
Quest’anno il Totoesame lo offre il Miur. E’ una delle tante novità di questa Maturità edizione 2019. La portata delle novità per le prove scritte, unita ad un preavviso minimo, ha consigliato al Ministero di organizzare ben 4 simulazioni nazionali, due per ogni scritto e per tutti gli indirizzi, nessuno escluso.
Un inedito assoluto, che costringe a disseminare degli indizi su cosa potrà essere proposto a giugno e cosa invece non potrà esserci. Perché come sa ogni portiere di fronte ad un rigorista, in genere non si calcia mai nella stessa direzione della volta precedente. Anche se poi le eccezioni confermano la regola.
Highlander Pascoli
L’autore più evocato (invano) in assoluto della storia del Totoesame viene tolto dalla naftalina e proposto ai maturandi. La precedente riforma targata Luigi Berlinguer aveva infatti bandito gli autori dell’800 privilegiando quelli del secolo appena concluso. L’unico ad essere sopravvissuto a questa censura è stato il Sommo Poeta, e per ben due volte. La nuova Maturità invece prevede che la scelta possa ricadere su autori dal 1860 in poi. Quindi Carducci, Verga e compagnia potranno essere finalmente riesumati. Facilitando così gli studenti, perché questi autori sono sempre molto ben approfonditi nei programmi al contrario di quelli più recenti. Inoltre il Miur ha previsto per l’analisi del testo due tracce, per cui è facile immaginare che si cerchi nello stesso anno di contemplare un autore del passato e uno più recente, un testo in prosa e uno in poesia. Certo una combo Magris (prosa), Caproni (poesia) è sempre possibile, ma sarebbe davvero cattivo.
Peccato non sia la vera maturità
A confermare questa legge dell’alternanza, è lo stesso Ministero con le sue scelte. Infatti accanto a Pascoli (poesia - ‘800) c’è un testo di Elsa Morante (prosa - ‘900). E verrebbe da dire che è un peccato che non sia la vera Maturità. Perché non era mai stato proposto un autore donna alla Maturità per quanto concerne l’analisi del testo. E a questo punto conviene sperare che sia una breccia per scommettere, a Giugno, su Alda Merini o Grazia Deledda. Questo perché gli autori proposti alle simulazioni potrebbero non essere proposti all’esame. Dal Miur nessuno potrà confermare o smentire questa tesi, perché quando si parla di tracce le bocce, giustamente, sono sigillate.
Leopardi nel tema di attualità?
Singolare poi le scelte per i temi di attualità, tipologia C. Infatti uno si immaginerebbe di commentare i grandi temi di dibattito legati a fatti, eventi o ricorrenze. E invece si propone agli studenti di riflettere sulla felicità e sul senso della vita, partendo da un un brano di Leopardi, oppure sul senso della fragilità a partire dal testo dello psichiatra Andreoli. Al contrario temi di attualità come il dibattito sui diritti umani o gli effetti della globalizzazione, vengono proposti nella tipologia B, che prevede domande di comprensione di un testo argomentativo e infine un elaborato personale dello studente a partire da uno o più spunti presenti nel testo. Questo tipo di tracce confermano che ci si può preparare all’esame informandosi e documentandosi su temi come: questione ambientale, le nuove tecnologie, l’immigrazione, la bioetica e la roboetica. E la storia? Quella contemporanea la si può ritrovare nella traccia sulla globalizzazione. E nella prima traccia della tipologia B, che riflette però più sul ruolo dello storiografo e sul perché studiarla.