giorgia.scalise
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Concetti Chiave

  • "I Promessi Sposi" di Manzoni è un romanzo storico che integra la Grande Storia con le vicende personali di Renzo e Lucia, ispirandosi al modello di Walter Scott, ma con un maggiore realismo storico.
  • L'evoluzione del testo, dalla prima stesura "Fermo e Lucia" alla seconda edizione del 1827, vede una revisione linguistica e strutturale significativa, eliminando digressioni e migliorando la coesione narrativa.
  • Manzoni utilizza un sistema di personaggi basato sulle opposizioni, con nomi parlanti che riflettono le caratteristiche e le funzioni narrative dei personaggi, come Renzo Tramaglino e Lucia Mondella.
  • L'opera veicola un messaggio sociale, legittimando gli Umili come protagonisti e prospettando una società più giusta guidata da una borghesia cattolica e laica.
  • La lingua del romanzo subisce una trasformazione, culminando nella "risciacquatura dei panni in Arno", che rappresenta l'omologazione al toscano colto, eliminando dialettismi e francesismi.

Indice

  1. Origini e struttura di Fermo e Lucia
  2. Critiche e limiti di Fermo e Lucia
  3. Evoluzione e revisione de I promessi sposi
  4. Caratteristiche e temi de I promessi sposi
  5. Struttura narrativa e personaggi
  6. Onomastica e significato dei nomi
  7. Visione storica e sociale di Manzoni
  8. Lingua e stile dell'opera

Origini e struttura di Fermo e Lucia

La prima stesura risale agli anni 1821 e 1823, contemporanea all’Adelchi, e segue quattro filoni, coincidenti con i quattro volumi pubblicati.

Rispetto a I promessi sposi, il Fermo e Lucia è quasi un’opera a parte, ma ricca di macrosomiglianze. Presenta una figura romboidale costituita di quattro sezioni: il matrimonio contrastato (ambientato nel passato), le vicende cittadine di Fermo a Milano, le vicende di campagnole di Lucia, il matrimonio e trasferimento.

Critiche e limiti di Fermo e Lucia

Il Fermo e Lucia è un esperimento e, in quanto tale, molto limitato. Alcuni dei difetti più evidenti sono: l’eccessivo intento didascalico (per il quale Manzoni ammazza documenti volte a convincere il lettore, nel Fermo e Lucia più simile a un saggio che a un romanzo), la canonizzazione contrapposizione dei personaggi (che li rende piatti, negando la Provvidenza e la conversione), un eccessivo gusto gotico e realistico (evidenziato anche nella rappresentazione noir nella storia della monaca di Monza).

Evoluzione e revisione de I promessi sposi

La seconda edizione risale al 1827 e presenta numerosi cambiamenti (titolo, nomi dei personaggi e intento narrativo); compare, inoltre, l’aggiunta del inserto sulla Colonna infame (grida contro gli untori). Questa seconda edizione conferisce maggiore compattezza narrativa, riducendo (o anche sopprimendo) alcune digressioni che avrebbero distratto il lettore dalla vicenda principale. Viene modificato l’ordine degli episodi e dei capitoli per migliorare la coesione strutturale e fatte poche aggiunte, come la pioggia. Soprattutto, viene attuata una generale revisione linguistica dell’ibrido di toscano, dialetto, francese e latino verso una lingua più pura.

Caratteristiche e temi de I promessi sposi

I promessi sposi è un romanzo storico (trama avventurosa in una cornice storica) basato sul modello di Walter Scott, che, però, a differenza di Manzoni, fa prevalere l’invenzione sulla storia. Manzoni, nella sua ricerca del verosimile, fa prevalere la storia e considera i personaggi come una licenza al vero: il suo romanzo integra la Storia e la completa. Accanto ai personaggi storici (Federico Borromeo, la monaca di Monza, l’Innominato) troviamo personaggi inventati (Renzo, Lucia, don Abbondio, fra’ Cristoforo) che veicolano un esempio. La Grande Storia (peste, calata dei lanzichenecchi, successione di Monferrato) arriva nella piccola storia di Renzo e Lucia.

I promessi sposi è un Novel, ossia un racconto realistico, che si differenzia dal Romance (ossia il racconto fantastico) del Romanticismo per tre motivi:

1. fa riferimento al destino storico degli italiani, attraverso l’analogia con la loro situazione nel Seicento;

2. ha in sé un allusione alla contemporaneità (la dominazione spagnola di allora e quella austriaca dei suoi tempi; le grida);

3. ha un gusto del realismo e dei particolari nella riproduzione della vita quotidiana (è esemplare il caso della polenta) che manca nel Romance. Secondo Natalino Sapegno, il realismo non sfocia in un racconto popolare, ma in uno sfondo popolano.

