Concetti Chiave
- L'Eneide è un'opera di Virgilio commissionata da Augusto per celebrare la grandezza di Roma e la sua origine divina, basata sulla figura di Enea, figlio di Venere.
- L'opera è divisa in due parti: il viaggio di Enea, ispirato all'Odissea, e la guerra in Italia, dove diventa un guerriero simile agli eroi omerici.
- Enea è ritratto come un fondatore di Roma che, nonostante la sua natura guerriera, è guidato dalla pietas, un valore che combina devozione agli dèi, famiglia e Stato.
- La narrazione inizia con Enea a Cartagine, accolto dalla regina Didone, dove racconta la sua storia, che include la fuga da Troia e la sua missione divina.
- Virgilio non ha completato l'opera come desiderava e, sebbene volesse distruggerla, Augusto impedì la sua distruzione, preservandola per la posterità.
Eneide
L'Eneide è l’ultima opera di Virgilio, personaggio importante all’interno del circolo di Mecenate. Augusto gliela commissiona per celebrare la grandezza di Roma e della sua stirpe a cui attribuisce origini divine (Enea è figlio di Venere). L' Eneide è divisa in 12 libri e l’opera è divisibile in 2 parti nette: la prima è il viaggio, la seconda la guerra. Nella prima parte racconta il viaggio di Enea (si ispira all’ Odissea). Arrivato in Italia alcuni popoli si alleano e altri si difendono perché da profugo è diventato invasore e conquistatore: questa parte viene attenuata perché Enea non può essere visto dagli occhi dei Romani come invasore ma come uno che sta compiendo una missione affidata dagli dèi di fondare la città, quindi la sua guerra è giustificata. Nella prima parte Enea è pacifico, non combatte se non costretto, mentre nella seconda diventa un guerriero e assomiglia agli eroi omerici. Però soltanto nell’ultimo episodio, quando Enea compie un duello contro il capo dei Rutuli Turno, è un guerriero che vuole vincere e non ha pietà dell’avversario come Achille. Enea è arrabbiato soprattutto perché Turno combatte con lui e nella sua armatura ha un trofeo, una cintura di un amico di Enea che ha ucciso e quando Enea la vede si trasforma e diventa un vendicatore come Achille che vuole vendicare Patroclo. Enea è il fondatore di Roma ma serve per celebrare Augusto perché come lui vuole la pace e ritiene la guerra una necessità, enea è un uomo che vede la guerra come una necessità e soltanto nell’ultimo episodio è accecato dalla vendetta. Ma nel resto è un uomo pio, la sua pietas è il valore più importante, è un capo giusto e una guida morale, la Pietas è devozione agli dèi ai valori della famiglia (attenzione per padre e figlio) e a quelli dello Stato : quando viene mostrato come un uomo che si carica il vecchio padre sulle spalle vuole mostralo come uomo che dà importanza alla famiglia e al suo popolo. La pietas è un’importante valore del cristianesimo (per questo Dante sceglie Virgilio come guida).
L’Eneide inizia in mezzo ai fatti (come l’Odissea) in mezzo ai fatti: incontriamo Enea nel momento in cui una tempesta lo fa approdare sulle coste di Cartagine, quindi non parte da quando Enea abbandona Troia. A Cartagine la regina Didone sta costruendo la città (anche lei era profuga); in virtù del principio di ospitalità viene accolto dalla regina e qui racconta la sua storia. Dopo la storia viene raccontata in contemporanea non come flashback. Enea viaggia insieme al figlio Ascanio. Enea vede che la regina sta costruendo la sua città, che è ciò che a lui manca(malinconia). Al banchetto Enea racconta la storia: la notte della caduta di Troia Ettore gli appare in sogno e gli dice di portare in salvo i penati e di fuggire da Troia (sogno rivelatore, svela la missione di Enea voluta dal fato). Enea si sveglia per il frastuono, la città brucia, cerca di fuggire col padre, penati, figli e moglie (la perde di vista e torna a cercarla ma vede la sua ombra; ella lo incita a seguire il suo destino). La storia della fondazione di Roma di Romolo e Remo appartiene all’ ottavo secolo a.C. mentre il mito di Enea appartiene ai secoli precedenti nel 13 secolo a.C. e dalla sua stirpe avranno origine Romolo e Remo quindi i due miti si uniscono. Enea è figlio di Anchise, un uomo, e di una dea, Venere.
Rea Silvia secondo la leggenda ha avuto i gemelli da Marte. Quindi Roma è nata dall’unione di due divinità: Venere e Marte, amore e guerra. Non c’è una vera e propria conclusione dopo il duello con Turno. Nell’ultimo anno della sua vita Virgilio volle vedere i luoghi delle sue ambientazioni in Grecia. Lì si ammalò e chiese che la sua opera fosse distrutta ma fu Augusto secondo la leggenda che ne impedì la distruzione. Probabilmente non voleva pubblicarla perché voleva ampliarla e perfezionarla in alcuni punti.
Domande da interrogazione
- Chi è l'autore dell'Eneide?
- Di cosa parla la prima parte dell'Eneide?
- Qual è il valore più importante per Enea?
- Chi accoglie Enea a Cartagine?
- Perché Virgilio non voleva pubblicare l'Eneide?
L'autore dell'Eneide è Virgilio.
La prima parte dell'Eneide parla del viaggio di Enea.
Il valore più importante per Enea è la pietas, che comprende la devozione agli dei, ai valori della famiglia e dello stato.
Enea viene accolto a Cartagine dalla regina Didone.
Virgilio non voleva pubblicare l'Eneide perché voleva ampliarla e perfezionarla in alcuni punti.