nicofontana
Sapiens Sapiens
8 min. di lettura
Vota 4 / 5

SOFOCLE
VITA
Sofocle nasce a Colono intorno al 497 a.C. e fu spettatore dello splendore di Atene nell’età periclea, ma anche del lento e inesorabile declino della polis nella guerra del Peloponneso. Le tragedie pervenute riflettono i temi sofistici del rapporto tra individuo e società, tra natura e cultura, tra morale personale e leggi della polis.

PRODUZIONE
I grammatici alessandrini conoscono 130 drammi. A noi sono giunte 7 tragedie e un dramma satiresco.
• Aiace
• Elettra
• Filottete
• Trachinie
• Saga tebana: Antigone, Edipo Re, Edipo a Colono

INNOVAZIONI:
a. CORO: da 12 a 15: diviso in 2 semicori da 7 membri, guidati da un CORIFEO, staccato dal coro per interagire con gli altri personaggi.
b. Introduzione del terzo attore: TRITERAGONISTA
c. Composizione di drammi indipendenti, non più trilogie
d. Il titolo delle tragedie prende il nome dal personaggio principale, non più dal coro come in Eschilo
e. Impiego SCENOGRAFIA

TEMI:
• RELIGIOSITA’: Gli dei sono responsabili del male di esistere: non si tratta di una denuncia della prevaricazione divina ma il sentimento religioso è l’accettazione suprema del mistero dell’essere.
• GRANDEZZA E VULNERABILITA’ DELL’UOMO
• MISTERIOSA CONDANNA:
1) MENOMAZIONI: mentale (Aiace) o fisica (Filottete)
2) ORRORE, SCENE DI SANGUE
3) DOLORE DEL CORPO E DELL’ANIMA
4) INSONDABILITA’ DELLA MORTE
• IRONIA: non è un gioco intellettualistico, ma profonda visione dell’irrazionalità del reale

L’EROE SOFOCLEO:
1) È colpito da un’atroce sciagura
2) Solo
3) Diverso dagli altri (Antigone)
4) Imponente e inflessibile: fedele alla propria natura

ELETTRA
TRAMA: Oreste torna a Micene per vendicare la morte del padre. Elettra attendeva da tempo il suo ritorno, con la sorella Crisotemi. Intanto Oreste diffonde la notizia della propria morte, costatando la gioia della madre. Elettra decide di compiere sola l’omicidio, allora Oreste rivela la sua identità alla sorella. Entra nel palazzo, uccide la madre ed Egisto (nel medesimo luogo dove era stato ucciso Agamennone).
AIACE
TRAMA: Aiace adirato per non aver ottenuto le armi di Achille, si precipita di notte fuori dalla sua tenda per sterminare i capi dell’esercito acheo; Atena però gli ottenebra la mente e lo spinge a fare strage di buoi, e racconta l’accaduto ad Odisseo. Aice rinsavisce e comprende di essersi reso ridicolo e sceglie di suicidarsi. Lo dissuadono la compagna TECMESSA e il coro (MARINAI DI SALAMINA). Ma Aiace abbraccia per l’ultima volta il figlio e si uccide. Nella seconda parte del dramma, sopra il cadavere dell’eroe si accende un dibattito tra chi vuole rendergli gli onori funebri (Odisseo) e i capi dell’esercito (Agamennone e Menelao) che vogliono abbandonarlo ai cani. Infine, sarà sepolto.

TEMI:
• IMPORTANZA DELLA SEPOLTURA: non seppellire un defunto significherebbe confinare il suo ricordo in un limbo del disonore, macchiare la sua memoria, negargli il kleos, la gloria dovuta.
(vd. Antigone, Filottete, Edipo a Colono)
• La cultura della vergogna

TRACHINIE
TRAMA: DEIANIRA, attende il ritorno del marito ERACLE e scopre che l’eroe è ancora vivo e ha conquistato la città di Ecalia. Ma Deianira viene a sapere che per l’amore di una fanciulla, IOLE, ha espugnato la città. Tormentata dalla gelosia, cosparge una tunica con un filtro d’amore donatogli dal centauro Nesso, e la invia a Eracle, il quale dopo averla indossata, è colto da spasi e in un eccesso di rabbia uccide l’araldo LICIA. Deianira, causa dell’omicidio, è maledetta dal figlio ILLO per il suo gesto; quindi si uccide. Eracle scopre del filtro di Nesso e comprende che si è avverato una antico oracolo e la fine è vicina. Sposa IOLE. Infine gli dei lo trasportano in cielo e gli donano l’immortalità.

