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di jean99
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Concetti Chiave

  • Marco Valerio Marziale, nato tra il 38 e il 41 d.C. a Bilbili, Spagna, è noto per la sua ampia produzione di epigrammi, con un totale di 1561 componimenti.
  • Marziale si trasferì a Roma nel 64 d.C., cercando il sostegno di famiglie influenti, ma dopo la congiura dei Pisoni dovette trovare nuovi patroni.
  • Il Liber de spectaculis, pubblicato nell'80 d.C., gli portò notorietà immediata grazie agli epigrammi che celebravano i giochi inaugurali dell'anfiteatro Flavio.
  • Utilizzando temi varietà, Marziale esplorava argomenti autobiografici, funerari ed erotici, distinguendosi per il realismo e la tecnica espressionistica.
  • Il suo stile epigrammatico è caratterizzato da brevità e vivacità, con un linguaggio colloquiale e l'uso frequente di interrogative dirette e parallelismi.

Indice

  1. Marco Valerio Marziale
  2. La vita
  3. Comico e satirico
  4. Il realismo

Marco Valerio Marziale

La vita

Marco Valerio Marziale nasce a Bilbili, una città in Spagna tra il 38 e il 41 d.C. da una famiglia discretamente benestante. Ricevette una buona educazione retorica. Nel 64 d.C. decide di trasferirsi a Roma contando sull’appoggio della più potente famiglia di origine spagnola a Roma, che includeva tra i suoi membri Seneca e Lucano. Nel 65 d.C. la congiura dei Pisoni ,mandò in rovina tutti gli Annei. Iniziò così la ricerca, per il poeta, di nuovi patroni, nell’umiliante e precaria condizione del cliente.
L’80 d.C. rappresenta per Marziale un momento di svolta: con la pubblicazione del Liber de spectaculis il poeta raggiunge la notorietà e ottiene da Tito dei benefici che verranno accresciuti da Domiziano. Con la progressiva pubblicazione dei libri degli Epigrammi, la condizione economica di Marziale migliora . Il poeta stringe rapporti con i protagonisti del mondo letterario dell’epoca, come Quintiliano, Plinio il Giovane e Giovenale. Dopo la morte di Domiziano, Marziale cerca invano di conquistarsi il favore di Nerva. Stanco della vita di Roma deicide nel 98 d.C. di tornare a Bilbili. Nel 104 d.C. Plinio registra in un’epistola la morte di Marziale.
L’OPERA: L’opera di Marziale è piuttosto ampia :l’edizione moderna comprende 1561 epigrammi per un totale di 10.000 versi. Liber de spectaculis fu pubblicato nel 80 d.C. in occasione dell’inaugurazione dell’anfiteatro Flavio. Il Liber assicurò immediata notorietà al poeta. Comprende una trentina di epigrammi, che colmi di adulazioni verso il princeps, descrivono alcuni giochi: combattimenti di gladiatori, battaglie navali, cacce, quadri mitologici dove il protagonista (un condannato a morte) veniva fatto a pezzi dalle belve.
Scrisse due raccolte legate alle tradizioni di scambiarsi i doni durante la festa dei saturnalia (a Dicembre), che sono :Xenia “doni ospitali”->destinati ad accompagnare questi piccoli regali, e Apophoreta “cose da portar via”-> premi estratti a sorte durante i conviti. Sono un esempio di raffinata poesia d’occasione, caratterizzata dalla brevità. Furono pubblicate intorno all’84 d.C. e costituiscono rispettivamente i libri XIII e XIV della raccolta definitiva come è oggi. Nell’86 d.C. compaiono i primi due libri degli Epigrammi. Dall’87 al 95 d.C. un nuovo libro, nel 95/96 d.C. uscì il X libro che conteneva molti carmi che lodavano il princeps e furono eliminati da Marziale in una successiva pubblicazione dei libri X e XI, destinati a Nerva. Nel 98 d.C. il poeta torna in Spagna e nel 101 pubblica l’ultimo libro degli Epigrammi, il XII. Nei confronti del pubblico Marziale è ben lontano dall’atteggiamento sdegnoso di Giovenale: vuole piacere a molti ,ma soprattutto gli interessano i lettori. Ciò non significa che il suo pubblico sia necessariamente di basso livello, culturale e sociale, anzi tra i suoi testi molti sono raffinati e tra i suoi lettori c’è l’élite del tempo incluso l’imperatore.
I temi: varietà degli argomenti affrontati è molto ampia: ai temi della tradizione epigrammatica greca si aggiungono di argomento autobiografico.

