunciato dal ministro Bussetti. Continuate a seguire Skuola.net per rimanere aggiornati.