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Periodo storico: dall'età Napoleonica alla Restaurazione
Il Romanticismo
Il Romanticismo è un movimento culturale, artistico e letterario nato tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento in Germania, come risposta all’Illuminismo francese. Può essere considerato l’opposto dell’Illuminismo: valorizza infatti il sentimento, la fede e il concetto di patria.
I poeti romantici sostenevano che l’arte doveva aderire alla vita presente, abbandonando i temi classici e mitologici del Neoclassicismo, e rivolgevano la loro poesia ad un pubblico vasto, utilizzando un linguaggio comprensibile anche dal popolo.
Il Romanticismo letterario italiano nacque a Milano nei primi anni dell’Ottocento e aprì un dibattito culturale tra i classicisti, politicamente vicini ai regimi assoluti, e romanticismi, perlopiù patrioti rivoluzionari.
In quest’epoca la lingua privilegiata era il francese, spesso preferita dalle classi sociali più elevate. Si intensificava intanto il dibattito tra i “puristi”, che volevano tornare ai modelli linguistici del Petrarca e del Boccaccio, e gli “antipuristi”, che invece consideravano la lingua come un elemento vivo e in continua trasformazione e accoglievano nuove parole ed espressioni di origine straniera.
La lingua più parlata, tuttavia, era il dialetto, ma era chiara la necessità di una lingua nazionale parlata da tutti, l’italiano, che, seppur poco parlato, si stava avviando verso una certa stabilità grammaticale.
Vita e poetica di A. Manzoni
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785, nipote di Cesare Beccaria (autore del trattato “Dei delitti e delle pene”. Riceve la sua prima educazione nel Collegio dei Padri Samaschi per poi trasferirsi successivamente nel Convento dei Padri Barnabiti.
Completata la sua istruzione, nel 1805 raggiunge a Parigi la madre, già trasferitasi in Francia nel 1795 con Carlo Imbonati.
Il matrimonio dei genitori ebbe breve durata, nel 1792 avvenne la separazione e la madre nel 1795 andò a vivere a Parigi con il conte Carlo Imbonati
Gli anni parigini sono decisivi per la sua evoluzione letteraria ed umana; nel 1807 sposa Enrichetta Blondel, che successivamente si convertirà al cattolicesimo.
Convenzionalmente, il 1810 è l’anno della conversione al cattolicesimo, che fu il risultato di un lungo processo di maturazione e di meditazione interiore.
Tra il 1833 e il 1839 la sua vita è segnata da importanti lutti familiari: la moglie, alcuni figli, la madre e l’amico Fauriel.
Nel 1848 firma la petizione a Carlo Alberto perché intervenisse a liberare il Lombardo-Veneto; nel 1860 viene nominato senatore del nuovo Regno d’Italia e nel 1872 è nominato cittadino onorario di Roma. Muore nel 1873 di meningite.
Idea di un forte impegno civile dell’intellettuale e della letteratura come strumento di analisi critica della realtà.
Caratteristiche fondamentali
Vero per oggetto -> contenuti inerenti con la realtà (vero storico, vero poetico e vero morale)
Interessante per mezzo -> interesse del pubblico
Utile per scopo -> funzione educativa
Opere: prima della conversione / dopo la conversione
Il romanzo storico
Il romanzo storico è una tipologia di romanzo che si basa sulla narrazione in prosa di fatti e personaggi appartenenti ad epoche ben definite, ricostruite nelle caratteristiche sociali e culturali.
La storia viene percepita come insostituibile strumento di analisi della realtà e dell’uomo: scrittori e filosofi ritengono, insomma, che nel passato sia contenuta anche la chiave interpretativa del presente.
Il primo romanzo storico di cui si hanno notizie è l’Ivanohe (1819) dello scozzese Walter Scott, ambientato nell’Inghilterra del XII secolo sullo sfondo delle rivalità tra Sassoni e Normanni.
I Promessi Sposi
Trama
Nella Lombardia del 1600, i giovani protagonisti Renzo Tramaglino e Lucia Mondella vedono il loro matrimonio impedito dal signorotto del paese, don Rodrigo, e dalla pavidità di don Abbondio, parroco che avrebbe dovuto sposarli e che decide di non farlo in seguito alle minacce ricevute.
