Concetti Chiave
- Il romanzo è centrato sul '600, con temi di giustizia, vocazioni forzate e denuncia sociale.
- Don Abbondio è descritto attraverso il suo aspetto, carattere e il giudizio di Manzoni, mostrando una medietas manzoniana.
- Fra Cristoforo rappresenta il perdono e la Provvidenza, con una forte caratterizzazione spirituale e personale.
- Don Rodrigo è delineato tramite i suoi luoghi e abitudini, con un contrasto tra il suo terrore e la sublimità di Fra Cristoforo.
- La rielaborazione storica di Manzoni utilizza fonti per creare opere d'arte che riflettono il valore artistico ed etico degli eventi storici.
Motivi dei capitoli 1-2-4-5-6-8-9-11-12-13-14
Indice
Motivi Fondamentali del Romanzo
Motivo fondamentale del romanzo: il ‘600;
I Bravi;
Il motivo della giustizia;
Caratterizzazione di Don Abbondio
Don Abbondio: aspetto esteriore, carattere, giudizio del Manzoni;
L’efficacia nella creazione dei personaggi e delle scene.
Medietas manzoniana: (alternarsi di toni che rende armonico lo sviluppo delle vicende e l’esame dei personaggi);
Tono eroicomico (accostamento a personaggi importanti);
Renzo e la Giustizia
Renzo e la giustizia umana attraverso Renzo;
Umanizzazione di Don Abbondio;
Uso della cultura.
Rapporto natura, stato d’animo;
Fra Cristoforo e il Perdono
Il ‘600 nella formazione e crisi spirituale di un suo figlio ( Lodovico-Cristoforo), nella coreografia e nella scena del perdono;
La folla prima e durante al duello;
La forza del perdono;
La figura di Fra Cristoforo;
La Provvidenza .
Invito (anche politico) nel romanzo alla remissività, fiducia in Dio;
Tratti della personalità di Fra Cristoforo;
Don Rodrigo e i Suoi Luoghi
Don Rodrigo descritto attraverso i luoghi e le abitudini;
Attilio – podestà – Azzecca-garbugli
Colloquio tra Don Rodrigo e fra Cristoforo;
Terrore inespresso del primo e sublimità del secondo;
Lucia e la Provvidenza
Agnese nel suggerire l’esperente del matrimonio a sorpresa che si rivela buona ma di manica larga;
Lucia ferma nei suoi ideali;
La Provvidenza:
Tonio e la sua casa descritta come Verismo: in questo Manzoni precede il romanzo moderno;
Importanza di dialoghi.
Dinamicità nella famosa notte degli imbrogli;
Rilievo psicologico dei personaggi;
Contemplazione di Lucia;
Valore delle parole di Fra Cristoforo;
Natura;
Fra Frazio non conosce il valore della carità e non distingue lo spirito della regola.
Rielaborazione Storica di Manzoni
Rielaborazione delle fonti storiche da parte del Manzoni nelle realizzazioni delle opere d’arte del Manzoni;
La Provvidenza;
Vocazioni Forzate e Ribellione
Il ‘600 sott’accusa per la vocazione falsata e imposta a Gertrude, paradigmatica, purtroppo di un costume diffuso (anche la vocazione religiosa è sott’accusa);
Ribellione alla legge del Maggiorasco
del Cristiano (per le vocazioni forzate che comporta);
del giurista (per la negazione dei più elementari diritti).
Attilio (intelligente e amorale);
Il conte zio;
Don Rodrigo è un mediocre nel male;
Renzo e la Natura
Renzo e la natura;
Renzo e la città;
La giustizia nella apostrofa del Griso (giustizia che prima o poi arriva);
Similitudini animalesche per i bravi;
Il primo oste “discrete”;
L’amicizia com’è e come dovrebbe essere.
Ironia verso i personaggi di autorità (ricorda che, Manzoni era un’illuminista);
Tumulto e Denuncia Sociale
Le scene dell’assalto ai forni;
Valore artistico ed etico del tumulto.
1.Artistico: perché nel capitolo vi è la rielaborazione delle fonti riguardo ad uno dei tre eventi storici del romanzo (il tumulto);
2.Etico: perché Manzoni considera pessimisticamente l’imperversare del male e della follia nel mondo.
Denuncia verso le responsabilità di chi governa e degli uomini che talvolta peggiorano le situazioni;
Odio di Manzoni verso le guerre ingiuste.
La Provvidenza che tempera il mare;
La ricostruzione storica che oltre il vero può rendere anche gli stati d’animo;
La folla (descrizione naturalistica e descrizione organicistica “corpaccio”;
Contrasto solo-tutti;
1.“Solo”: il vicario, Renzo, Ferrer;
2.“Tutti”: la folla.
Renzo nella realtà della sua esistenza e come portatore dei sentimenti dell’autore.
Appendice del tumulto incentrata su Renzo che diventa un oratore assetato di giustizia, ingenuo e buono, tanto che da tribuno si trasforma prima in lepre da inseguire in preda dello sbirro e poi nello zimbello degli avventori della locanda della luna piena (caduta di Renzo);
Il bargello, figura emblematica della complessa macchina della giustizia del ‘600 (che allude quella austriaca);
L’oste della luna piena rende in pieno le caratteristiche degli astri;
L’osteria da modo a Manzoni di creare un’altra scena ambientale del ‘600;
Le varie fasi dell’ubriachezza di Renzo reso in modo realistico.
Domande da interrogazione
- Qual è il motivo fondamentale del romanzo "I Promessi Sposi"?
- Come viene caratterizzato Don Abbondio nel romanzo?
- Qual è il ruolo di Fra Cristoforo nel tema del perdono?
- In che modo Manzoni rielabora le fonti storiche nel romanzo?
- Qual è il significato del tumulto e della denuncia sociale nel romanzo?
Il motivo fondamentale del romanzo è il contesto storico del '600, che permea le vicende e i personaggi.
Don Abbondio è descritto attraverso il suo aspetto esteriore e il suo carattere, con un giudizio critico da parte di Manzoni, che ne evidenzia la medietas e il tono eroicomico.
Fra Cristoforo rappresenta la forza del perdono, con la sua figura che incarna la fiducia in Dio e la remissività, elementi centrali nel romanzo.
Manzoni rielabora le fonti storiche per creare opere d'arte che riflettono la Provvidenza e la realtà del '600, arricchendo il contesto narrativo.
Il tumulto rappresenta un evento storico rielaborato artisticamente ed eticamente, con Manzoni che denuncia le responsabilità dei governanti e critica le guerre ingiuste.