Concetti Chiave
- Orazio, nato nel 65 a.C. a Venosa, proveniva da una famiglia di umili origini e fu introdotto al circolo letterario di Mecenate, al quale dedicò molte delle sue opere.
- Le "Epodi" di Orazio trattano temi vari come invettive, magia e politica, ispirandosi a modelli greci come Ipponatte e Archiloco, con un uso diversificato dei metri giambici.
- Le "Satire" sono caratterizzate da uno stile vicino alla lingua parlata, con un'alternanza tra comico e serio, riflessioni morali e l'uso di episodi e aneddoti per descrivere la vita quotidiana.
- Le "Odi" di Orazio si ispirano a poeti greci come Saffo e Alceo, trattando temi come l'amore e la politica con uno stile elegante e destinato a un pubblico colto.
- L'"Ars Poetica" di Orazio espone le regole della poetica, sottolineando l'importanza dell'ingenium e dell'ars, e afferma che la poesia deve sia intrattenere che istruire.
Indice
Vita di Orazio
Quinto Orazio Flacco nacque a Venosa, una città al confine tra la Puglia e la Lucania, l’8 dicembre del 65 a.C. Suo padre era un liberto, andato a Roma per lavoro in quanto era un esattore di aste pubbliche, un impiego poco stimato ma redditizio. Orazio proveniva da una famiglia di umili origini, ma nonostante ciò poté studiare in maniera regolare tra Roma e Atene venendo a conoscenza dell’epicureismo. Nel 42 a.C. in occasione della battaglia di Filippi si arruolò nell’esercito di Bruto e Cassio in qualità di tribuno militare. Nel 38 a.C l’amico Virgilio lo presenta a Mecenate il quale fa entrare Orazio nel circolo letterario nove mesi dopo. Non si sposò e non ebbe figli. Mecenate gli donò una villa e un podere in Sabina dove il poeta amava vivere lontano dalla città frenetica. Orazio diventò molto amico di Mecenate al quale dedicò la maggior parte delle sue opere con le quali contribuì alla propaganda augustea. Negli anni dal 41 al 30 a.C. scrisse le Satire e gli Epodi, nel 23 a.C. scrisse le Odi nel 13 a.C ne aggiunse un libro, inoltre dal 23 a.C. al 13 a.C. pubblicò le Epistole. Morì nell’8 a.C. a due mesi di distanza dalla morte di Mecenate.
Epodi - Caratteri
Quest’opera offre un panorama complesso e multiforme che tratta svariati temi sull’invettiva, magici, erotici, politici ed è inoltre anche molto vario sul piano stilistico. Orazio si ispira a modelli greci, Ipponatte e Archiloco, gli autori della poesia giambica, a cui allude in alcuni epodi. Il poeta impiega vari metri giambici ma anche l’epodo, sistema metrico secondo il quale a un verso breve ne segue uno più lungo.
Contenuti
I contenuti degli Epodi:- Epodi 4,6 e 10: appartengono al filone dell’invettiva ma soltanto il decimo è rivolto ad una persona determinata che è Mevio a cui viene augurato di morire in un naufragio.
- Epodo 3: tratta di una giocosa maledizione contro l’aglio a cui si attribuiscono effetti più devastanti di alcuni veleni.
- Epodi 8 e 12: appartengono sempre a filone dell’invettiva ed sono contro una vecchia libidinosa che cerca di sedurre il poeta e sono caratterizzati da una descrizione impietosa della decadenza fisica, dell'osceno e del deforme.
- Epodi 5 e 17: dedicati alla magia argomento trattato con accentuato realismo.
- Epodo 7: dedicato allo scompiglio generato dalla guerra civile, è caratterizzato da un rimprovero verso i concittadini che si combattono tra loro.
- Epodo 16: cerca di convincere alcuni romani a fuggire da Roma ormai in rovina verso le Isole Fortunate dove pensa di trovare ancora l’età dell'oro.
- Epodi 1 e 9: dedicati alla descrizione dei preparativi per la battaglia di Azio, il primo è una dedica a Mecenate al quale assicura amicizia e lealtà. Invece nel nono si prepara a brindare per la vittoria.
