Concetti Chiave
- Le opere religiose di Manzoni, scritte dopo la conversione, includono gli "Inni sacri", che celebrano le festività religiose.
- Tra le odi di Manzoni, "In morte di Carlo Imbonati" commemora il conte Imbonati, e "Il cinque maggio" celebra Napoleone come strumento della provvidenza divina.
- Nel campo della drammaturgia, Manzoni scrisse le tragedie "Il conte di Carmagnola" e "Adelchi".
- Manzoni vede il romanticismo come strumento per rappresentare la verità e trasmettere insegnamenti, unendo verità e invenzione nelle sue opere.
- Nel suo pensiero, Manzoni sottolinea l'importanza di una lingua nazionale comune, realizzando questo attraverso le varie stesure de "I Promessi Sposi".
Le opere
Opere Religiose e Odi
Opere religiose (scritte dopo la conversione):
- Inni sacri (1812-1822) = dovevano essere 12, ma in totale sono cinque e c’è solo un abbozzo del sesto. Celebrano le festività religiose.
Odi:
- in morte di Carlo Imbonati = scritta nel 1805 e pubblicata nel 1806, è un ode composta in endecasillabi per commemorare la morte del conte Imbonati. Manzoni immagina che questo gli appaia in sogno per dargli degli insegnamenti per il futuro
- maggio 1821 = composta nel 1821, ode civile per i moti del Piemonte del 1821
- il cinque maggio = composta nel 1821, ode in settenari dedicata a Napoleone Bonaparte che è visto come strumento della provvidenza divina. Venne composta in quattro giorni, dal 17 al 20 luglio.
Tragedie:
- il conte di Carmagnola
- Adelchi
- Promessi sposi
Alcune opere storiche e alcune opere di poetica
Poetica e pensiero
- considera il romanticismo come il “vero” e considera la poesia e la letteratura utili attraverso un insegnamento che trasmettono, rappresentando la realtà e interessando così il lettore
- l’opera d’arte deve unire la verità con l’invenzione
- considerare il romanzo storico un genere letterario adatto a conciliare la verità e l’invenzione, rendendo l’invenzione verosimile e accordandola alla verità storica
- pessimismo storico = ha una visione negativa della storia e una concezione tragica dell’esistenza
- provvidenza divina = ha una visione provvidenzialistica della storia, legata alla concezione cristiana che concepisce la presenza di Dio sopra ogni cosa. Ritiene che Dio sistema tutto e interviene nell’eterna dialettica tra bene e male e nell’eterno dramma di colpa e redenzione. Ci si deve affidare a Dio e credere nella provvidenza divina (quella forza e quel disegno divino che guida gli uomini e ne sovrintende le vicende; non fa scomparire le sventure, ma le raddolcisce e alla fine sistema tutto)
La questione della lingua:
- stabilisce la differenza tra la lingua scritta e quella parlata
- capisce la necessità di creare una lingua comune, nazionale comprensibile quindi a tutti gli italiani
- vuole creare la lingua nazionale anche come mezzo fondamentale di unità nazionale
- realizza questi obiettivi attraverso le tre stesure del romanzo dei Promessi sposi, in cui si pone l’obiettivo di trovare una lingua comprensibile a tutti ma anche una lingua letteraria: il fiorentino parlato dalle persone colte
Domande da interrogazione
- Quali sono le opere religiose scritte da Manzoni dopo la sua conversione?
- Qual è la visione di Manzoni riguardo al romanticismo e alla letteratura?
- Come Manzoni affronta la questione della lingua nei "Promessi sposi"?
Le opere religiose scritte da Manzoni dopo la sua conversione includono gli "Inni sacri", che dovevano essere dodici ma ne furono completati solo cinque, con un abbozzo del sesto, celebrando le festività religiose.
Manzoni considera il romanticismo come il "vero" e ritiene che la poesia e la letteratura siano utili per l'insegnamento, rappresentando la realtà e interessando il lettore. Crede che l'opera d'arte debba unire la verità con l'invenzione.
Manzoni affronta la questione della lingua nei "Promessi sposi" cercando di creare una lingua comune e nazionale comprensibile a tutti gli italiani, utilizzando il fiorentino parlato dalle persone colte come modello per una lingua letteraria.