Questo appunto di Letteratura Greca tratta della vita e delle opere di Sofocle, il secondo in ordine cronologico dei tre grandi tragediografi greci del quinto secolo a.C.
Introduzione a Sofocle
Le notizie biografiche sono scarne e conosciamo solo una minima parte della sua produzione letteraria.Sappiamo che la sua condizione sociale gli consentì un'esistenza agiata,eppure Sofocle compose i drammi più cupi e disperati del teatro occidentale ideando personaggi che incarnavano l'infelicità e il dolore esistenziale.
La principale fonte sulla vita di Sofocle è una Vita di tarda età ellenistica in cui sono presenti notizie ricavate da Aristòsseno, discepolo di Aristotale, Satiro, biografo alessandrino, Istro, discepolo di Callimaco, Aristofane di Bisanzio e altri. Abbiamo anche una voce nella Suda e i dati cronologici del Marmor Parium. Troviamo infine notizie sparse in altri autori, tra i quali spicca Aristotele, e in inscrizioni.
Vita di Sofocle
Sofocle nacque nel 497/496 a.C. ad Atene,nel demo di Colono.Il padre,Sofillo,era un ricco imprenditore che gestiva una fabbrica d'armi con parecchi schiavi.
Ebbe un'ottima educazione.
Nel 480 a.C.,per la sua bravura,guidò il coro che intonava il peana per la vittoria di Salamina.
Il suo esordio è del 468 a.C. con il Trittolemo, purtroppo perduto, e vinse sconfiggendo Eschilo.
Diventò il tragico più amato dagli spettatori ateniesi.
Recitò solo due volte nei suoi drammi a causa della debolezza della sua voce.
Partecipò alla vita della polis:fu uno dei tesorieri della lega Delio-Attica e ricoprì anche il ruolo di stratega. Affiancò Pericle e fu amico di Erodoto di Alicarnasso.
Sposò una donna ateniese da cui ebbe vari figli.
Non volle mai lasciare Atene dove morì a 91 anni. Gli ateniesi lo veneravano come un eroe caro agli dèi, θεοφιλής(teofilès).
Opere di Sofocle
La sua attività teatrale fu lunga.Infatti il grammatico alessandrino Aristofane di Bisanzio conosceva 130 drammi di Sofocle ma ne riteneva spuri 17.Secondo un'epigrafe riportò 18 vittorie negli agoni tragici; la Vita riferisce invece che fu primo 20 volte, metre la Suda 24.
Ci sono giunte 7 tragedie di Sofocle:
- Aiace: è considerata in genere la tragedia più antica tra quelle superstiti. Non conosciamo purtroppo la data prescisa. Il terminus ante quem dovrebbe essere il 446 a.C., mentre il terminus post quem potrebbe essere il 456 a.C. La trama è incentrata sulla figura di Aiace, furente perché, dopo la morte di Achille, le sue armi sono state assegnate a Odìsseo e non a lui. L'eroe, a causa della follia infusagli da Atena, fa strage di bestiame pensando di uccidere i soldati greci. Quando rinsavisce,si suicida.
- Antigone: quasi sicuramente è del 442 a.C. La tragedia racconta i fatti che seguono alla reciproca uccisione dei fratelli Eteocle e Polinice. Il nuovo tiranno di Tebe, Creonte, nega la speoltura a Polinice. La sorella Antigone lo seppelisce però di nascosto poiché le leggi divine sono superiori a quelle umane. Creonte, nonostante suo figlio Emone sia innomorato di Antigone, condanna a morte la fanciulla. Il tiranno cambia però idea grazie alle sagge parole di Tiresia. È però ormai troppo tardi: Antigone si è suicidato, seguita poi nella morte da Emone. Anche la moglie di Creonte, Eurìdice, si toglie la vita.