Dopo un tentativo di rapimento della ragazza, i due fidanzati sono costretti a separarsi e a fuggire, andando incontro a una serie di disavventure; Lucia si recherà nel convento di Monza, dal quale sarà portata all’Innominato. Renzo, invece, sarà coinvolto nei moti popolari a Milano il giorno di S. Martino del 1628 e dovrà rifugiarsi nel Bergamasco.
La peste del 1630 farà in modo che i due promessi si ritrovino nel lazzaretto di Milano e, in seguito alla morte del loro persecutore a causa dell'epidemia, potranno infine sposarsi e trasferirsi nel territorio di Bergamo.
Edizioni
Fermo e Lucia (1821-1822) -> in questa prima edizione, il rapporto storia-invenzione non era stato ben risolto. Nella storia, inoltre, manca organicità, la narrazione fatica a distaccarsi dagli avvenimenti documentati, linguisticamente l'opera è carente: l'autore non ha ancora deciso definitivamente la lingua
Gli Sposi Promessi (1824-1827) -> chiamata edizione “ventisettana”, questa rielaborazione vede ridotte alcune parti troppo prolisse che avrebbero distolto dalla storia principale (come la vicenda della Monaca di Monza e dell'Illuminato)
I Promessi Sposi (1840) -> con l’edizione della “quarantana”, Manzoni sceglie la forma linguistica definitiva: un assortimento di termini tratti dalle diverse varietà regionali dell'italiano, rifiutando il dialetto (senza rompere la tradizione che vuole il toscano = italiano). Questa è una lingua-compromesso tra l'italiano classico, il francese, il milanese. In questo modo ottiene una maggiore comunicabilità e unitarietà di pubblico.
Perché il 1600?
Dominazione straniera -> così come nel 1600 la Lombardia era sotto il dominio spagnolo, così nel 1800 si trova ad essere sotto il controllo austriaco (schema simile a quello presente nelle Tragedie)
Problemi comuni -> la decadenza e la corruzione politica, l'inefficienza del sistema giudiziario, l'ignoranza e la superstizione
Critica all’ aristocrazia terriera -> essa è oggetto di critica in quanto classe dominante, ed è evidente l’analogia con le trasformazioni sociali di inizio Ottocento verificatesi in conseguenza dell'età napoleonica
Il ruolo della Provvidenza
L'idea religiosa dominante nei Promessi sposi è quella di Provvidenza, grazie alla quale anche il male - secondo il Manzoni - può essere inquadrato in una visione più generale della storia: le sofferenze che gli uomini subiscono a causa delle ingiustizie non possono mai essere tragiche se si ripone fiducia nella provvidenza divina.
Chi vuole compiere il male è guardato dallo scrittore non con disprezzo ma con ironia, appunto perché il credente sa in anticipo che il corso della storia non può essere modificato dalle singole azioni negative degli uomini.
Ovviamente per il Manzoni gli uomini non devono aspettare inerti la realizzazione del bene, ma devono avere consapevolezza, mentre cercano di vivere con coerenza il loro ideale evangelico di giustizia, che la vittoria del bene dipenderà dai tempi storici della provvidenza più che dalla loro volontà.
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785, nipote di Cesare
VI Beccaria (autore del trattato “Dei delitti e delle pene”. Riceve la sua
prima educazione nel Collegio dei Padri Samaschi per poi trasferirsi
successivamente nel Convento dei Padri Barnabiti.
Completata la sua istruzione, nel 1805 raggiunge a Parigi la madre,
TA già trasferitasi in Francia nel 1795 con Carlo Imbonati.
Il matrimonio dei genitori ebbe breve durata, nel 1792 avvenne la
separazione e la madre nel 1795 andò a vivere a Parigi con il conte
Carlo Imbonati
Gli anni parigini sono decisivi per la sua evoluzione letteraria ed
umana; nel 1807 sposa Enrichetta Blondel, che successivamente si
convertirà al cattolicesimo.
Convenzionalmente, il 1810 è l’anno della conversione al
cattolicesimo, che fu il risultato di un lungo processo di
maturazione e di meditazione interiore.
Tra il 1833 e il 1839 la sua vita è segnata da importanti lutti
familiari: la moglie, alcuni figli, la madre e l’amico Fauriel.
Nel 1848 firma la petizione a Carlo Alberto perché intervenisse
a liberare il Lombardo-Veneto; nel 1860 viene nominato
senatore del nuovo Regno d’Italia e nel 1872 è nominato
cittadino onorario di Roma. Muore nel 1873 di meningite.
