Concetti Chiave
- Orazio nasce a Venosa nel 65 a.C., completa la sua formazione a Roma e Atene, e diventa parte del circolo di Mecenate grazie all'amicizia con Virgilio.
- Le opere principali di Orazio includono le Satire, le Odi, le Epistole e il Carmen saeculare, che lo consacrano al regime augusteo.
- Il pensiero di Orazio è influenzato da epicureismo, diatriba, Aristippo, e stoicismo, con un forte amore per la campagna e l'indipendenza interiore.
- Ovidio nasce a Sulmona nel 43 a.C., si dedica alla scrittura dopo una breve carriera politica, e viene esiliato da Augusto, morendo a Tomi nel 17 d.C.
- Le opere di Ovidio si dividono in tre gruppi: opere erotico-didascaliche, grandi poemi come le Metamorfosi, e opere dell'esilio come Tristia ed Epistolae ex Ponto.
Vita
Nasce nel 65 a.C. a Venosa, figlio di un liberto che si trasferisce a Roma per svolgere l'attività di esattore delle aste pubbliche. A Roma Orazio completa gli studi presso i maestri più in voga. Successivamente, intorno ai venti anni si reca ad Atene dove perfeziona la sua formazione. Si lega alla causa di Bruto e Cassio e partecipa alla battaglia di Filippi finita con la sconfitta dei repubblicani. Torna in Italia dove trova confiscato il suo podere di Venosa.
Le prime prove poetiche di Orazio lo porteranno a stringere amicizia con Virgilio che lo presenterà a Mecenate nel 38 a.C.. Poco più tardi, Orazio entrerà a far parte del suo circolo letterario. Fra Mecenate e Orazio nasce un'amicizia sincera e profonda, favorita dalla comune fede epicurea e dalle affinità di carattere. Tuttavia, Orazio non rinuncia alla propria libertà. Egli preferisce la campagna alla città e Mecenate, consapevole di ciò, gli fa dono di una villa in Sabina. Trasferitosi in campagna Orazio rifiuta anche l'offerta da parte di Augusto di diventare il suo segretario privato. Muore l'8 a.C., due mesi dopo Mecenate.
Opere
- 35 a.C. I libro delle Satire
- 30 a.C. II libro delle Satire e 17 epodi
- 30 - 23 a.C. primi 3 libri delle Odi
- 23 - 20 a.C. libro I delle Epistole
- 17 a.C. Carmen saeculare che consacra il poeta al regime augusteo.
Il pensiero e la morale
Orazio non aderisce ad un'unica corrente filosofica ma attinge principalmente a quattro importanti filoni:
-Epicureismo dal quale riprende l'imperturbabilità, l'idea del potere stabile, la concezione degli dei come soggetti che ignorano l'uomo e vivono negli intermundia, il culto per l'amicizia, l'amore per la campagna e le cose semplici.
-La diatriba, un movimento di opinione divulgato dai predicatori cinici che disprezzano le convenzioni sociali ed i condizionamenti della civiltà cercando di vivere secondo natura, da cui Orazio mutua due principi primi della sua morale, ovvero, l'indipendenza interiore e la concezione del "giusto mezzo".
-Aristippo, che identificava il bene con il piacere, sottolineando ancora di più l'indipendenza del soggetto.
-Lo stoicismo, dal quale riprende l'imperturbabilità, la virtù e la coerenza.
Vita
Nasce a Sulmona in Abruzzo nel 43 a.C.. Non vive in prima persona le guerre civili. Frequenta la scuola di retorica a Roma e inizia la sua produzione letteraria con l'opera elegiaca Amores. Frequenta il circolo letterario di Messalla. Dopo una fugace esperienza politica si dedica solamente alla scrittura, conquistando un'ampia fama attraverso la composizione di elegie ed opere erotico - didascaliche. Scrive anche un poema mitologico e un'opera celebrativa dei miti e dei riti romani. Ma viene condannato da Augusto all'esilio per un intrigo di corte con la nipote. Muore a Tomi nel 17 d.C..
