Concetti Chiave
- La satira è un genere letterario latino unico, senza modelli greci, caratterizzato da diverse tecniche come ironia ed esagerazione per la critica sociale.
- Lucilio è considerato il primo autore di satira, seguito da Orazio, noto per il suo approccio meno severo e più umoristico rispetto agli autori successivi come Persio e Giovenale.
- La satira funge da strumento sociale per esporre e ridicolizzare i difetti delle figure di potere, obbligando alla riflessione e al possibile cambiamento.
- La satira di Orazio si distingue per il suo umorismo lieve e intelligente, volto a criticare vizi sociali con toni amichevoli piuttosto che aggressivi.
- L'uso della satira è diffuso in molte forme artistiche moderne, dai meme su Internet alla letteratura e ai media visivi, continuando a svolgere un ruolo critico nella società.
In questo appunto viene descritto il genere letterario della satira. Di seguito viene riportata cos’è la satira, le origini, quali sono le funzioni e i massimi esponenti del passato di questo genere letterario.
Cos’è la Satira
La satira è uno dei pochi generi letterari totalmente in latino in quanto non ci sono modelli nel mondo greco.Satira deriva da “Satura Lanx”, nome di un piatto, una specie di insalata mista e questo ci dice che in questo genere letterario ci sono tanti argomenti.
È un genere delle arti visive, letterarie e dello spettacolo, di solito sotto forma di finzione in cui i vizi, le follie, gli abusi e le carenze sono messi in ridicolo, spesso con l'intento di vergognare o esporre i difetti percepiti. Nonostante la satira sia solitamente pensata per essere umoristica, il suo scopo principale è spesso una critica sociale costruttiva, usando l'arguzia per richiamare l'attenzione su questioni di forte importanza sociale. Una caratteristica della satira è la l’elevata ironia ma si ritrova anche l’esagerazione, la giustapposizione, il confronto, l'analogia utilizzati spesso nel discorso e nella scrittura satirica. La risata non è una componente essenziale della satira: in effetti ci sono tipi di satira che non intendono essere affatto "divertenti".
Oggi la satira si trova in molte forme artistiche di espressione, inclusi meme di Internet, letteratura, opere teatrali, commenti, musica, spettacoli cinematografici e televisivi e tanto altro.
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Satira e massimi autori
Il primo autore di satira di cui si ha notizia è Lucilio, di cui è stato rinvenuto solo un frammento. Lucilioè un autore dell’età arcaica e l’argomento delle sue satire è vario. Descrive un concilio degli Dei, un viaggio che ha fatto lui, in più c’è l’invettiva “Ad personam”, ossia un’invettiva personale, nei confronti di una persona specifica.
Della satira arcaica non si sa moltissimo. Non abbiamo evidenze fino ad Orazio (contemporaneo di Virgilio) che scrive i “Sermones” (siamo del I secolo a.C.). La satira di Orazio è meno aspra (quando fa la satira dei costumi del suo tempo, lo fa in modo sorridente), non è una satira “Ad personam” (si citano personaggi indefiniti), ma è una satira di carattere: quando una persona viene citata non viene altolocata, lo scopo di Orazio è che tutti abbiamo dei difetti. Emerge quindi l’ideale di “Aurea mediocritas”, cioè evitare gli eccessi, non giudicare gli altri in maniera troppo severa.
Non c’è più la libertà repubblicana dell’epoca di Virgilio. Nell’età imperiale come autori di satire ci sono Persio e Giovenale. La loro satira non è “Ad personam” (non ci si permette di criticare la figura dell’imperatore o di un potente). A differenza della satira di Orazio, quella di età imperiale è molto violenta, infatti c’è la denuncia, nella maniera più cruda possibile, dei costumi dell’epoca e della morale dell’epoca: questi autori di satira sono dei censori.
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Funzioni della satira
La satira e l'ironia in alcuni casi sono state considerate la fonte più efficace per comprendere una società, la più antica forma di studio sociale. Alcuni autori hanno considerato la satira superiore alle discipline non comiche e non artistiche come la storia o l'antropologia. In un importante esempio dell'antica Grecia, il filosofo Platone, quando gli fu chiesto da un amico un libro per comprendere la società ateniese, lo riferì ai drammi di Aristofane. Anticamente, la satira ha soddisfatto il bisogno popolare di sfatare e ridicolizzare le figure di spicco della politica, dell'economia, della religione e di altri importanti ambiti di potere. La satira si confronta con il discorso pubblico e l'immaginario collettivo, fungendo da contrappeso dell'opinione pubblica al potere (sia esso politico, economico, religioso, simbolico o altro), sfidando leader e autorità. Ad esempio, costringe le amministrazioni a chiarire, modificare o stabilire le loro politiche. Il lavoro di Satira è esporre problemi e contraddizioni, e non è obbligata a risolverli. Per la sua natura e il suo ruolo sociale, la satira è stata utilizzata in molte società come strumento per deridere individui e istituzioni di spicco.
Satira di Orazio
La satira di Quinto Orazio Flacco, critica in maniera scherzosa alcuni vizi sociali attraverso un umorismo gentile, mite e leggero. Orazio scrisse delle satire per mettere in ridico in maniera delicata le opinioni dominanti e le credenze filosofiche dell'antica Roma e della Grecia. Anziché scrivere utilizzando toni aspri o querelanti, ha affrontato i problemi sociali con umorismo e beffa intelligente. La satira di Orazio segue questo stesso modello di ridicolizzare le assurdità e le follie dell’uomo. L’autore sa dosare nella maniera giusta l'arguzia, l'esagerazione e l'umorismo autoironico verso ciò che identifica come follia, piuttosto che come malvagità. Il tono comprensivo della satira di Orazio è comune nella società moderna. Lo scopo della sua satira è curare la situazione con i sorrisi, anziché con la rabbia. La satira di Orazio è un gentile promemoria per prendere la vita meno sul serio ed evoca un sorriso ironico.
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Domande da interrogazione
- Cos'è la satira e quali sono le sue caratteristiche principali?
- Chi sono i principali autori di satira del passato?
- Quali sono le funzioni della satira nella società?
- Come si distingue la satira di Orazio?
- In che modo la satira è considerata una forma di studio sociale?
La satira è un genere letterario di origine latina, privo di modelli greci, che utilizza l'ironia, l'esagerazione e l'analogia per ridicolizzare vizi e difetti sociali, spesso con l'intento di promuovere una critica sociale costruttiva.
I principali autori di satira includono Lucilio, Orazio, Persio e Giovenale. Orazio è noto per una satira meno aspra e più sorridente, mentre Persio e Giovenale sono noti per una satira più violenta e critica.
La satira serve a sfidare e ridicolizzare figure di potere politico, economico e religioso, fungendo da contrappeso all'opinione pubblica e costringendo le autorità a chiarire o modificare le loro politiche.
La satira di Orazio è caratterizzata da un umorismo gentile e mite, che critica i vizi sociali con intelligenza e ironia, promuovendo un approccio meno serio alla vita e suscitando sorrisi piuttosto che rabbia.
La satira è vista come una forma di studio sociale perché offre una prospettiva critica e ironica sulla società, spesso considerata più efficace di discipline non comiche come la storia o l'antropologia.