Idea di un forte impegno civile
POE dell’intellettuale e della letteratura come
strumento di analisi critica della realtà.
TIC
A Caratteristiche fondamentali:
Vero per oggetto contenuti inerenti con
la realtà (vero storico, vero poetico e vero
morale)
Interessante per mezzo interesse del
pubblico
Utile per scopo funzione educativa
• Inni Sacri
• Odi civili
• - “Cinque maggio”
• - “Marzo 1821”
• Tragedie
- “Il conte di Carmagnola”
- “L’Adelchi”
• I Promessi Sposi
OP Opere
successive
ER alla
conversione Opere
precedenti
E alla
conversione
• “In morte di Carlo
Imbonati”
• Opere di stampo
illuminista e neoclassico
ROMAN Il romanzo storico è una tipologia di
ZO romanzo che si basa sulla narrazione in
STORIC prosa di fatti e personaggi appartenenti ad
O epoche ben definite, ricostruite nelle
caratteristiche sociali e culturali.
La storia viene percepita come insostituibile
strumento di analisi della realtà e dell’uomo:
scrittori e filosofi ritengono, insomma, che
nel passato sia contenuta anche la chiave
interpretativa del presente.
Il primo romanzo storico di cui si hanno
notizie è l’Ivanohe (1819) dello scozzese
Walter Scott, ambientato nell’Inghilterra
del XII secolo sullo sfondo delle rivalità
tra Sassoni e Normanni.
PROM Trama
ESSI
SPOSI Nella Lombardia del 1600, i giovani protagonisti Renzo
Tramaglino e Lucia Mondella vedono il loro matrimonio
impedito dal signorotto del paese, don Rodrigo, e dalla pavidità
di don Abbondio, parroco che avrebbe dovuto sposarli e che
decide di non farlo in seguito alle minacce ricevute.
Dopo un tentativo di rapimento della ragazza, i due
fidanzati sono costretti a separarsi e a fuggire, andando
incontro a una serie di disavventure; Lucia si recherà nel
convento di Monza, dal quale sarà portata all’Innominato.
Renzo, invece, sarà coinvolto nei moti popolari a Milano il
giorno di S. Martino del 1628 e dovrà rifugiarsi nel
Bergamasco.
La peste del 1630 farà in modo che i due promessi si
ritrovino nel lazzaretto di Milano e, in seguito alla morte del
loro persecutore a causa dell'epidemia, potranno infine
sposarsi e trasferirsi nel territorio di Bergamo.
PROM Le edizioni dei Promessi Sposi
ESSI
SPOSI Fermo e Lucia (1821-1822) in questa prima edizione, il
rapporto storia-invenzione non era stato ben risolto. Nella storia,
inoltre, manca organicità, la narrazione fatica a distaccarsi dagli
avvenimenti documentati, linguisticamente l'opera è carente:
l'autore non ha ancora deciso definitivamente la lingua
Gli Sposi Promessi (1824-1827) chiamata edizione
“ventisettana”, questa rielaborazione vede ridotte alcune
parti troppo prolisse che avrebbero distolto dalla storia
principale (come la vicenda della Monaca di Monza e
dell'Illuminato)
I Promessi Sposi (1840) con l’edizione della
“quarantana”, Manzoni sceglie la forma linguistica
definitiva: un assortimento di termini tratti dalle diverse
varietà regionali dell'italiano, rifiutando il dialetto (senza
rompere la tradizione che vuole il toscano = italiano).
Questa è una lingua-compromesso tra l'italiano classico, il
francese, il milanese. In questo modo ottiene una maggiore
comunicabilità e unitarietà di pubblico.
PROM
ESSI Simile allo
Ambientazione:
Forma del scenario
SPOSI Lombardia del
romanzo storico Lombardo del
1600 1800
Perché il 1600? così come nel 1600 la Lombardia era
Dominazione straniera
sotto il dominio spagnolo, così nel 1800 si trova ad essere sotto
il controllo austriaco (schema simile a quello presente nelle
Tragedie) la decadenza e la corruzione politica,
Problemi comuni
l'inefficienza del sistema giudiziario, l'ignoranza e la
superstizione essa è oggetto di
Critica all’ aristocrazia terriera
critica in quanto classe dominante, ed è evidente
l’analogia con le trasformazioni sociali di inizio Ottocento
verificatesi in conseguenza dell'età napoleonica