Giulia.Onofri
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consigli per studiare maturità 2019

Mentre la fine dell’anno si avvicina, i programmi avanzano, spesso anche in modo veloce, e si fanno sempre più corposi. Manca davvero poco alla chiusura dell’anno scolastico e tutto deve essere completato entro poco più di un mese.
Maggio si sa, è uno dei mesi più duri dell’anno proprio per la frenetica corsa contro il tempo che accomuna sia professori intenti a concludere i programmi e ad accumulare voti con domande orali e compiti in classe scritti, sia studenti impegnati a recuperare insufficienze o ad alzare la media dei voti con interrogazioni che ogni giorno si accumulano.
Ma per i maturandi, a tutto questo si aggiungono anche l’ansia e lo stress di dover ricordare tutto ciò che si è studiato durante l’anno proprio in vista dell’Esame di Stato, dove è richiesta una conoscenza generale e anche approfondita su tutte le discipline.
Ma come si può ricordare tutto? Partendo dal presupposto che niente è impossibile, noi di Skuola.net vi offriamo dei consigli su come sfruttare al meglio il tempo che manca all’inizio della nuova Maturità 2019 per studiare e memorizzare quanti più concetti possibili.

Come studiare per la maturità: non studiare a memoria!

Studiare a memoria è la prima cosa da evitare, sempre!

Un’impostazione di studio del genere è assolutamente sconsigliata proprio perché sbarra la strada all’apprendimento vero e proprio e rischia solo di creare confusione e di mandarci inevitabilmente nel pallone!
Anche se la mole di pagine sembra eccessiva e insormontabile, questa regola ovviamente si deve tenere sempre presente, sia durante l’anno in corso che nel periodo di preparazione agli esami.

Ascoltare le interrogazioni degli altri e le lezioni di ripasso

Maggio, come già detto, è un mese molto denso, soprattutto per i maturandi che iniziano il conto alla rovescia per l’inizio della maturità.
È un periodo molto duro è vero, ma paradossalmente proprio dalla sua pesante consistenza è possibile ricavare dei vantaggi: ad esempio prestando ascolto e attenzione alle interrogazioni degli altri compagni perché, attraverso le domande dei professori, si possono ripassare e capire i concetti fondamentali che potranno magari essere richiesti anche in sede di esame.
Inoltre è consigliata la presenza anche durante la prima settimana di giugno, l’ultima prima delle vacanze estive, poiché le interrogazioni e i programmi sono conclusi e spesso gli insegnanti sfruttano questi giorni proprio per fare un bel ripasso delle parti più sostanziose e difficili degli argomenti trattati nel corso dell’anno.

Iniziare a ripassare per la maturità da subito

Appena si concludono i programmi, iniziate a ripassare subito anche se la scuola non è ancora finita. Non rimandate a quando finirà, illudendovi che avrete più tempo e meno stanchezza perché non è così: il tempo è poco rispetto alla mole di studio e non dovete sprecarlo!

Organizzare lo studio per la maturità in un ‘piano d’azione’

La pianificazione è sempre alla base di un buon risultato finale

. È opportuno quindi fare una tabella di marcia ordinata e comprensiva di ogni materia da seguire passo passo per ripassare e studiare giorno per giorno proprio per consolidare la propria preparazione.
Un ‘piano d’azione’ efficace deve contenere, oltre alle discipline e agli argomenti da affrontare quotidianamente, anche le ore giornaliere ad essi dedicate e anche un sommario ‘piano B’ nel caso in cui qualche imprevisto ostacolasse l’impostazione originaria.

Concetti base in schemi e mappe concettuali

Una buona abitudine è piuttosto quella di accompagnare lo studio appuntando concetti base, date, nomi o parole chiavi per ogni materia e inserirli in schemi, tabelle o anche mappe concettuali.
In questo caso, è la memoria visiva che aiuta a ripescare concetti dal nostro contenitore di conoscenza e poi a collegarli tra loro.

Ripassare più volte e ‘dal più vecchio al più recente’

Iniziate a togliere la polvere dagli argomenti accantonati da più tempo

perché affrontati nella prima parte dell’anno, per poi procedere fino a quelli più recenti e per questo più semplici da ricordare.
Ovviamente non basta ripassare una volta per poi ricordare e sapere tutto ma deve essere un’azione costante e ripetuta più volte, magari escludendo via via tutti quei concetti che ormai sentiamo consolidati e sappiamo di conoscere bene.

Organizzare gruppi studio e 'interrogarsi' a vicenda

A volte studiare in gruppo può rivelarsi molto proficuo proprio grazie alla diversità e alla particolarità con cui ognuno assimila i diversi argomenti, anche in base ai propri interessi e alle discipline che preferisce.
In questo modo infatti, attraverso il confronto con gli altri riguardo alle diverse discipline, si possono capire, ripassare o ricordare meglio molte cose o semplicemente trovare molteplici spunti per affrontare determinati concetti, pensati e visti da prospettive diverse.

Trovare il giusto equilibrio fra studio e svago

Una perfetta pianificazione di lavoro non può comunque mancare di un po’ di svago; non si può certo pensare di trascorrere interamente sui libri il tempo che separa dal’inizio degli esami!
Il nostro consiglio è quello di organizzare giornate di studio interrompendole con piccole pause o con qualche ora dedicata al riposo ad attività ricreative, sia per distrarsi un pochino e non appesantire troppo la testa, sia per ricaricarsi delle giuste energie per sostenere la fatica.
Basta trovare la giusta misura di tutto...del resto, l’eccessiva stanchezza indebolisce e spesso impedisce la concentrazione necessaria per poter affrontare lo studio in modo proficuo.

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