Struttura narrativa e personaggi

Per quanto riguarda la struttura, non c’è sfasatura tra fabula e intreccio. Le uniche eccezioni sono il passato di Gertrude e quello di frate Cristoforo, entrambi in analisi, e l’anticipazione che frate Cristoforo fa a don Rodrigo con la predizione della sua morte.

Per quanto riguarda il sistema dei personaggi, esso è basato soprattutto sulle opposizioni. Ad esempio, Renzo è il protagonista attivo, mentre Lucia è la protagonista passiva, l’oggetto del desiderio, la causa inconsapevole. Ancora, come mediatori, fra Cristoforo e Federigo Borromeo (strumenti di carità) si contrappongono a don Abbondio e Gertrude (strumenti di oppressione).

Onomastica e significato dei nomi

Importante, sempre a proposito dei personaggi, è la questione dell’onomastica: tutti i personaggi inventati da Manzoni hanno nomi parlanti.

Lucia Viene da luce, in questo caso della fede.

Mondella Secondo alcuni verrebbe da “mondare”, ossia “pulire”, mentre secondo altri verrebbe dalla locuzione latina «Omnia munda mundis.», ossia «Tutto è puro per i puri.»

Renzo Da san Lorenzo, martirizzato sui carboni ardenti, è un’allusione alle peripezie del personaggio.

Tramaglino È sia un’allusione alla laboriosità del personaggio (e al suo mestiere di tessitore), sia al suo essere un personaggio “mobile”, in quanto il tramaglio è la spola del telaio.

Fermo Indica la fermezza del personaggio.

Spolino È equivalente a Tramaglino.

Agnese È un nome onomatopeico, che richiama lo «gna gna», il suono associato alle chiacchiere e ai pettegolezzi delle comari.

Fra’ Cristoforo Cristòs + foròs viene dal greco e significa «portatore di Cristo».

Visione storica e sociale di Manzoni

Scegliendo gli Umili come protagonisti, Manzoni li legittima agli occhi del mondo. Giuseppe Petronio definisce l’opera «epopea del Terzo Stato» proprio in quanto rilancio degli Umili. Questi saranno premiati per il loro parimenti, in quanto strumenti di un male necessario e di una visione ideale della storia. Sembra che la Provvidenza si prenda gioco degli Umili, ma l’unica cosa che conta è il suo disegno trascendente, che distribuisce giustizia.

Nel romanzo emerge una visione negativa della Storia. Calvino dice che I promessi sposi è un romanzo in cui si misurano rapporti di forza tra i personaggi e tra i personaggi e la Storia.

I promessi sposi può essere considerato una piccola Odissea per l’ideale del viaggio segnato dall’esperienza del Male.

Manzoni auspica una società più giusta, guidata da una borghesia cattolica e laica che incarni il solidarismo cattolico. Le masse popolari hanno un ruolo secondario: la Chiesa deve guidare e la borghesia deve farsi guidare. Manzoni desidero uno Stato borghese non più feudali, in cui l'amore caratteristico si tuffa e si evolve nell'economia liberale.

Lingua e stile dell'opera

Per quanto riguarda la lingua dell’opera, il Fermo e Lucia e pieno di latinismi, francesismi e forme dialettali, mentre la ventisettana presenta una lingua poco chiara, ma sottoposta ad una prima epurazione. È solo nella quarantana che si ha la cosiddetta «risciacquatura dei panni in Arno», ossia l’omologazione della lingua al toscano della borghesia colta.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e la struttura di "Fermo e Lucia"?
  2. "Fermo e Lucia" è stato scritto tra il 1821 e il 1823 e si compone di quattro volumi che seguono quattro filoni principali: il matrimonio contrastato, le vicende di Fermo a Milano, le vicende campagnole di Lucia, e il matrimonio e trasferimento.

  3. Quali critiche sono state mosse a "Fermo e Lucia"?
  4. "Fermo e Lucia" è stato criticato per il suo eccessivo intento didascalico, la rappresentazione piatta dei personaggi, e un gusto gotico e realistico che lo rende più simile a un saggio che a un romanzo.

  5. Come si è evoluto "I promessi sposi" rispetto a "Fermo e Lucia"?
  6. "I promessi sposi" ha subito numerose revisioni rispetto a "Fermo e Lucia", con cambiamenti nel titolo, nei nomi dei personaggi, e nell'intento narrativo, oltre a una revisione linguistica verso una lingua più pura.

  7. Quali sono le caratteristiche e i temi principali de "I promessi sposi"?
  8. "I promessi sposi" è un romanzo storico che integra la Storia con personaggi inventati, riflettendo il destino storico degli italiani e alludendo alla contemporaneità, con un forte gusto per il realismo.

  9. Qual è la visione storica e sociale di Manzoni ne "I promessi sposi"?
  10. Manzoni legittima gli Umili come protagonisti, presentando una visione negativa della Storia e auspicando una società più giusta guidata da una borghesia cattolica e laica, con la Chiesa come guida.

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