
MATURITA’ 2015 QUARTA PROVA
– La paura dell’inserimento di un quarto scritto, magari di una prova Invalsi, è scongiurata. Così come la possibilità di rendere nazionale la terza prova che oggi resta nelle mani delle singole commissioni. La conferma arriva direttamente dal presidente dell’Invalsi, Anna Maria Ajello, che tramite Tecnica della scuola spiega che “possiamo dire con certezza che non verrà introdotta alcuna prova all’interno dell’Esame di Stato di quest’anno, almeno se è l’Invalsi che deve produrre tali prove”. E gli studenti, candidati alla maturità 2015, tireranno un bel sospiro di sollievo, ne siamo certi.
MATURITA’ 2015 LE DATE
- Gli esami di maturità 2015 inizieranno il 17 giugno, come previsto dalla normativa pubblicata il 6 agosto 2014: "L’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2014-2015 ha inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il giorno 17 giugno 2015 alle ore 8.30.La prima prova scritta suppletiva verrà svolta il giorno 1 luglio 2015 alle ore 8.30".
Prima prova maturità 2015: 17 giugno
Seconda prova maturità 2015: 18 giugno
Terza prova maturità 2015: probabile 23 giugno
PROVA INVALSI AL QUINTO ANNO – Resta comunque al vaglio dell’Istituto nazionale di valutazione un test da proporre ai ragazzi del quinto durante l’anno scolastico: “il Miur - continua l’Ajello tramite Tecnica della Scuola - ha affidato da tempo all’Invalsi il compito di sperimentare una prova da introdurre nel quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado. Stiamo portando avanti tali ricerche, ma saremmo orientati per una prova collocata in uno o più momenti dell’anno scolastico e non all’interno dell’Esame di Stato. Ovviamente, quando le sperimentazioni saranno concluse, spetta al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca prendere decisioni definitive su questa questione”.
Guarda il video parodia sulla maturità di Skuola.net, in attesa dell'esame
MATURITA' 2015, LA COMMISSIONE- A proposito di nodi da sciogliere, resta ancora in piedi quello relativo alla composizione delle commissioni d'esame. La scelta di una commissione completamente interna farebbe risparmiare oltre 140milioni di euro alla scuola ma il progetto non ancora effettivo, tra un rincorrersi di indiscrezioni, polemiche e marce indietro. Per gli studenti, probabilmente, si tratta dell'incognita più pesante.