C.Galgano
Genius
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L’intelligenza artificiale, si sa, sta rivoluzionando il mondo del lavoro, della comunicazione e della scienza: anche per questo potrebbe essere protagonista della Maturità 2025. E chi saprà costruire collegamenti efficaci tra le diverse materie potrà davvero fare la differenza all’orale. 

Dopo la prima prova scritta, fissata per il 18 giugno, e la seconda prova del 19 giugno, i maturandi dovranno affrontare il colloquio, dove la capacità di intrecciare concetti sarà cruciale.

Tra i temi più attuali che potrebbero essere scelti dalla commissione, l’intelligenza artificiale rappresenta un crocevia ideale per sviluppare discorsi interdisciplinari che spaziano dalla letteratura alla filosofia, dalla storia alla letteratura inglese. 

In questo articolo vedremo come impostare collegamenti sull’Intelligenza Artificiale per affrontare l’orale di Maturità 2025 con una marcia in più.

Indice

  1. Il colloquio orale
  2. Collegamenti con l'intelligenza artificiale
  3. L’intelligenza artificiale e la letteratura italiana
  4. L’intelligenza artificiale e la storia
  5. L’intelligenza artificiale e la letteratura inglese
  6. L’intelligenza artificiale e filosofia

Il colloquio orale

Secondo le direttive del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la prima fase dell’orale è caratterizzata dall’elaborazione da parte del candidato di una discussione interdisciplinare, sviluppata a partire da un documento fornitogli dalla commissione.

Il materiale proposto - che può essere un’immagine, un breve testo, una citazione o un problema - deve quindi essere sfruttato come punto di partenza per l’individuazione di collegamenti logici con le altre discipline studiate, compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica.

Successivamente, il candidato sarà chiamato a esporre in breve quello che riguarda la sua esperienza di PCTO e a prendere nota delle valutazioni e delle correzioni delle prove scritte. Collegamenti sull'intelligenza artificialeSecondo le indicazioni ministeriali l’orale avrà una durata di circa cinquanta minuti.

Collegamenti con l'intelligenza artificiale

Gli snodi concettuali che la commissione può decidere di sottoporre ai candidati sono tantissimi, ma si può provare a prevederne qualcuno e a individuare qualche collegamento con le altre discipline d’esame. In particolare, in questo articolo ci concentreremo sul tema dell’intelligenza artificiale, un argomento attuale e controverso, che per alcuni rappresenta un futuro fatto di innovazione e progresso, mentre per altri solleva questioni etiche e suscita visioni apocalittiche.

L’intelligenza artificiale e la letteratura italiana

Sebbene ancora lontano dalla realtà dell’intelligenza artificiale, Pirandello, agli inizi del Novecento, aveva già espresso la sua critica nei confronti dell’eccessivo uso della tecnologia negli ambienti di lavoro. Nel suo romanzo Si gira, ripubblicato nel 1925 con il titolo Quaderni di Serafino Gubbio operatore affronta il tema dell'introduzione delle macchine e le ripercussioni che ciò ha sull’essere umano, che si estrania e si sente alienato.

Il protagonista del romanzo, Serafino, è un operatore cinematografico che ha come unico compito quello di girare una manovella per azionare le riprese. Lo stesso Serafino percepisce la macchina con cui lavora come un prolungamento del proprio arto, un’estensione del suo corpo.

In questo romanzo, scritto in pieno Futurismo, Pirandello esprime la propria visione che associa alla macchina e alla tecnologia il pericolo di distruzione dell’uomo, che vittima di un destino meccanizzato sente di non poter intervenire sul presente.

L’intelligenza artificiale e la storia

Uno dei padri dell’intelligenza artificiale e colui che ha progettato una macchina che oggi è considerata l’antenato dei moderni computer è Alan Turing, un matematico inglese che durante la Seconda Guerra Mondiale riuscì a decifrare Enigma, una macchina utilizzata dai tedeschi per trasmettere messaggi militari cifrati.

Il contributo di Turing fu determinante per la vittoria della Gran Bretagna. Quindi per quanto riguarda storia, si possono trattare i fatti e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

L’intelligenza artificiale e la letteratura inglese

Aldous Huxley, scrittore e filosofo britannico, nella sua opera principale, Brave New World, tratta il tema dello sviluppo delle tecnologie. Il romanzo, ambientato nel futuro 2540, descrive una realtà distopica governata dalla scienza e dalle tecnologie, in cui le emozioni e le relazioni umane sono ridotte al minimo. Pubblicato nel 1932, in un periodo di estremo ottimismo nei confronti del progresso, il romanzo offre una visione estremamente negativa di un mondo in cui lo sviluppo tecnologico è portato all’eccesso.

L’intelligenza artificiale e filosofia

Heidegger, filosofo tedesco considerato il principale esponente dell’Esistenzialismo, ha espresso delle riflessioni interessanti sul concetto di tecnica, senza, però, criticarlo apertamente. Secondo il filosofo, la tecnica è una potenza che ormai trascina l’uomo a prescindere dalla sua volontà. Quello che Heidegger è realmente interessato ad analizzare è l’essenza stessa della tecnologia che nella modernità si impone all’uomo e che lo spinge a trattare ogni aspetto della realtà come misurabile e quantificabile.

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