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maturità 2019 due commissari esterni per la seconda prova

Il 20 giugno 2019 si svolgerà per tutti i maturandi la seconda prova scritta che verifica le conoscenze nelle materie di indirizzo di ogni scuola.
Una tra le più sostanziali novità che interessano il nuovo Esame di Stato 2019 è proprio il carattere multidisciplinare che caratterizza questa prova, strutturata su due materie caratterizzanti per tutte quelle scuole in cui sono previste dall’offerta formativa, come accade ad esempio nei Licei.
Per ordinare, attraverso precise norme, la nomina delle commissioni e quindi anche la correzione di questa nuova seconda prova, il Miur ha da poco pubblicato una circolare che ne regolamenta i compiti e le funzioni per l’anno scolastico 2018/2019.

Maturità 2019, seconda prova: come viene scelta la commissione?

È ovvio che i criteri di conferimento dell’incarico non possono essere rimasti indenni dalle riforme che hanno investito la nuova maturità 2019.

Nella circolare si legge infatti che: “Quando la disciplina oggetto della prima prova è affidata a un commissario esterno, la disciplina o le discipline oggetto della seconda prova sono attribuite a uno o più commissari interni e viceversa. Gli altri commissari interni sono individuati nel rispetto dell'equilibrio delle discipline. […] I commissari interni sono individuati nel rispetto dell'equilibrio tra le discipline. È necessario garantire una equa e ponderata ripartizione delle discipline oggetto di studio dell'ultimo anno tra la componente interna e quella esterna ”.
È chiaro dunque che vige ‘la regola dell’alternanza’: poiché quest’anno il Miur ha stabilito che il docente di italiano, a cui compete la correzione della prima prova, sarà esterno, allora di conseguenza quello a cui sono affidate le materie di indirizzo di seconda prova, sarà interno.

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Maturità 2019, seconda prova: perché più commissari per correggerla?

Come si legge chiaramente dall’articolo di legge appena citato, la correzione della seconda prova potrebbe essere affidata a più di un commissario. Per quale motivo? La risposta è semplice: dipende dalla classe di concorso a cui appartiene il docente che è chiamato a correggere la prova.
Poiché si tratta infatti di una seconda prova multidisciplinare, non è detto che lo stesso docente sia competente in tutte e due le materie oggetto di verifica e che spesso fanno riferimento a conoscenze appartenenti a classi di concorso diverse e ben distinte: “Occorre precisare che i commissari interni ed esterni conducono l'esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente (abilitazione o, in mancanza, laurea)”.
Questo è ciò che accadrà ad esempio nell’Istituto Tecnico Settore Economico Indirizzo Turismo in cui le discipline di indirizzo sono Discipline Turistiche Aziendali che fanno riferimento alla classe di concorso A-45 e Lingua Inglese con classe di concorso A-24: in tal caso, i commissari a cui sarà affidata la correzione saranno sicuramente due.
Nei casi in cui invece è possibile attribuire ad un solo docente l’insegnamento di entrambe le discipline, il commissario potrebbe essere uno.
Nel Liceo Scientifico ad esempio il commissario sarà uno se appartiene alla classi di concorso A-27 e sarà quindi competente sia in Matematica che in Fisica; se invece la classe di concorso di appartenenza prevede l’insegnamento soltanto di una delle due materie, allora i commissari saranno due, ciascuno specializzato in una sola delle due discipline.