FILOTTETE
TRAMA: Filottete vive da dieci anni su un’isola deserta, dove i compagni diretti con lui a Troia lo hanno abbandonato per non contaminarsi con la ferita infetta e maleodorante provocatagli da una vipera. Ma una profezia ha annunciato che Troia sarà espugnata solo con l’arco di Filottete; quindi, Odisseo e Neottolemo si recano sull’isola per prendere l’arco. Odisseo ha un piano: Neottolemo fingerà di aver abbandonato la spedizione a causa di dissapori contro i capi, cercando di carpire la fiducia di Filottete e farsi consegnare l’arco. Così avviene. Ma Neottolemo, impossessatosi dell’arco, si vergogna per aver imbrogliato un uomo malato ed esita. Arriva Odisseo deciso a tornare a Troia con l’arco. Filottete capisce di esser stato ingannato. Odisseo corre verso la nave con l’arco, Neottolemo lo raggiunge, gli strappa l’arco e lo restituisce a Filottete. Odisseo si allontana, gettando rabbiose minacce. Interviene Eracle, che promette a Filottete che a Troia la sua ferita sarà miracolosamente curata. Filottete si imbarca.

EDIPO A COLONO
TRAMA: Edipo giunge a Colono, guidato da Antigone. Il re di Atene Teseo decide di accordargli l’ospitalità. Arriva anche Ismene, annunciando che a Tebe, Eteocle e Polinice, sono il lotta per il potere, e la vittoria, secondo un oracolo, sarà di colui che godrà dell’appoggio paterno. Arriva anche Creonte, per persuadere Edipo a tornare in patria, ma egli rifiuta. Allora Creonte prende in ostaggi le due figlie, che sono salvate da Teseo. Infine arriva Polinice nella speranza di ottenere l’appoggio paterno, ma Edipo lo scaccia maledicendolo. Intanto prodigi divini segnalano a Edipo che la sua fine è vicina.

ANTIGONE
TRAMA: Eteocle e Polinice si uccidono reciprocamente. Il nuovo re, Creonte, decreta che il corpo di Eteocle, morto per la patria, venga sepolto, mentre quello di Polinice venga abbandonato ai cani. Antigone però è decisa a seppellire Polinice e si fa aiutare da Ismene, timorosa di obbedire alle leggi. Ma il corpo del fratello è dissepolto su ordine del re. Scoperta mente si accinge, per la seconda volta, a coprire di terra il cadavere, Antigone è condannata a morte, nonostante le suppliche rivolte a Creonte dal figlio Emone, suo promesso sposo, e viene sepolta viva. Arriva Tiresia che avverte Creonte della contaminazione della città; Creonte cambia idea e decide di liberare Antigone. Ma la giovane si è già impiccata e ai piedi di lei, sotto gli occhi del padre, si toglie la vita anche Emone. La moglie di Creonte, Euridice, informata della sciagura, rientra in casa e si uccide. Annichilito dalla disperazione, Creonte resta solo.

TEMI:
• CONTRASTO TRA ANTIGONE (filia: affetto più forte della legge) e CREONTE (non permette che le leggi non vengano rispettate) = CONTRASTO LEGGE NATURALE (legge del genos) e LEGGE DELLO STATO (legge della polis) per Hegel.
In Sofocle Creonte e Antigone sono destinati alla sconfitta per le posizioni irremovibili.
• SEPOLTURA: simbolo della civiltà (vd. Foscolo)
• MORTE = fine della violenza, fine della persecuzione (vd. Erri De Luca)

ALTRE LETTURA:
1) RIVOLTA POLITICA CONTRO POTERE TIRANNICO
2) DISINTERESSE VERSO LE LEGGI DELLO STATO
3) VIRAGO : DONNA FORTE
4) RICERCA MORTE GLORIOSA: solitudine e grandezza del gesto eroico.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community