Concetti Chiave
- Plauto, nato a Sàrsina intorno al 255-250 a.C., fu un prolifico autore di commedie, con 130 opere legate al suo nome nel II secolo.
- Le commedie di Plauto si concentrano su trame prevedibili con schemi ricorrenti, come la "commedia del servo" e la "commedia del riconoscimento".
- I personaggi tipici delle sue opere includono il servo astuto, il giovane innamorato, il vecchio antagonista, il lenone, la fanciulla amata, il soldato fanfarone e il parassita.
- Plauto rielabora commedie greche adattandole ai gusti romani tramite la "contaminatio", mescolando elementi greci e italici.
- Le sue opere utilizzano una lingua latina vivace e pittoresca, arricchita da numerosi neologismi, mantenendo però elementi ellenici come nomi e ambientazioni.
Tito Maccio Plauto
Plauto non era di origine romana. Varie fonti dicono che egli sia nato a Sàrsina, cittadina umbra, intorno al 255-250 a.C. Morì nel 184.
Plauto fu autore di grande prolificità, già in vita di enorme successo, divenendo
ben presto oggetto di imitazione e di plagio. Sembra infatti che fossero diffuse nel II secolo centotrenta commedie legate al suo nome.
Verso la fine dell'età Repubblicana Marco Ternezio Varrone raccolse ventuno commedie di Plauto, in una raccolta chiamata Vidularia.
Le venti commedie pervenutaci integre costituiscono un complesso di 21.000 versi; la più breve il Curculio, con 729 versi. Le trame sono prevedibili e i personaggi incarnano dei >. Plauto non si pone interrogativi problematici sul carattere dei suoi personaggi , nè ha particolare interesse per l'etica e la psicologia, ma tende ad usare dei prologhi espositivi che forniscono informazioni essenziali allo sviluppo delle trame. I personaggi in azione si possono ridurre a un numero limitato di >, che riservano in genere poche sorprese: il servo astuto, il vecchio, il giovane innamorato, il lenone, il parassito, il soldato fanfarone.
Gli intrecci plautini si possono ridurre tutti a un medesimo schema: le lotte fra due antagonisti per il possesso di un bene, generalmente una donna o una somma di denaro necessaria per accaparrarla; più raramente, dei soldi o nient'altro. La lotta si decide con il successo di una parte o il danneggiamento di un'altra.
La forma di gran lunga preferita è quella definita >: l'azione di conquista del bene messo in gioco è delegato dal giovane a un servo ingegnoso; successivamente i servi crescono di statura intellettuale e di libertà, creando inganni e persino teorizzandoli.
Accanto la >, è la >: commedie che ruotano tutte su un riconoscimento, un'identità prima nascosta, o mentita, o casualmente perduta, e poi, fortunatamente rivelata a tutti. Queste commedie possono passare per una lunga serie di errori o confusioni di persona;oppure il problema dell'identità salta fuori nel finale.
Ricapitolando:
Commedia del servo: il servo tesse inganni per far sì che il suo giovane padrone ottenga il bene a cui aspira;
Commedia del riconoscimento: l'identità di un personaggio, prima ignota, si rivela alla fine della commedia;
Il giovane innamorato: aspira a conquistare l'amore di una fanciulla e viene aiutato dal servo astuto;
Il servo astuto: il vero motore dell'azione scenica;
Il vecchio: in genere l'antagonista del giovane innamorato, in genere il padre del giovane o della sua amata;
Il lenone: altro antagonista del giovane,se innamorato di una cortigiana;
La fanciulla amata: può essere una cortigiana o di nobili origini;
Il soldato fanfarone: si vanta di imprese mai compiute o molto ingigantite;
Il parassita: avido, scroccone, adulatore, compiace il suo superiore sottoponendosi ad angherie per ottenere denaro.
Le commedie di Plauto sono delle rielaborazioni in latino di commedie greche. Tuttavia, questi testi plautini non seguono molto l'originale perchè Plauto da una parte adatta il procedimento della contaminatio, per il quale mascola insieme due o più canovacci greci, dall'altra aggiunge alle matrici elleniche cospicui tratti riconducibili a forme teatrali italiche. Plauto tuttavia continua a mantenere nella sua commedia elementi ellenici quali i luoghi e i nomi dei personaggi. Si può affermare che Plauto prende molto dai modelli greci ma grazie ai cambiamenti e alle aggiunge il suo lavoro non risulta nè una traduzione nè un'interazione pedissequa. A questo contribuisce anche l'adorazione di una lingua latina molto vivace e pittoresca, in cui fanno spesso mostra di sè numerosissimi neologismi
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine di Tito Maccio Plauto e quando è vissuto?
- Quante commedie di Plauto sono giunte fino a noi e qual è la loro struttura tipica?
- Quali sono i due principali tipi di commedia plautina?
- Come Plauto ha adattato le commedie greche al contesto latino?
- Quali sono i personaggi tipici delle commedie di Plauto?
Plauto non era di origine romana; è nato a Sàrsina, una cittadina umbra, intorno al 255-250 a.C. ed è morto nel 184 a.C.
Sono giunte fino a noi venti commedie integre di Plauto, che costituiscono un complesso di 21.000 versi. Le trame sono prevedibili e i personaggi incarnano archetipi come il servo astuto e il giovane innamorato.
I due principali tipi di commedia plautina sono la "commedia del servo", dove il servo ingegnoso aiuta il giovane padrone, e la "commedia del riconoscimento", che ruota attorno alla rivelazione di un'identità nascosta.
Plauto ha rielaborato le commedie greche in latino, utilizzando la contaminatio per mescolare canovacci greci e aggiungendo elementi italici, mantenendo però luoghi e nomi ellenici.
I personaggi tipici includono il servo astuto, il giovane innamorato, il vecchio antagonista, il lenone, la fanciulla amata, il soldato fanfarone e il parassita.