Comico e satirico

Gli epigrammi conviviali e di intrattenimento e quelli dedicatori furono composti per i patroni o ricchi che lo invitavano ai banchetti: raccolti negli Xenia e Apophoreta. Negli epigrammi celebrativi e encomiastici Marziale adula molto Tito (nel Liber de spectaculis) e Domiziano nel libro V e VII. Gli epigrammi di argomento autobiografico (modelli sono Catullo e Orazio lirico)sono costituiti da riflessioni sul valore dell’amicizia, su una sana filosofia di vita, sulla nostalgia per la città natale e sulla bellezza e serenità contrapposta alle umiliazioni della vita del cliente. Epigrammi di argomento funerario: ispirazione spesso sincera e intensa e raggiunge raffinati livelli di pathos.
Nella raccolta è presente anche la tematica erotica: la rappresentazione dell’eros predilige i toni crudi con un realismo insistente. Più complessa è la tematica comico-satirica dove il poeta descrive, con tecnica espressionistica tutti gli aspetti della vita sociale : i lati quotidiani più banali e squallidi dove gli uomini sono mostrati in una grottesca galleria dove tentano di soddisfare i bisogni elementari e perseguire senza scrupoli i vantaggi più tangibili.

Il realismo

Nel gusto di rappresentare in modo realistico e spregiudicato il quotidiano, Marziale non mostra alcun intento morale. Rispetto alla satira (Giovenale) dove predomina l’analisi e la valutazione etica e vengono proposti modelli di comportamento, Marziale rivela un comportamento da osservatore. Il poeta non è coinvolto.
LINGUA E STILE: Caratteristiche comuni agli epigrammi sono la brevità, la vivacità di spirito, la varietà di temi e registri stilistici. La struttura degli epigrammi può essere divisa in due parti: la prima presenta e sviluppa temi, la seconda è costituita dalla clausola epigrammatica, ovvero la battuta sferzante nella chiusura. Proprio dello stile d Marziale è l’uso dell’enumerazione. Il linguaggio è immediato, colloquiale, frequentemente contraddistinto dalla mimesi del parlato, ottenuta rivolgendosi direttamente al lettore o inserendo un terzo interlocutore immaginario. E’ frequente l’uso delle interrogative dirette, di pronomi personali, di parallelismi esemplificativi. In alcuni contesti ricerca una certa eleganza espressiva.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Marco Valerio Marziale e quale fu il suo percorso di vita?
  2. Marco Valerio Marziale era un poeta nato a Bilbili, in Spagna, tra il 38 e il 41 d.C. Si trasferì a Roma nel 64 d.C., cercando il supporto di famiglie influenti. Dopo vari successi letterari, tornò in Spagna nel 98 d.C. e morì nel 104 d.C.

  3. Quali sono le opere principali di Marziale e cosa le caratterizza?
  4. Le opere principali di Marziale includono il "Liber de spectaculis" e gli "Epigrammi". Sono caratterizzate da una varietà di temi, brevità, e uno stile vivace e colloquiale.

  5. Quali temi affronta Marziale nei suoi epigrammi?
  6. Marziale affronta una vasta gamma di temi, tra cui l'amicizia, la filosofia di vita, la nostalgia, l'eros, e la vita sociale, spesso con un tono comico-satirico e realistico.

  7. Come si distingue lo stile di Marziale rispetto ad altri poeti satirici come Giovenale?
  8. A differenza di Giovenale, Marziale non ha un intento morale nei suoi scritti. Si comporta da osservatore, descrivendo la vita quotidiana con realismo e senza coinvolgimento personale.

  9. Quali sono le caratteristiche stilistiche degli epigrammi di Marziale?
  10. Gli epigrammi di Marziale sono caratterizzati da brevità, vivacità, e varietà di temi. Utilizza un linguaggio immediato e colloquiale, spesso rivolgendosi direttamente al lettore e includendo interrogative dirette e parallelismi.

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