roberta.catania.58
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Concetti Chiave

  • Velleio Patercolo, con "Historiae Romanae", offre una sintesi della storia romana con l'intento di difendere il principato di Tiberio, adottando uno stile ricercato e complesso.
  • Il primo libro di Patercolo copre eventi dalla caduta di Troia alla distruzione di Cartagine e Corinto, mentre il secondo si concentra maggiormente su Tiberio, esaltandone le virtù.
  • Curzio Rufo, con "Historiae Alexandri Magni", presenta una narrazione romanzata delle imprese di Alessandro Magno, caratterizzata da errori storici compensati da uno stile vivace e drammatico.
  • Valerio Massimo, nel suo "Factorum et dictorum memorabilum", raccoglie episodi storici esemplari per persuadere i lettori, con uno stile retorico e talvolta difficile da decifrare.
  • Ognuno di questi autori adotta un approccio distinto alla storiografia, variando tra la narrazione storica sistematica e l'uso di aneddoti e retorica per trasmettere insegnamenti morali.

Storiografia minore

Velleio Patercolo: “Historiae Romanae ad Marcum Vinicium consulem libri duo”, sintesi della storia romana; esempio evidente del condizionamento che il potere esercitò sulla vita culturale e sulla letteratura. Scopo: difesa dell’istituzione del principato ed esaltazione del principe regnante, Tiberio. Opera di piacevole lettura offerta al nuovo console, Marco Vinicio; perduta la prefazione in cui spiegava il motivo della fretta nella stesura dell’opera e annunciava il progetto irrealizzato di scrivere una storia delle guerre civili;
Contenuto libro I: Ritorno degli eroi greci da Troia - Distruzione Cartagine e Corinto nel 146 a.C., anno in cui “si abbandonò la virtù e ci si precipitò nei vizi”; mutilazione iniziale all’inizio e lacuna centrale.
Contenuto libro II: 146 – anno di pubblicazione; man mano che ci si avvicina all’epoca contemporanea la narrazione è più ordinata e sistematica; poi si sfocia nel panegirico: Tiberio è presentato come colui che ha riportato benessere, sicurezza, pace e ha ripristinato il rispetto e l’amore per le virtù.
Sua storiografia = storiografia antica: Catone: storia fatta dal popolo ≠ Patercolo: storia fatta dalle grandi personalità (infatti riscontriamo notizie biografiche e ritratti dei personaggi).

Mostra simpatia per gli Italici che nella guerra sociale (91-88 a.C.) lottavano per una causa giusta e per gli homines novi come Catone, Mario, Cicerone. = indiretto sostegno alla politica di Tiberio, che voleva rinnovare la classe dirigente dell’aristocrazia senatoria con forze nuove tratte anche da municipi e province, e sottolineatura dei meriti di quei ceti da cui egli stesso proveniva.
Elementi eterogenei: aneddoti, curiosità, notizie sul fiorire delle arti in Grecia e a Roma, usi e costumi con commenti moraleggianti +excursus letterari (in uno di essi considera la ragione per cui nei generi letterari “la perfezione è racchiusa entro limiti di tempo ristrettissimi” ai quali segue il declino; risposta poco originale: è difficile mantenersi a lungo nella perfezione e ciò che non può più progredire regredisce). Stile ricercato e faticoso: espressioni figurate, frasi ad affetto, periodo lunghi, sintassi regolare, lessico alto con vocaboli raffinati e ricercati ma anche arcaismi, è considerato l’anello di congiunzione tra la prosa storiografica di Sallustio e Tacito.

Curzio Rufo: (storiografia romanzata) “Historiae Alexandri Magni”, raccolta in 10 libri delle imprese del re macedone dalla battaglia di Isso alla sua morte (scritta sotto il regno di Caligola, suo adulatore e seguace; duplice riguardo dei Romani verso Alessandro Magno: ammirazione per le sue capacità e biasimo per il suo dispotismo che deturpa le libertà); propensione per il favoloso e la narrazione romanzesca; pregio dell’opera non documentario (errori, sproporzioni, confusione), ma letterario: dilettare il lettore; racconto vivace e vario (discorsi, excursus, difetti di Alessandro); drammatizzazione (“dramma”=azione, in ambito teatrale s’intende una rappresentazione in cui vi è dialogo) della storia; excursus geografici ed etnografici: curiosità per luoghi e paesaggi esotici e per usanze straniere, verso cui mostra sforzo di comprensione o dà un giudizio morale negativo; stile piano, vario e piacevole, alla ricerca dell’effetto e del patetico con uso di antitesi, ellissi, variatio, interrogativi; imitazione di Livio nel lessico e nella sintassi e anche in numerose reminiscenze (mezzo per infondere alla narrazione storica una veste letteraria elaborata e artisticamente pregevole).

Valerio Massimo: (exemplum historicum, sottogenere della storiografia misto tra essa, retorica, biografia, che risulta essere una prosa frammentata diluita in aneddoti, la cui funzione è ad persuadendum, persuadere i lettori) “Factorum et dictorum memorabilum libri novem”, raccolta di comportamenti esemplari positivi e negativi, nonché una rassegna di vizi e virtù attraverso episodi e personaggi storici non priva di insegnamenti morali e riflessioni personali dell’autore. Ogni libro è diviso in exempla domestica (storia romana; visione tradizionalista per la scelta dei valori del mos maiorum), exempla esterna (storia dei popoli stranieri in contatto con Roma; visione nazionalista secondo cui essi confermano la superiorità di Roma); Stile brillante e manierato ma talvolta talmente carico di retorica da rendere incomprensibili alcune espressioni, abbondanti le esclamazioni e i sostantivi usati al posto dei verbi ma scarse le relative.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo scopo principale dell'opera di Velleio Patercolo "Historiae Romanae ad Marcum Vinicium consulem libri duo"?
  2. Lo scopo principale dell'opera è la difesa dell'istituzione del principato e l'esaltazione del principe regnante, Tiberio.

  3. Come si differenzia la storiografia di Velleio Patercolo rispetto a quella di Catone?
  4. Mentre Catone vedeva la storia come fatta dal popolo, Velleio Patercolo la considera fatta dalle grandi personalità, includendo biografie e ritratti dei personaggi.

  5. Quali sono le caratteristiche stilistiche dell'opera di Curzio Rufo "Historiae Alexandri Magni"?
  6. L'opera è caratterizzata da uno stile piano, vario e piacevole, con l'uso di antitesi, ellissi, variatio e interrogativi, e imita Livio nel lessico e nella sintassi.

  7. Qual è la struttura dei libri di Valerio Massimo "Factorum et dictorum memorabilum libri novem"?
  8. Ogni libro è diviso in exempla domestica, che trattano la storia romana, ed exempla esterna, che trattano la storia dei popoli stranieri in contatto con Roma.

  9. Quali elementi eterogenei sono presenti nell'opera di Velleio Patercolo?
  10. L'opera include aneddoti, curiosità, notizie sul fiorire delle arti, usi e costumi con commenti moraleggianti, ed excursus letterari.

Domande e risposte