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Indice

  1. Sofocle
  2. Sofocle
  3. Uomo
  4. Mondo umano-mondo divino: scissi
  5. Aiace
  6. Antigone
  7. Trachinie
  8. Edipo re
  9. Elettra
  10. Filottete

Sofocle

- Figure singole: viste non tanto nella loro dimensione psicologica, ma nella presa di coscienza della propria singolarità
- L’eroe si confronta con l’uomo
- Caratterizzazione etica dei personaggi
- Conflitto tra etiche diverse (Antigone-Creonte nell’Antigone, Odisseo-Neottolemo in Filottete)
- Conflitto tra etiche diverse
- Esistenza umana: catena ininterrotta di mali, morire è un bene per l’uomo -> buona morte di Edipo: l’unica via d’uscita possibile dalla normale condizione di sofferenza umana
- Fragilità e instabilità della condizione umana

La psicologia dei personaggi si approfondisce, emerge una inedita analisi della realtà e dell'uomo. Sofocle tentò di togliere l'enfasi (onkos) ai suoi personaggi, per restituirne completamente la drammaticità, in un mondo descritto come ingiusto e privo di luce. Nell’Edipo a Colono, il coro ripete «la sorte migliore è non nascere». Gli eventi che schiacciano le esistenze degli eroi non sono in alcun modo spiegabili o giustificabili.
I suoi eroi sono immersi in un mondo di contraddizioni insanabili, di conflitti con forze inevitabilmente destinate a travolgerli. Il suo contributo originale allo sviluppo della tragedia greca fu rappresentato dall'accentuazione dell'umanità dei personaggi, che hanno tutti in sé qualcosa di guasto, una tabe fisica e psichica. I personaggi sofoclei sono anche generosi e buoni, ma smisuratamente soli e portati alla tragedia dal male che hanno in sé. Ciò nonostante, non appaiono mai schiacciati del tutto dal fato, ma proprio nella vana lotta contro di esso, ricevono una piena dimensione umana, portatrice di un destino di dannazione e, contemporaneamente, di gloria.

Sofocle

- Non dà risposta al motivo dell’ingiustizia nel mondo
- Porta in scena gli effetti del male (più che le cause), causa del male: no γένος no υβρις

Uomo

- incapace di comprendere le ragioni del dolore
- deve soffrire
- deve accettare il dolore
- condannato a subire una volontà divina imperscrutabile
- celebrato per le sue capacità di resistenza contro il destino e contro gli dei ostili (umanesimo di Sofocle, attenzione per l’uomo)

Mondo umano-mondo divino: scissi

Gli dei: indifferenti, ostili
Nella vita degli uomini si alternano gioia e dolore, i cui meccanismi sono destinati ad essere ignoti all’uomo
Solidarietà di coloro che circondano l’uomo: può alleviare la sofferenza

Aiace

Non ha ottenuto le armi di Achille (Odisseo sì) -> è reso folle da Atena, fa strage di bestiame (credendo con ciò di uccidere Achei). Quando torna in sé: si uccide. Gli Achei non vogliono seppellirlo, Teucro sì. Odisseo: riflessione sulla caducità umana -> Sepoltura concessa ad Aiace
- Revisione del codice eroico in termini di etica umana, no celebrazione di valori epico-eroici
- Gli dei: non più garanti di giustizia (come in Eschilo), circoscrivono l’azione dell’uomo e vanificano i suoi progetti -> posizione di precarietà e incertezza dell’uomo
- Se l’uomo perde e riacquista il senno sperimenta sofferenze ancora più acute perché è divenuto consapevole dell’abisso che lo separa dagli dei. È consapevole anche della sua condizione di solitudine

Antigone

Creonte vieta sepoltura a Polinice, in quanto traditore. Antigone, sorella di Eteocle e Polinice, riesce a seppellirlo. Creonte la condanna a morte. Lei afferma di aver seguito leggi divine.
Su Creonte: rovina. Antigone, Emone (figlio di Creonte), Euridice (moglie di Creonte) si suicidano.

- Antigone e Creonte condividono un destino di sofferenza (pur avendo diverse visioni etiche del mondo) -> sono paradigma dell’inevitabile sofferenza dell’uomo
- No saggezza dal dolore: si ripiegano anzi in se stessi, nella consapevolezza della loro sventura.

Trachinie

Eracle torna a Trachis ed è innamorato di Iole. Deianira, sua sposa, per farlo innamorare, usa un filtro che aveva ricevuto dal centauro Nesso (che Eracle aveva sconfitto). Deianira porge a Eracle un chitone bagnato col filtro, ma questo è mortale. Prima di morire, Eracle scopre che il colpevole è Nesso: accetta così di morire. Eracle dispone che il figlio Illo lo bruci sul monte Eta e sposi egli stesso Iole. Eracle muore, lei si suicida.
- Amarezza e desolazione-> valutazione pessimistica del destino dell’uomo
- Deianira: vittima per amore di un crudele destino
- Eracle: vittima di una volontà divina che resta enigmatica fino al momento della morte.

Edipo re

Per porre fine alla pestilenza di tebe: Trovare l’assassino di Laio. Tiresia dice a Edipo che l’assassino è proprio lui. Edipo lo caccia. Giocasta, MOGLIE di Edipo, rivela la profezia per cui Laio avrebbe dovuto essere ucciso dal figlio, Non si è avverata perché Laio ha fatto uccidere suo figlio. Dubbi di Edipo: aveva ucciso un uomo a suo tempo. Quello che credeva essere suo padre, Polibo, muore: sventato il pericolo derivante da un altro oracolo che lo voleva uccisore del padre e sposo della madre. Servo conferma che suo padre in realtà è Laio, sua madre Giocasta. Giocasta si impicca, Edipo si acceca. Abbracio Edipo-Antigone.
- Schema di rovesciamento articolato sull’indagine (ironia tragica)
- Il contrato è il vero senso della tragedia
- No sicurezze di partenza (né quelle politiche, né quelle legate all’intelligenza)
- Attraverso la conoscenza: dolore
- Fragilità dell’uomo di fronte alla volontà divina, impotenza dell’uomo

Il rovesciamento dimostra come l’uomo non sia in grado e in condizione di poter organizzare razionalmente la propria esistenza.

Elettra

Oreste finge di essere morto. Elettra ci crede, Crisotemide no. Elettra e Oreste si ricongiungono. Lui uccide Clitemestra e Egisto.
- Sofferenza di Elettra, solitudine. L’unica pausa all’isolamento: incontro con Oreste.
- Oreste è esecutore di una vendetta che, nella mancata assunzione di un preciso significato etico, lascia aperti interrogativi sulla condizione dell’uomo.

Filottete

Filottete: abbandonato sull’isola deserta di Lemno. Oracolo: Troia sarà conquistata grazie all’arco di Filottete. Odisseo con un inganno e con l’aiuto di Neottolemo (figlio di achille) vuole ottenere l’arco. Ma neottolemo si distacca da lui e per solidarietà, rivela l’inganno a Filottete. Eracle, deus ex machina, convince Filottete ad andare a Troia.
- Odisseo: etica relativa (valori sofistici)
- Neottolemo: valori eroici, con senso morale ed etico forte
- Richiamo di Neottolemo alla natura di suo padre Achille

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