Concetti Chiave
- Marco Lucano, nipote di Seneca, è autore del poema epico Bellum Civile, noto anche come Pharsalia, che si contrappone all'Eneide di Virgilio.
- Il poema è composto da 10 libri, anche se si ipotizza che dovessero essere 12, e si ispira a opere storiche precedenti come il Bellum Poenicum di Nevio.
- Lucano presenta Cesare e Pompeo come protagonisti negativi, in contrasto con il personaggio positivo di Enea nell'Eneide.
- Il poema si distingue per il suo pessimismo, l'assenza di interventi divini significativi e l'uso della magia.
- Lucano utilizza la concettosità per esprimere momenti di forte pathos, aggiungendo anche digressioni su argomenti scientifici.
Marco Lucano è nipote di Seneca. Morirà molto giovane poiché, come lo zio, sarà costretto al suicidio.
Ci lascia un'opera, il Bellum Civile noto anche con il titolo di Pharsalia.
I libri sono 10 ma si pensa che dovessero essere 12.
Si tratta di un poema epico di argomento storico che si ispira al Bellum Poenicum di Nevio e agli Annales di Ennio.
L'Anti- Eneide: il Bellum Civile di Lucano si contrappone all'Eneide di Virgilio:
-Pessimismo di Lucano contrapposto all'ottimismo di Virgilio: distruzione di una città, invece che la sua nascita.
-Protagonisti: Enea positivo, Cesare e Pompeo non positivi.
-Nell'Eneide c'è la presenza di divinità, mentre nel Bellum Civile il loro ruolo è limitato.
-In Lucano vi è la presenza della magia.
Personaggi: Cesare è presentato come l'anti - Enea.
È, infatti, descritto come falso mentre Pompeo ha qualche aspetto positivo in più ma viene lo stesso definito "l'ombra di un grande generale".Catone, invece, (che non è protagonista fin da subito) è visto come il campione della legalità ed il saggio stoico per eccellenza.
Altri caratteri del poema: Lucano sintetizza brevemente alcuni tratti della vicenda per lasciare spazio a momenti di forte pathos che vengono espressi tramite la tecnica della concettosità.
Vengono inserite anche alcune digressioni riguardo argomenti scientifici.
Proemio: Innanzi tutto Lucano definisce la guerra come "più che civile" a causa del rapporto di parentela tra Cesare e Pompeo. La distruzione della città non è certo colpa di uno straniero; perciò, Lucano colpevolizza i Romani stessi. Invece che l'elogio alla Musa, come nell'Eneide, Lucano riporta l'elogio a Nerone che per la sua troppa elevatezza viene considerato come una presa in giro.
Ritratto di Cesare e Pompeo - I due protagonisti messi a confronto:
Cesare: paragonato ad un fulmine che distrugge, non si fa scrupolo di uccidere, falso ed iracondo. Più giovane di Pompeo.
Pompeo: grande quercia che prima era forte e adesso vacilla. Più vecchio di Cesare ma avido di potere.
La stabilità della quercia contrapposta alla velocità del fulmine.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale differenza tematica tra il Bellum Civile di Lucano e l'Eneide di Virgilio?
- Come vengono presentati Cesare e Pompeo nel Bellum Civile di Lucano?
- Qual è l'approccio di Lucano nel proemio del Bellum Civile?
Il Bellum Civile di Lucano si contrappone all'Eneide di Virgilio per il suo pessimismo, evidenziando la distruzione di una città piuttosto che la sua nascita, e per la rappresentazione negativa dei protagonisti, Cesare e Pompeo, rispetto al positivo Enea.
Cesare è descritto come un fulmine distruttivo, falso e iracondo, mentre Pompeo è paragonato a una grande quercia che vacilla, più vecchio e avido di potere, ma con qualche aspetto positivo in più rispetto a Cesare.
Nel proemio, Lucano definisce la guerra come "più che civile" a causa del legame di parentela tra Cesare e Pompeo, colpevolizzando i Romani stessi per la distruzione della città e sostituendo l'elogio alla Musa con un elogio a Nerone, considerato una presa in giro.