
Si tratta di un esperimento condotto dal professor Marc van Oostendorp della Radboud University di Rotterdam, i cui risultati diventano un importante crocevia per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Il docente ha pubblicato il frutto del suo lavoro sulla rivista online di linguistica, letteratura e competenza linguistica olandesi Neerlandistiek.
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”ChatGPT non comprende un testo, ma risponde correttamente”: la ricerca olandese
Parliamo di un risultato eccezionale, specie se consideriamo che ad affrontare l'esame è stata la versione gratuita di ChatPGT. Il test, poi condotto anche sulla versione premium 4.0, ha dato risultati ancora migliori: passando da 33 su 60 della versione gratuita al punteggio di 50 su 60 della versione potenziata. Intervistato, il docente olandese ha spiegato: ”Il fatto che un computer possa adesso superare un esame finale delle scuole superiori è stupefacente; siamo davvero entrati in una nuova era”, come leggiamo su 'OrizzonteScuola'.Dalla ricerca, spiega van Oostendorp, emerge un argomento di dibattito destinato a far discutere: l'AI avrebbe un differente modo – rispetto alla mente umana – di concepire ed elaborare un testo. ”È un argomento complesso perché i chatbot non sembrano capire davvero il contenuto che viene presentato a loro, ma rispondono correttamente. Questo solleva questioni filosofiche su cosa significhi la ‘comprensione reale’ del testo” ha spiegato il ricercatore. Quali che siano le evoluzioni future di ChatGPT, ciò su cui invece non ci sono dubbi è la sempre più marcata propensione dell'essere umano a ricorrere a questo mezzo tecnologico.