Concetti Chiave
- Cecilio Stazio si affermò come commediografo tra la morte di Plauto e l'inizio dell'attività di Terenzio, superando le difficoltà iniziali grazie al sostegno di Lucio Ambivio Turione.
- Originario dell'Italia settentrionale, forse di Mediolanum, Cecilio fu schiavo o prigioniero di guerra e successivamente liberato, assumendo il nome del suo liberatore.
- La produzione letteraria di Cecilio include quarantuno titoli di commedie, di cui solo frammenti sono giunti fino a noi, evidenziando una maggiore familiarità con il greco rispetto ai tempi di Plauto.
- I frammenti più rilevanti di Cecilio sono due passi del "Plocium", che mostrano la libertà creativa rispetto al modello menandreo e l'abilità nel potenziare la comicità del testo.
- Un esempio di comicità ceciliana è una battuta del "Plocium" dove un amico interpreta in modo umoristico i baci indesiderati di una moglie al marito, ricordando lo stile di Plauto.
Cecilio Stazio
Tra la morte di Plauto (184 a.C) e l’inizio dell’attività di Terenzio (166°.C.) si affermò un commediografo di nome Cecilio Stazio, il quale, dopo le difficoltà iniziali dovute soprattutto alla concorrenza delle commedie plaudine che continuavano a essere messe in scena con grande successo dopo la morte dell’autore, ottenne i favori del pubblico grazie al sostegno di un valente capocomico, Lucio Ambivio Turione.
Cecilio Stazio, originario dell’Italia settentrionale (forse di Mediolanum, odierna Milano, capoluogo dei Galli Insubri), fu schiavo o prigioniero di guerra e venne liberato da un Cecilio di cui assunse il nome. Non sappiamo quando nacque, ma morì nel 68 a.c, un anno dopo la morte dell'amico Ennio.
Della sua produzione letteraria si conoscono, oltre a quarantuno titoli di commedie, solo frammentati, quasi tutti costituiti da uno o due versi. I titoli sono in parte latini in parte traslitterazioni in latino e greco dei modelli (per esempio Plocium, “La collana”). Quest’uso di trasliterrazione in latino i titoli originali sarà poi tipico di Terenzio e dimostra la maggior familiarità con il greco acquisita dal pubblico romano, rispetto ai tempi di Plauto ( i cui titoli, salvo che siano costituiti da nomi propri, sono tutti latini).
I frammenti ceciliani più noti e più importanti sono due passi del Plocium, citati da Aulo Gallio (II sec. d.C.) che li mette espressamente a confronto con i corrispondenti passi del modello menandreo. Dal confronto con Menandro emerge la grande libertà con cui Cecilio si è mosso rispetto al modello, apportando al testo notevoli modifiche per potenziarne la comicità.
In particolare nel secondo frammento Cecilio introduce una battuta che ricorda la comicità di Plauto: un marito racconta ad un amico che, ogni volta che ritorna a casa, la moglie, a digiuno e dunque con l’alito cattivo, lo bacia (cosa che egli non gradisce affatto). E l’amico commenta:
"Non sbaglia a baciarti:
vuole che tu vomiti quello che hai bevuto fuori casa".
Domande da interrogazione
- Chi era Cecilio Stazio e quale fu il suo contributo alla commedia romana?
- Quali sono le caratteristiche principali delle opere di Cecilio Stazio?
- Come Cecilio Stazio si differenziava dai suoi predecessori come Plauto?
Cecilio Stazio fu un commediografo che si affermò tra la morte di Plauto e l'inizio dell'attività di Terenzio. Nonostante le difficoltà iniziali, ottenne il favore del pubblico grazie al sostegno di Lucio Ambivio Turione. È noto per i suoi frammenti di commedie che mostrano una grande libertà rispetto ai modelli greci, come dimostrato nel confronto con Menandro.
Le opere di Cecilio Stazio sono conosciute principalmente attraverso frammenti e titoli, alcuni dei quali sono traslitterazioni in latino e greco. I suoi lavori mostrano una maggiore familiarità con il greco rispetto ai tempi di Plauto e sono noti per le modifiche apportate per potenziare la comicità, come evidenziato nei frammenti del Plocium.
Cecilio Stazio si differenziava da Plauto per la sua maggiore libertà nell'adattare i modelli greci, apportando modifiche significative per aumentare la comicità. Un esempio è il frammento del Plocium, dove introduce una battuta che ricorda la comicità di Plauto, ma con un tocco personale che evidenzia la sua originalità.