Concetti Chiave
- Manzoni rivoluziona il romanzo storico scegliendo protagonisti umili, in contrasto con la tradizione di personaggi aristocratici.
- La manipolazione delle fonti storiche è evidente in alcuni episodi, evidenziando il conflitto tra storia e finzione.
- L'ambientazione del romanzo riflette la dominazione spagnola del 1600 e veicola un forte messaggio patriottico e cristiano.
- Manzoni si documenta sulla peste attraverso testimonianze di figure storiche come Borromeo e Ripamonti, integrando elementi reali nel romanzo.
- Utilizza l'espediente del manoscritto incontrato per conferire autenticità e ironia al romanzo, ispirandosi a Walter Scott.
Indice
L'ispirazione di Manzoni
Manzoni scrive questo romanzo storico improntato, di fatto, sulla documentazione storica.
L'ispirazione gli deriva da Walter Scott con il suo romanzo Ivanhoe: ripercorre la tradizione dei nobili medievali. Manzoni, tuttavia, decide di introdurre una novità, che ha rivoluzionato il modo di concepire il romanzo: sceglie come protagonisti due personaggi umili, del popolo: sono filatori di seta. I suoi amici, tra cui Tommaso Grossi e Francesco Domenico Guerrazzi, scrivono romanzi storici ma con protagonisti aristocratici.
Secondo Manzoni anche gli umili fanno la storia =vuole mettere in luce i deboli che hanno altrettanta dignità storica.
Questa idea gli deriva dalla sua concezione illuministica e cristiana ''beati gli ultimi che saranno i primi''
Manipolazione delle fonti storiche
La manipolazione delle fonti storiche è individuabile soprattutto negli episodi che riguardano la Monaca di Monza e l'Innominato (ad esempio posticipa gli avvenimenti di una 30ina di anni. Il governatore di Milano nel 1630 non era Fuentes ma Don Gonzalo de Cordoba)=lo fa per l'interessante.
È un problema cruciale per il Manzoni: opera la manipolazione e terminata la ''sciacquata'' della Quarantana, non scrive più romanzi storici, ma saggi che addirittura criticano i primi.
Ritiene sia impossibile far conciliare storia e finzione: nel momento in cui si introduce la finzione, si fa una falsificazione, si propongono informazioni false.
Viene allora da chiedersi come mai si sia impegnato per anni per scriverne uno: il suo scopo era patriottico=dare una lingua comune a tutti gli italiani ( esempio di lingua da seguire).
Per questa sua dedizione al problema della lingua viene nominato senatore a vita. Viene contattato anche per creare programma di studi per alfabetizzare la popolazione.
Il messaggio patriottico e cristiano
L'Italia del 1600 era occupata dagli spagnoli: dominazione che rappresenta al meglio la dominazione austriaca contemporanea del Manzoni. Dal romanzo di fatto emerge una rappresentazione negativa degli occupanti.--->messaggio patriottico forte (=vuole incitare il popolo a ribellarsi, scuote le coscienze, come ha fatto nel Marzo 1821). Dal romanzo scaturisce inoltre un messaggio cristiano (tema provvidenza) e illuminista (parla degli untori condannati a morte per una superstizione: condanna il secolo 600 per la sua ignoranza--->non dovevano più succedere le condanne a morte degli innocenti per superstizioni: fa una riflessione profonda, vengono ricordati episodi storici realmente accaduti).
Testimonianze storiche e iconografiche
-Testimonianze del cardinale Federico Borromeo, il ''De Pestilentia'', a cui Manzoni dedica un capitolo dei Promessi Sposi*.
Borromeo andava ad assistere gli appestai, a consolarli e a assolvere i peccati---> abbiamo la sua testimonianza riguardo ai bambini denutriti allattati dalle caprette, poiché le madri malate o morte di peste--->ricorre il tema della Provvidenza: Dio li ha fatti vivere grazie al latte delle capre.
Manzoni riprende e descrive queste immagini nei Promessi (scena lazzaretto).
Borromeo aveva inoltre assistito agli atti del processo della Monaca di Monza, pubblicati nel 1990 da Roberto Gervaso (giornalista e scrittore)
-Testimonianza di Ripamonti, che scrive in latino, ''Historia Patria''.
-Testimonianze dei Monatti: incaricato di andare a prelevare gli appestati per trasportarli al lazzaretto, se morti alle fosse comuni.
-Manzoni attinge anche a testimonianze iconografiche: dipinti del 1600-->ritraevano episodi della peste, e venivano realizzate da pittori detti proprio appestanti, poiché dipingevano quello come compito)
Queste testimonianze riprese dal Manzoni ci dimostrano le attenzioni che aveva alle vicende del tempo=vero storico.
''Storia milanese del XVII secolo, scoperta e rifatta (riscritta) da Alessandro Manzoni''
L'espediente del manoscritto
Di fatto, nello scrivere il romanzo Manzoni dice di avere trovato il manoscritto di un anonimo che raccontava la storia di un matrimonio contrastato da un giovinotto, affermando inoltre di averlo dovuto riscrivere perché il linguaggio 600esco era improponibile (ricco di figure retoriche, parole elevate ecc...)--->espediente del manoscritto incontrato (già ripreso da Scott, da cui tre ispirazione).
Utilizza questo espediente per dare più visibilità al romanzo e per poter fare ironia ''manzoniana'' (critica ad esempio il modo di scrivere 600esco).
Manzoni utilizza per ''i promessi sposi'' il linguaggio del 600, ripreso alla perfezione= si documenta anche sul modo di scrivere del 600.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ispirazione principale di Manzoni per il suo romanzo storico?
- Come Manzoni manipola le fonti storiche nel suo romanzo?
- Qual è il messaggio patriottico e cristiano nel romanzo di Manzoni?
- Quali testimonianze storiche e iconografiche utilizza Manzoni?
- Qual è l'espediente del manoscritto utilizzato da Manzoni?
Manzoni si ispira a Walter Scott e al suo romanzo "Ivanhoe", ma introduce una novità scegliendo protagonisti umili, filatori di seta, per evidenziare che anche i deboli hanno dignità storica.
Manzoni manipola le fonti storiche posticipando eventi e cambiando personaggi storici per rendere la narrazione più interessante, ma riconosce che ciò comporta una falsificazione della storia.
Il romanzo di Manzoni trasmette un forte messaggio patriottico contro l'occupazione straniera e un messaggio cristiano di provvidenza, criticando l'ignoranza e le superstizioni del 1600.
Manzoni utilizza testimonianze storiche come quelle del cardinale Federico Borromeo e di Ripamonti, oltre a dipinti del 1600 che ritraggono episodi della peste, per conferire autenticità storica al suo romanzo.
Manzoni afferma di aver trovato un manoscritto anonimo che racconta una storia di matrimonio contrastato, utilizzando questo espediente per dare visibilità al romanzo e fare ironia sul linguaggio secentesco.