- Epodo 14: parla dell’amore che lo domina completamente e gli impedisce di comporre versi ispirandosi ad Anacreonte, poeta greco.
- Epodo 11: tratta altri temi della poesia amorosa come l’avidità della donna e la povertà del poeta.
- Epodo 15: è rivolto ad una donna infedele, i carmi amorosi sono caratterizzati da un pathos leggero e sentimentale molto lontano dall’aggressività dei poeti greci.
- Epodo 2: fondato sull’imprevisto, è un elogio alla vita nei campi in cui Orazio crede ma è pronunciato da un usuraio incapace di rinunciare alla città.
- Epodo 13: il poeta invita degli amici ad un banchetto per poter alleggerire il cuore dagli affanni prima della battaglia di Filippi.
Satire
Sono composte da 2 libri, il primo formato da 10 satire e il secondo da 8.
Poetica
All’interno dell’opera Orazio inserisce una riflessione critica ed elaborata per illustrare le caratteristiche dell’opera sia dal punto di vista del contenuto sia della forma in quanto questo genere non ha corrispondenza nella letteratura greca. Orazio si ispira a Lucilio e lo presenta come colui che ha introdotto la satira nella letteratura latina e si ispira anche alla commedia greca.Dalla commedia greca prende:
- Attaccare all’interno di un componimento in modo diretto e personale gli avversari (comune anche a Lucilio).
- Lo spirito, cioè l’alternanza tra il comico e il serio che caratterizza anche la diàtriba (forma letteraria filosofica caratterizzata dal dialogo utilizzata dai filosofi per attirare le persone verso il loro pensiero).
- L’uso dell’esametro;
- L’impostazione soggettiva che consiste nell’inserire opinioni personali e giudizi parlando in prima persona. Orazio però riconosce la superiorità dei generi sublimi e afferma di non potersi definire poeta. La satira è caratterizzata da uno stile e un linguaggio non elevato e vicino alla lingua parlata. Orazio però a differenza di Lucilio pratica il labor limae, utilizzando un'accurata e raffinata elaborazione stilistica . La produzione delle Satire è riservata a una stretta cerchia di amici intimi.
Caratteri
Orazio inserisce aspetti dell’io interiore come gusti, convinzioni e idee per sviluppare delle considerazioni più ampie e generali. Infatti il poeta utilizza varie persone come esempi concreti per descrivere e porre l’attenzione sui loro comportamenti. Le satire sono caratterizzate dall’utilizzo dello spirito usato per descrivere in modo divertente e arguto la realtà quotidiana nelle sue diverse manifestazioni e dalle riflessioni morali. Ci sono due diversi tipi di satire: le satire narrative e le satire discorsive. Le prime sono caratterizzate dalla presenza di un fatto che viene raccontato in modo brillante per intrattenere chi legge, invece le seconde sono incentrate su un dialogo basato su riflessioni tra il poeta stesso e un interlocutore fittizio che interagisce con osservazioni e obiezioni inoltre si ha l’utilizzo di favole, episodi e aneddoti (ripreso da Lucilio). Le Satire descrivono con ironia comportamenti e costumi della vita quotidiana per ricavarne una morale e riflessioni.
Messaggio
Nelle epistole Orazio esprime la sua adesione all’epicureismo invece nelle satire tratta temi singoli e generali comuni a più correnti filosofiche. I temi principali sono la metriòtes e l’autàrkeia. La metriòtes è la virtù che consiste nel giusto mezzo nell’equilibrio tra gli estremi opposti. L'autàrkeia consiste nel limitare i desideri effimeri e vivere dell'autosufficienza cercando di soddisfare i bisogni naturali con il minimo indispensabile. Orazio crede fermamente in questi due valori e inoltre mira a raggiungere la serenità e l’armonia d’animo che sono l’essenza della felicità. Fa riferimento a tre periodi della sua vita: infanzia e adolescenza (i rapporti con il padre), il periodo al circolo di Mecenate e infine la serena vita in Sabina.
Stile
Le satire sono caratterizzate da un linguaggio non elevato ma allo stesso tempo Orazio rifiuta il sermo vulgaris in questo modo ottenendo uno stile medio curato ed urbano tipico di una conversazione elegante e formale nella quale vale il principio della brevitas che tende ad eliminare il superfluo e il ridondante, assume anche grande importanza la disposizione delle parole e viene introdotta la callida iunctura (accostamento inusuale e originale di due termini).