Opere
Si dividono in tre gruppi ognuno dei quali si ricollega ad un periodo della sua vita.
I° Gruppo
Opere erotico - didascaliche sono scritte in distici elegiaci:
- Amores
- Ars amatoria: opera divisa in tre libri che ha per argomento la seduzione e la conquista.
- Remedia amoris: come liberarsi di un amore.
- Medicamina faciei: consigli sull'uso dei cosmetici.
- Heroides: elegia che assume le caratteristiche di una lettera in cui le mittenti sono eroine del mito. Il lamento amoroso si collega alla mitologia greca.
II° Gruppo
I grandi poemi:
- Metamorfosi: poema continuo in quindici libri che racconta 250 vicende di trasformazioni. Il metro adoperato è l'esametro.
- Fasti: opera celebrativa in cui il poeta compie un'operazione di ricerca antiquaria ed eziologica sui giorni fasti e nefasti del calendario romano. L'opera, che è in distici elegiaci, rompe con la tradizione in quanto tende a non rispecchiare il programma augusteo.
III° Gruppo
Le opere dell'esilio:
- Tristia in cinque libri
- Epistolae ex Ponto in quattro libri
Entrambi scritti in distici elegiaci, sono volti ad ottenere il richiamo in patria con lamenti e suppliche.
Annotazioni
Stile
Per Ovidio la poesia deve ispirarsi ai modelli classici, facendoli rivivere in nuove forme. Egli realizza, a tal scopo, un verso perfetto e seducente da cui traspare un'accurata ricerca di effetti, ottenuti tramite il frequente ricorso ad antitesi, amplificazioni, esempi e parallelismi. Ovidio rappresenta un'arte barocca profondamente decadente che tende oltre il limite del reale.
Pigmalione
Si tratta di un poema molto interessante che sviluppa un tema particolarmente caro ad Ovidio, ovvero, il rapporto tra l'arte e l'artista. Il poeta innova il mito originario di un re di Cipro e aggiunge alla vicenda un antefatto: Pigmalione è un artista misogino perché sdegnato dalla immoralità della donna; essendo un artista si scolpisce la donna ideale nell' avorio. Alla fine, l'artista s'innamora dell'opera d'arte e tratta la statua come un essere vivo. Dunque, interviene Venere che concede alla statua di prendere vita.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e personale della vita di Orazio?
- Quali sono le principali opere di Orazio e in che periodo furono scritte?
- Quali correnti filosofiche influenzarono il pensiero di Orazio?
- Qual è il percorso di vita e le opere principali di Ovidio?
- Come si caratterizza lo stile poetico di Ovidio?
Orazio nacque nel 65 a.C. a Venosa, figlio di un liberto. Studiò a Roma e Atene, partecipò alla battaglia di Filippi e, dopo la confisca del suo podere, si legò a Mecenate, rifiutando però di diventare segretario di Augusto.
Le opere principali di Orazio includono il I e II libro delle Satire, i 17 epodi, i primi 3 libri delle Odi, il libro I delle Epistole e il Carmen saeculare, scritte tra il 35 a.C. e il 17 a.C.
Orazio fu influenzato dall'epicureismo, dalla diatriba cinica, dalle idee di Aristippo e dallo stoicismo, integrando concetti come l'imperturbabilità, l'indipendenza interiore e il "giusto mezzo".
Ovidio nacque nel 43 a.C. a Sulmona, frequentò la scuola di retorica a Roma e scrisse opere come Amores, Ars amatoria, Metamorfosi e Fasti. Fu esiliato da Augusto e morì a Tomi nel 17 d.C.
Lo stile di Ovidio si ispira ai modelli classici, creando versi perfetti e seducenti con antitesi, amplificazioni e parallelismi, rappresentando un'arte barocca e decadente che supera i limiti del reale.