Recensione del libro "Io e te" di Ammanniti: un viaggio tra dipendenze e legami

Una lettura facile e significativa

La lettura del Libro “Io e te” di Ammanniti è stata molto facile, essendo il libro molto corto ed essendo le situazioni descritte molto bene (tranne nella prima parte nella quale non sono riuscito a capire con una prima lettura la successione di flashback).

Temi centrali e messaggio del libro

Il libro è di lettura leggera e penso sia adatto a tutti, perché parla delle dipendenze in modo non troppo pesante. Lo stile è colloquiale, questo fa si che il messaggio possa arrivare a tutti. Questo libro è carico di temi importanti che vanno dal non sentirsi accettati, al rapporto fraterno e alle dipendenze. Penso sia un libro dalla morale significativa, con uno scopo preciso, ovvero quello di sensibilizzare le persone sul tema delle dipendenze da droga facendo ricordare a tutti che c’è sempre un modo per uscirne, ma la maggior parte delle persone, come nel caso di Olivia, non lo vogliono dare a vedere perciò ogni tentativo di aiuto è praticamente vano e la loro vita finisce a causa di ciò di cui hanno bisogno per stare bene ma che allo stesso tempo li uccide lentamente. Ammanniti comunica molto bene il messaggio che vuole trasmettere ed alla fine del libro, per sottolineare tutto ciò che nel libro fa trasparire con le vicende, comunica la data di nascita e di morte di Olivia e dalla frase: “Aveva trentatre anni” possiamo intendere che per lui ogni vita spezzata dalle dipendenze è qualcuno a cui la vita avrebbe potuto offrire molto di più se solo fosse stato capace di smettere di assumere droga.

La storia di Lorenzo e Olivia

Il libro parla di Lorenzo Cuni, un ragazzo che ha sempre avuto delle difficoltà nel relazionarsi con gli altri, che frequenta il liceo classico e cerca di fare quello che fanno gli altri così che imitandoli nessuno lo nota. Un giorno sente un gruppo di amici dire di andare in settimana bianca e per far felice sua madre finge di andarci, ma in realtà resta nascosto per una settimana in cantina dove incontra Olivia, la sua sorellastra ventitreenne (nata da una precedente relazione tra il padre e la sua ex moglie), e scoprirà che lei era dipendente dalla droga. Prima di andarsene via Olivia Cuni promettere di non toccare più la droga ma dieci anni dopo muore per overdose.

Un legame fraterno indimenticabile

La parte che mi ha colpito di più è quella in cui Lorenzo Cuni e sua sorella, Olivia Cuni, nella cantina rievocano il passato parlando di quando erano piccoli ed erano in barca insieme l'ultima volta che si erano visti, chiacchierando come se fossero cresciuti insieme. Lorenzo Cuni, infatti, non si scorderà del suo incontro con la sua sorellastra Olivia e quando questa morirà per overdose sarà il primo ad accorrere e quando la troverà stesa sul tavolo la abbraccerà, ricordando il legame formatosi tra di loro durante quella settimana passata insieme nella cantina di casa sua. Questa parte mi è davvero piaciuta ed il libro in generale è molto interessante quindi ne consiglio la lettura.