Odi - Modelli
I principali modelli sono Saffo e Alceo da cui deriva in particolare anche la metrica. Orazio ha come obiettivo quello di tornare all’antico cercando un equilibrio, un’armonia e una compostezza. Orazio conferisce quasi sempre ai suoi componimenti una struttura allocutiva vale a dire che essi sono rivolti a un destinatario che può essere un personaggio reale o fittizio. Nonostante abbia dei modelli a cui si ispira, Orazio compone in maniera libera e personale. Le sue opere sono scritte per un pubblico dotto che conosce perfettamente i brani della tradizione che lui cita.Adotta due tecniche allusive : inserisce spunti tratti da poeti greci come Alceo o Saffo oppure inserisce all’inizio del componimento una citazione che poi svilupperà in modo originale.
Modelli greci (Rapporto di aemulatio, non di imitatio).
- Alceo: desume i temi del convito, dell’amicizia, dell’amore, metafora nave=stato.
- Saffo: desume spunti di tematica amorosa, attenuando però la passionalità.
- Anacreonte: desume il senso della fugacità della giovinezza.
- Pindaro: desume lo stile solenne della poesia civile e l’orgoglio della funzione di poeta.
Contenuti
Ogni componimento narra di un episodio in sé concluso che non si collega agli altri. Le odi parlano anche queste di aneddoti della vita quotidiana ma in maniera fine ed elegante.- Odi gnomiche o riflessive =>parla della precarietà del destino umano a causa dell incombere della morte e descrive il carpe diem invitando l’uomo a godere con saggezza e misura dei piaceri naturali, l’amicizia e il convivio,
- Odi amorose => una dolce descrizione della donna con tono delicato. Orazio vede l’amore come un impulso naturale, un piacere di cui si deve godere in giovinezza e non costituiscono una passione totalizzante e non rischia di diventare furor.
- Odi religiose => poco rilevanti in quanto Orazio essendo epicureo non coltiva sentimenti religiosi (Fonte di Bandusia).
- Odi politiche => parla di Augusto e delle sue vittorie e celebra Roma (Cleopatra). Inoltre si ha un speranza e di pace e un odio verso le guerre.
Epistole
Sono composte da due libri in esametri.
Caratteri
In quanto lettere si ha un rapporto diretto con il destinatario e per questo trattano di argomenti specifici e precisi. Si ha l’utilizzo di favole e aneddoti come nelle satire però non è presente la nota ironica che è sostituita da toni alti e commossi e dalla malinconia. Il linguaggio è più cauto e con meno elementi accentuati o complessi, anche Orazio afferma all’inizio dell’opera di essere invecchiato e non più adatto a scrivere liriche.- Primo libro => 20 componimenti.
- Secondo libro => Epistola ai Pisoni o Ars poetica.
Ars poetica
Orazio si rivolge a Lucio Calpurnio Pisone e ai suoi figli ai quali espone le regole della poetica. Egli tratta prima della poesia dal punto di vista dei contenuti e della forma poi parla del poeta perfetto. Orazio poi enuncia i principi fondamentali che sono l’ingenium e l’ars e inoltre afferma che la poesia deve sia intrattenere sia istruire il lettore.Domande da interrogazione
- Quando e dove è nato Orazio?
- Chi era il padre di Orazio e quale lavoro faceva?
- Quali opere ha scritto Orazio?
- Quali sono i temi principali trattati nelle Epodi di Orazio?
- Quali sono i modelli greci a cui Orazio si ispira per le sue Odi?
Orazio è nato l'8 dicembre del 65 a.C. a Venosa, una città al confine tra la Puglia e la Lucania.
Il padre di Orazio era un liberto che lavorava come esattore di aste pubbliche a Roma.
Orazio ha scritto le Satire, gli Epodi, le Odi e le Epistole.
I temi principali trattati nelle Epodi di Orazio sono l'invettiva, la magia, l'erotismo, la politica e la guerra civile.
I principali modelli greci a cui Orazio si ispira per le sue Odi sono Saffo, Alceo, Anacreonte e Pindaro.