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Concetti Chiave

  • Cecilio Stazio, autore latino, attenuava il contrasto tra Plauto e Terenzio, riflettendo l'evoluzione della mentalità pubblica tra le guerre puniche e le conquiste orientali.
  • Gallo di Milano, fu fatto schiavo e poi affrancato a Roma, diventando amico di Ennio e legato all'attore Ambivio Turione.
  • Stazio imitava le opere di Menandro, anticipando Terenzio ma mantenendo un "movimento" simile a Plauto, con una ricchezza di metri e gusto per il farsesco.
  • Considerato in seguito uno scrittore mediocre, si credeva che avesse introdotto profondità nelle sue commedie, simile a Terenzio.
  • Le sue opere, di ambientazione greca, erano principalmente palliate; tra le più conosciute: Plocium, Meretrix, Portitor, Pugil, Epistula, Exul, e Fallacia.
In questo appunto di letteratura latina viene descritta la biografia dettagliata e le opere principali dell'autore latinoCecilio Stazio. In maniera sintetica vengono descritte le sue opere principali. Tra le sue opere ricordiamo le seguenti: Plocium ("La collana", la più conosciuta), Meretrix ("La cortigiana"), Portitor ("Il doganiere"), Pugil ("Il pugile"), Epistula ("La lettera"), Exul ("L'esule"), Fallacia ("L'inganno") e tante altre.

Vita, opere e considerazioni

L'opera di Cecilio Stazio attenuava, agli occhi degli antichi, il contrasto tra Plauto e Terenzio, così netto e istruttivo ai nostri occhi, poiché ci rivela l'evoluzione della mentalità pubblica tra gli anni della II guerra punica e quelli delle conquiste orientali. Gallo di Milano, fatto schiavo dopo la sconfitta di Clastidium (222 a.C.), era stato allevato a Roma, poi affrancato. Divenne amico di Ennio, e fu legato all'attore Ambivio Turione, il più famoso del suo tempo.

Di gusti più letterari di Plauto, Cecilio Stazio imitava di preferenza le opere di Menandro, il più conforme ai canoni classici fra i poeti della "commedia nuova". Sotto questo riguardo, anticipava Terenzio, pur conservando alle proprie commedie un "movimento" paragonabile a quello del Sarsinate (grande ricchezza di metri, "vis comica", gusto per il farsesco).

Cecilio Stazio - Riassunto articolo

Giudicato in seguito scrittore piuttosto mediocre, si pensava che avesse introdotto della profondità ("gravitas") nelle sue commedie: ancora e appunto come Terenzio, egli farebbe "riflettere".

Delle sue opere, di contenuto perlopiù popolaresco, non conosciamo che alcuni titoli (spesso traslitterazioni degli omonimi modelli greci), 40 per l’esattezza (in parte greci, in parte latini), tutti di palliate (cioè, d'ambientazione greca): Plocium ("La collana", la più conosciuta), Meretrix ("La cortigiana"), Portitor ("Il doganiere"), Pugil ("Il pugile"), Epistula ("La lettera"), Exul ("L'esule"), Fallacia ("L'inganno"), eccetera. Cecilio Stazio - Riassunto articoloDi tutte queste, ci rimangono poco più di 300 versi.

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