Concetti Chiave
- Cesare descrive i Belgi come i più valorosi a causa della loro distanza dalla provincia e delle frequenti guerre con i Germani.
- Gli Elvezi sono considerati molto valorosi per le battaglie quotidiane contro i Germani, sia in difesa che in attacco.
- La Gallia è divisa in tre parti: Belgi, Aquitani e Celti, con dettagli sulla loro posizione geografica e confini naturali.
- Cesare usa uno stile chiaro e ripetitivo nel primo capitolo del De Bello Gallico, senza chiarire i motivi della sua scrittura.
- Le guerre in Gallia sono motivate dalla minaccia per Roma e dal desiderio di espansione e civilizzazione romana.
Comprensione
1) Cosa dice Cesare dei Belgi?
Cesare dei Belgi dice che sono i più valorosi fra tutti perché ben lontani dalla provincia, non hanno quindi intrapreso rapporti commerciali che portano alla rovina degli animi, e vicini ai Germani con i quali combattono continuamente.
2) Perché gli Elvezi sono un popolo molto valoroso?
Gli Elvezi sono un popolo molto valoroso perché quasi quotidianamente svolgono battaglie con i Germani, quando li respingono dal proprio territorio o quando portano guerra essi stessi nel territorio di quelli.
3) Cesare introduce una sorta di mappa geo-etnografica per delineare in modo orientativo lo scenario della Gallia, uno scenario nel quale si muovono differenti popolazioni (Elvezi, Edui, Germani, Veneti, etc.) che si alleano fra loro o con i Romani, secondo convenzioni e necessità.
La descrizione parte dalla Gallia Narbonese; i Pirenei sono orientati secondo il suo punto di vista da nord a sud, Spagna e Gallia sono allineate secondo la stessa latitudine. La Gallia è divisa in 3 parti occupate da Belgi, Aquitani e Celti. Il fiume Garumna divide i Galli dagli Aquitani e il fiume Manna e il fiume Senna dividono i Galli dai Belgi.
Il territorio dei Belgi comincia dai confini estremi della Gallia e si estende fino alla zona inferiore del fiume Reno; è orientato verso nord-est.
L’Aquitania si estende dal fiume Garumna fino ai monti Pirenei e verso quella parte dell’oceano che si trova verso le coste della Spagna; è rivolta tra l’occidente e il settentrione.
Una parte dei Galli abita una terra delimitata dal fiume Garumna, dall’oceano e dai confini dei Belgi; si estende anche dai Sequani e dagli Elvezi fino al fiume Reno ed è volta verso settentrione.
4) Si tratta di una proposizione relativa.
5) È una proposizione causale. Il verbo "absunt" è all’indicativo perché esprime il modo della realtà, della certezza.
6) È una proposizione finale.
7) a) ablativo di limitazione
b) ablativo di limitazione
c) complemento di tempo
d) complemento di allontanamento
e) moto da luogo
10 Nel proemio solitamente troviamo le seguenti caratteristiche: l'invocazione alla Musa ispiratrice, il riassunto o la presentazione della vicenda, la prima parola (generalmente in accusativo) che indica l'oggetto del proemio.
Con il primo capitolo del De Bello Gallico l’autore non chiarisce i motivi che l’hanno portato a scrivere l’opera e non costituisce una sorta di premessa per il lettore. In questo capitolo Cesare adotta uno stile chiaro, semplice, privo di sinonimi e con molte ripetizioni.
11) Le ragioni della guerra in Gallia sono la minaccia che quei popoli bellici possono presentare per lo Stato romano e la volontà di un espansionismo militare come opera di civilizzazione.
Domande da interrogazione
- Cosa rende i Belgi particolarmente valorosi secondo Cesare?
- Qual è la ragione della valorosità degli Elvezi?
- Come descrive Cesare la divisione geografica della Gallia?
- Quali sono le ragioni della guerra in Gallia secondo Cesare?
Cesare afferma che i Belgi sono i più valorosi perché sono lontani dalla provincia e non influenzati dai commerci che corrompono gli animi, e combattono continuamente contro i Germani.
Gli Elvezi sono considerati valorosi perché combattono quasi quotidianamente contro i Germani, sia difendendo il loro territorio che attaccando quello dei Germani.
Cesare descrive la Gallia divisa in tre parti occupate da Belgi, Aquitani e Celti, con fiumi come il Garumna e il Reno che fungono da confini naturali tra queste popolazioni.
Le ragioni della guerra in Gallia includono la minaccia che i popoli bellici rappresentano per Roma e il desiderio di espansione militare come opera di civilizzazione.