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Beccato con lo smartphone agli esami: universitario deve rifare la Maturità articolo

Di sicuro hai visto o almeno sai di cosa parla il film ‘Immaturi’, ma sicuramente hai pensato che si tratta solo di un film e che non può succedere che una persona venga richiamata per ridare l’esame di maturità. Invece questo incubo di ogni ragazzo si è avverato per un diciannovenne di Ascoli.

La notizia gli è arrivata il 22 gennaio, dopo aver già frequentato corsi del primo anno di università e essersi preparato per i primi esami.

Che cosa è successo?

Però torniamo un po’ indietro. A giugno il ragazzo aveva sostenuto l’esame della maturità, ma, durante la seconda prova, i professori lo avevano sorpreso con il telefono in tasca e con dei messaggi su WhatsApp con le soluzioni dei quesiti della prova. La sanzione è arrivata immediatamente dai professori irremovibili e il maturando fu, in poche parole, bocciato.

Come è stata risolta la situazione dal Tar

Il ragazzo, per evitare di ripetere l’anno, ha fatto un immediato ricorso al Tar il quale, i primi di settembre, permise al maturando di fare le prove che gli mancavano per il diploma della scuola superiore. Nonostante il voto zero alla seconda prova, è riuscito a superare l’esame e ha così ottenuto l’attestato. Il ragazzo si è quindi iscritto all’università di ingegneria, ha affittato un appartamento e ha iniziato a studiare.

Perchè, allora, il ragazzo deve ridare l’esame?

Il 22 gennaio il Tar ha ribaltato quanto stabilito a settembre rigettando il ricorso fatto dal ragazzo, quindi bocciandolo una seconda volta. Ma che conseguenze avrà questa loro decisione? Intanto il ragazzo non perderà solo un anno scolastico per frequentare una nuovamente il quinto liceo, ma, dato che il periodo per l’iscrizione è già passato, dovrà frequentare l'università l’anno successivo, con la conseguente perdita di due anni. Nel frattempo, i due avvocati Maria Antonietta Cataldi e Maria Cristina Macchioni che assistono il diciannovenne stanno cercando di trovare una soluzione per il loro cliente.

Chiara Ponzani