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maturità 2019

La Maturità 2019 sta inesorabilmente arrivando e l’ansia dei maturandi non accenna a scendere, anzi. Infatti quest’anno sarà il primo anno in cui si testerà la nuova Maturità riformata. Uno dei cambiamenti principali che hanno gettato nello sconforto tutti i maturandi è senza dubbio l’introduzione nel colloquio orale delle famose buste che andranno a sostituire la tesina di Maturità.

Ma andiamo a scoprire meglio di cosa si tratterà e cosa ha affermato lo stesso Ministro dell’Istruzione.

La tesina va in pensione nel 2019

Eliminare la tesina di Maturità dall'orale dell’esame di Stato è stata una decisione che ha fatto molto discutere. Infatti la tesina rappresentava un elemento importante se non fondamentale, apprezzato sia dagli studente che dai professori. Era il primo vero compito nel quale i maturandi avevano piena libertà di scegliere un argomento e trattarlo per la prima volta a 360°, dando prova delle conoscenze trasversali acquisite nel corso dei cinque anni di superiori. Un lavoro che impiega anche diversi mesi di studio, preparazione, documentazione e stesura dell’elaborato. E durante tutto questo processo i professori potevano seguire e valutare l’effettiva capacità dei ragazzi nello strutturare qualcosa di proprio e di connettere un concetto con le altre materie, skill sempre più ricercata anche nel mondo del lavoro di oggi.

Le buste all’orale di Maturità 2019: garanzia per evitare favoritismi

Al posto della tesina questa Maturità introdurrà per la prima volta il sistema delle buste: ogni studente all'inizio del proprio colloquio orale si troverà davanti tre buste chiuse con all'interno un tema da dover sviluppare nel corso della prima parte del colloquio. La commissione d’esame ha il compito di riempire le suddette buste con argomenti svolti durante gli ultimi tre anni di superiori, ogni busta vedrà al suo interno un argomento diverso, da affrontare in modo multidisciplinare. Questo nuovo elemento ha gettato nel panico soprattutto i maturandi; questo stato di preoccupazione non è passato inosservato agli occhi del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che ha ricevuto, durante la sua intervista su Panorama, riportata poi sul sito del Miur, la seguente domanda: “Sa che gli studenti sono in subbuglio per la storia delle tre buste tra cui scegliere la prima domanda dell’esame, tipo quiz?”. Alla quale ha prontamente replicato cercando di tranquillizzare sia studenti che professori: “Sbagliano. E’ una garanzia che abbiamo inserito perché non ci sia nessun favoritismo: ci troveranno dentro una foto storica, un brano, un reperto da cui far partire il loro colloquio.