Concetti Chiave
- "Io, te e il mare" di Marzia Sicignano esplora il tema del primo amore, esprimendo sensazioni nuove e travolgenti vissute dai giovani protagonisti.
- La narrazione si concentra su un viaggio intimo e introspettivo, raffigurando l'amore come una bolla isolata dal resto del mondo.
- La metafora del mare rappresenta le emozioni tumultuose dell'innamoramento, paragonando l'amore a un mare profondo e potente.
- Lo stile del romanzo è prosimetro, mescolando prosa e versi poetici, un esperimento linguistico che riflette la passione dell'autrice per la poesia.
- Il romanzo contiene elementi autobiografici, con l'autrice che rispecchia la sua esperienza del primo amore nella protagonista femminile.
"Io, te e il mare" è il primo romanzo della scrittrice Marzia Sicignano pubblicato nel 2018. Un romanzo che indaga il sentimento del primo vero amore tra sensazioni nuove e caotiche che travolgono i giovani protagonisti.
Marzia Sicignano, giovanissima autrice di ventiquattro anni originaria della provincia di Salerno, ha iniziato a condividere le sue poesie sui social, precisamente sulla sua pagina Instagram “ioteeilmare” dalla quale prende il titolo il romanzo, prima sua opera pubblicata.

Indice
Analisi dei personaggi di Io, te e il mare di Marzia Sicignano
Il vero protagonista del romanzo è il primo amore, quello che per la prima volta non ti fa sentire solo al mondo ma ti completa. E’ questo l’amore che travolge i due giovani protagonisti alle prime esperienze amorose. Essi è come se si trovassero all’interno di una bolla, nella quale solo lì e solo insieme possono sentirsi bene, sull’onda quasi di un’accezione platonica dell’amore. Quando hai trovato la tua metà perfetta tutto il resto è irrilevante, per questo motivo non ci sono altri personaggi o riferimenti esterni. E’ un viaggio intimo, personale ed introspettivo all’interno di loro stessi, che loro compiono insieme e allo stesso tempo l’uno all’interno dell’altra. E così quasi questo romanzo rappresenta un diario che raccoglie le emozioni, i battiti improvvisi, le passeggiate al mare, le lacrime, le parole, i silenzi e gli sguardi.
La protagonista femminile è una ragazza di diciotto anni che si trova ad affrontare una prima relazione, tra l’ingenuità e l’insicurezza tipici della prima volta in cui qualcuno si interfaccia con un sentimento così forte e nuovo e le reazioni che ne scaturiscono.
L’autrice mette in atto un’aspra critica contro il cinismo della società. La pressione sui ragazzi adolescenti di aspirare alla perfezione, o a quello che si ritiene il meglio per loro, è molto forte e spesso i ragazzi non hanno modo di opporsi e prendere una strada diversa da quella prestabilita dagli altri. Tante volte vediamo le persone arrendersi a ciò che gli altri scelgono per loro senza nemmeno provare a capire cosa vorrebbero. Una pressione continua da parte della famiglia, della società, dalla scuola e persino da parte degli amici che ci spinge verso la perfezione ed è qui invece che traggono origine le fragilità del protagonista maschile del romanzo. Il protagonista si è arreso al cinismo del mondo mentre la protagonista femminile no, continua a vivere delle sue aspirazioni. Così si innesca lo scontro tra chi è disilluso e chi invece continua a sognare. Così le paure spesso infondate, le insicurezze e le differenze caratteriali non lasciano spazio alla crescita e al superamento delle difficoltà.
La metafora del mare nel romanzo Io, te e il mare
Il mare, potente e sconfinato, rappresenta la perfetta metafora del turbinio di emozioni che ci inondano quando siamo innamorati. E’ così che il tuffarsi nel mare diventa un tuffo nella profondità delle emozioni, un tuffo spontaneo senza pensare troppo alle conseguenze che può avere. Un mare che può tramortire e scaraventare con la potenza delle sue onde, così come l’amore, ma nonostante questo non perde la sua bellezza. E’ così che i due protagonisti si ritrovano ad affrontare le loro tempeste interiori, come le tempeste che sconvolgono il mare. Così come il mare, l’amore provato dai due adolescenti è puro e sincero e allo stesso tempo così intenso da sconvolgere le loro esistenze smuovendo insicurezze, senso di inadeguatezza, la necessita di crescere per affrontare le responsabilità che una relazione richiede, la paura di non essere all’altezza. E’ così che si snoda all’interno del romanzo anche il tema della paura dell’abbandono.
Per approfondimenti sulle figure retoriche vedi anche qua
Lo stile del romanzo Io, te e il mare
Lo stile si può definire prosimetro, ovvero un genere letterario in cui vengono alternati nella stessa opera versi e prosa. Durante la lettura infatti ci imbattiamo sia in parti scritte in prosa, sia in parti più poetiche scritte in versi. L’autrice ha definito l’opera un suo esperimento linguistico poiché da amante della poesia ha voluto integrarne parti in un’opera narrativa più classica in forma prosastica.
Inoltre il romanzo mantiene una componente autobiografica poiché l’autrice afferma di rispecchiarsi nella protagonista, della quale riporta i sentimenti del primo amore così come li ha provati nella sua adolescenza. Lei lo definisce un viaggio dentro se stessa e una fotografia che immortala quel particolare periodo e le sensazioni del suo primo amore giovanile.
Per approfondimenti sulle tecniche della narrazione vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Io, te e il mare"?
- Come viene utilizzata la metafora del mare nel romanzo?
- Qual è lo stile letterario utilizzato da Marzia Sicignano nel romanzo?
- Quali sono le critiche sociali presenti nel romanzo?
- In che modo il romanzo riflette elementi autobiografici dell'autrice?
Il tema principale del romanzo è il primo vero amore, che travolge i giovani protagonisti con sensazioni nuove e caotiche, rappresentando un viaggio intimo e personale.
Il mare rappresenta il turbinio di emozioni dell'innamoramento, simboleggiando la profondità e l'intensità delle emozioni che i protagonisti affrontano, simili a tempeste interiori.
Lo stile del romanzo è definito prosimetro, alternando versi poetici e prosa, un esperimento linguistico che integra la poesia in una narrazione classica.
L'autrice critica il cinismo della società e la pressione sugli adolescenti di aspirare alla perfezione, evidenziando le fragilità e le insicurezze che ne derivano.
Marzia Sicignano si rispecchia nella protagonista, riportando i sentimenti del suo primo amore giovanile, rendendo il romanzo un viaggio dentro se stessa e una fotografia di quel periodo.