
Dopo tanta attesa e ansia oggi alle 8:30 finalmente ha avuto inizio la Maturità 2022 con la prova scritta d’italiano, si proseguirà poi domani con la seconda prova e infine, a partire dalla prossima settimana, dovrebbe arrivare l’ultimo momento del colloquio orale.
Stando alle ultimissime indiscrezioni, il testo argomentativo della traccia B1 da produrre si basa sul libro "La sola colpa di essere nati" di Gherardo Colombo e Liliana Segre ma chi è Liliana Segre? Vediamolo insieme.
Liliana Segre, le leggi razziali e l'orrore di Auschwitz
Nata a Milano il 10 settembre 1930 Liliana Segre, ebrea di origine e orfana ad appena un anno, è cresciuta con il papà Alberto e con i nonni paterni fino a quando nel 1938 non sono arrivate le leggi razziali a causa delle quali fu subito espulsa dalla scuola. A partire dalle leggi razziali le persecuzioni contro gli ebrei aumentarono a tal punto che nel 1943 la Segre tentò la fuga con il padre verso la Svizzera. Purtroppo il piano dei due non ebbe successo e così, a soli 13 anni, fu arrestata e detenuta insieme al padre a Milano per più di 40 giorni.Il 30 gennaio del 1944 Liliana fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dal binario 21 della stazione di Milano Centrale. Durante il viaggio, dopo una settimana, fu separata dal padre che venne ucciso poche settimane dopo. Con il numero 75190 Liliana ha lavorato per un anno nella fabbrica di munizioni e nel 1945 fu costretta dai nazisti ad intraprendere la marcia della morte verso la Germania data l'avanzata dell'Armata Rossa. Il 1° maggio 1945 fu finalmente liberata dai soldati russi: era rifugiata nel campo di Malchow ed è stata una fra i pochi sopravvissuti a questa terribile follia.
L’impegno nelle scuole di Liliana Segre
Dopo la tragica esperienza vissuta, Liliana Segre rendendosi conto dell'importanza della sua testimonianza ha iniziato a raccontarla nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze di tutta Italia. Oltre a Gherardo Colombo, ha anche collaborato con molti autori per pubblicare dei libri come ad esempio quello scritto con Enrico Mentana, ”La memoria rende liberi”.Nel 2018 Liliana è stata anche nominata senatrice a vita dal presidente Sergio Mattarella e così ha avuto inizio il suo impegno politico per far sì che non si perda la memoria storica di quanto accaduto, per non rischiare che possa succedere ancora una volta. Nel novembre 2019, a causa dei tanti messaggi d'odio che ha ricevuto sui social, le è stata affidata la scorta per tutelarla.
Paolo Di Falco