mariapia.durso
Habilis
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In quest'appunto di matematica sono presenti tutte le informazioni riguardanti la definizione di minimo comune denominatore e come si calcola in maniera pratica. Cos'è il minimo comune denominatore e come si calcola articolo

Indice

  1. Cos'è e a cosa serve il minimo comune denominatore
  2. Come si calcola il minimo comune denominatore
  3. Esempi svolti e commentati sul calcolo del minimo comune denominatore e sulla scomposizione in fattori

Cos'è e a cosa serve il minimo comune denominatore

In matematica, ci sono diversi insiemi numerici come i numeri interi, i numeri relativi, i numeri complessi etc.

Grazie agli elementi di questi insiemi, è possibile effettuare delle operazioni come la moltiplicazione, l'addizione, la sottrazione e la divisione.

Quando si parla di numeri frazionari- ossia numeri espressi attraverso una frazione - effettuare le operazioni di somma e differenza risulta leggermente più complesso.

Se, infatti, i numeri non frazionari sono formati semplicemente da un insiemeo da una successione di cifre, i numeri frazionari presentano un numeratore e un denominatore. Il numeratore è la cifra o il numero presente al di sopra della linea di frazione, mentre il denominatore è la cifra o il numero al di sotto. Quando si effettuano somme o differenze con questa tipologia di numeri, bisogna tenere conto di questa caratteristica importante.

Il discorso non può essere esteso a moltiplicazioni e a divisioni tra frazioni, per cui trovare un risultato è una questione piuttosto semplice. In tal caso, il risultato sarà una frazione cui numeratoree denominatore sono calcolati attraverso il prodotto tra i numeratori e i denominatori dei due fattori o, nel caso della divisione, del primo fattore e del reciproco del secondo. Di seguito alcuni esempi di operazioni tra frazioni:

[math]\frac{1}{2}+\frac{1}{3}=\frac{3+2}{6}=\frac{5}{6}[/math]

,

[math]\frac{1}{2}\cdot \frac{1}{3}=\frac{1}{6}[/math]

.

Come si calcola il minimo comune denominatore

Il calcolo del minimo comune denominatore coinvolge due o più frazioni. Per effettuarlo bisogna prima di tutto scomporre in fattori primi i denominatori da considerare.

Fare la scomposizione in fattori primi significa scrivere un determinato numero come un prodotto tra numeri primi. Per fare manualmente questa scomposizione è opportuno conoscere il concetto di perfetta divisibilità. Un numero è perfettamente divisibile per un altro numero quando il resto della divisione è nullo.

Per conoscere i fattori primi che compongono un numero, infatti, bisogna dividerlo in maniera successiva per il più piccolo divisore perfetto disponibile e tenere nota di quante volte questo viene utilizzato. Il numero di volte in cui un divisore è utilizzato in una scomposizione diventa l'esponente nella scrittura scomposta.

Esempi svolti e commentati sul calcolo del minimo comune denominatore e sulla scomposizione in fattori

Per rendere questa trattazione più chiara, passiamo subito a un esempio. Consideriamo di voler sommare le frazioni

[math]\frac{1}{250}[/math]

e

[math]\frac{1}{350}[/math]

. Come abbiamo già anticipato, per effettuare quest'operazione è necessario calcolare il minimo comune denominatore poiché le due frazioni hanno denominatore differente.

Il primo passo per conoscere il minimo comune multiplo tra i divisori in questo caso è scomporre i denominatori. Essi possono essere scomposti così:

[math]
\begin{array}{c|cc|c}
250 & 2 \\
125 & 5\\
25 & 5\\
5 & 5\\
1 & \\
\end{array}
[/math]

In questo caso, la scomposizione in fattori primi del numero

[math]250[/math]

è

[math]250=2\cdot 5^3[/math]

.

Passiamo all'altro numero, cioè al numero

[math]350[/math]

[math]
\begin{array}{c|cc|c}
350 & 2 \\
175 & 5\\
35 & 5\\
7 & 7\\
1 & \\
\end{array}
[/math]

Per calcolare il minimo comune multiplo tra i numeri - che corrisponde in questo caso al minimo comune denominatore - bisogna considerare i fattori comuni e non comuni, considerandoli con l'esponente maggiore.
In questo caso, quindi, il minimo comune multiplo è

[math]mcm=2\cdot5^3\cdot7=1750[/math]

In questo caso, la scomposizione in fattori primi è

[math]350=2\cdot5^2\cdot7[/math]

.

Facciamo un altro esempio. Consideriamo le due frazioni

[math]\frac{5}{1250}[/math]

e

[math]\frac{4}{2240}[/math]

.
Scomponiamo i due denominatori in fattori primi per valutare la forma scomposta:

[math]
\begin{array}{c|cc|c}
1250 & 2 \\
1125 & 3\\
375 & 5\\
75 & 3\\
25 & 5 \\
5 & 5 \\
1 & \\
\end{array}
[/math]

Da cui discende che la scomposizione in fattori prima del numero

[math]1250[/math]

è

[math]1250=2\cdot3^2\cdot5^3[/math]

[math]
\begin{array}{c|cc|c}
2240 & 2 \\
1120 & 2 \\
560 & 2 \\
280 & 2 \\
140 & 2 \\
70 & 2 \\
35 & 5 \\
7 & 7 \\
1
\end{array}
[/math]

Cos'è il minimo comune denominatore e come si calcola articolo

Da cui si può evincere che la scomposizione in fattori primi del numero

[math]2240[/math]

è:

[math]2240=2^6\cdot5 \cdot7[/math]

.

Seguendo lo stesso meccanismo, possiamo anche in questo caso calcolare il minimo comune divisore. I fattori in comune presi con l'esponente massimo sono

[math]5^3[/math]

e

[math]2^6[/math]

, mentre quelli non in comune sono

[math]3^2[/math]

e

[math]7[/math]

. Quindi il minimo comune divisore in questo caso è

[math]mcm=5^3\cdot 2^6\cdot 3^2\cdot 7[/math]

Per ulteriori approfondimenti sul minimo comune divisore vedi anche qua

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