- Trachinie:la data è incerta. Potrebbe risalire a poco dopo il 438 a.C. o, meno probabilmente, agli anni tra il 420 e il 415 a.C. La tragedia è ambientata a Trachis, città della Tessaglia. Il titolo significa appunto "donne di Trachis", le donne che compongono il coro. Il dramma mette in scena la vicenda di Deianira, moglie di Eracle, che, gelosa di Iole, dona al marito un chitone bagnato con il sangue del centauro Nesso, che crede un filtro d'amore. Il centauro aveva però ingannato Deianira poiché in realtà il suo sangue è un potentissimo veleno. Deianira scopre troppo tardi l'insidia e, quando apprende che Eracle ha già indossato il chitone, si suicida. L'eroe muore tra atroci dolori non prima di aver esortato il figlio a sposare egli stesso Iole.
- Èdipo re: potrebbe risalire agli anni compresi tra il 429 e il 425 a.C. oppure al 411 a.C. La tragedia racconta la storia di Edipo, re di Tebe dopo averla liberata dalla Sfinge. Sulla città incombe una pestilenza. L'oracolo di Apollo rivela che per porvi fine è necessario espellere da Tebe l'assassino di Latio. Mediante una serie di rivelazioni e colpi di scena, Edipo scoprirà di essere figlio di Laio e Giocasta. È quindi l'assassino di suo padre e ha sposato sua madre. Giocasta, appresa la terribile verità, si suicida. Edipo si acceca e chiede di essere esiliato da Tebe ma Creonte glielo impedisce.
- Elettra: forse risale a prima del 418 o 417 a.C. ma non è possibile affermarlo con certezza. Si narra la vendetta di Oreste contro sua madre Clitennestra e il suo amante Egisto, che hanno ucciso il padre Agamennone.
- Filottète: probabilmente risale al 409 a.C. La tragedia racconta la vicenda di Filottète, abbandonato sull'isola di Lemno dai Greci suoi compagni, poiché essi non riescono a sopprotare il fetore emanato dalla ferita provocata dal morso di un serpente. Quando un oracolo predice che Troia sarà conquistata solo grazie all'arco di Filottète, Odìsseo si reca a Lemno per ottenere l'arma con l'inganno con l'aiuto di Neottòlemo, figlio di Achille. Quest'ultimo, colpito dalla soffereza di Filottète, gli rivela la verità, sicché l'eroe ferito si rifiuta di consegnare l'arco finché non appare Eracle come deus ex machina che riesce a convincerlo.
- Èdipo a Colòno: tragedia rappresentata postuma, probabilmente nel 405 a.C. Si tratta della vicenda finale di Edipo che, cieco, è giunto a Colono accompagnato dalla figlia Antigone. Tèseo, re di Atene, accoglia il supplice e lo accompagna nel momento della morte.
I suoi personaggi diventano l'emblema dell'eroe tragico:essi sono individui isolati,fuori dal tempo,che procedono per la loro strada. Non tutti possono essere eroi sofoclei poiché essi eccellono per φύσις,natura.
I personaggi soffrono inspiegabilmente per restare fedeli a se stessi e alla propria natura.
Sono uomini incompresi dagli altri a caθsa della λορο morale superiore, sono soli anche quando sono in compagnia.
Sulla scena per spiegare il suo concetto di solitudine il drammaturgo mette l'eroe insieme ad altri personaggi che non riescono a sentirlo.
Sofocle fu religiosissimo. Infatti crede negli di che però sono lontani e il loro operato è incomprensibile. Gli di di Echilo erano garanti della Dike che guidava il destino umano,mentre per Sofocle le vicende umane non hanno senso:gli uomini devono accettare la loro sorte creando,così,l'ironia tragica sofoclea.
Innovazioni del teatro di Sofocle
Sofocle introdusse molte innovazioni drammaturgiche.- Il coro passa da 12 a 15 elementi.
- Viene introdotto il terzo attore.
- La tragedia non è parte di una tetralogia legata ma è autonoma dal punto di vista strutturale e tematico.
- Introduce gli scenari e gli sfondi del palcoscenico dipinti.
- La rhesis acquista maggiore importanza.
- Aumentano i canti amebei, vale a dire gli scambi di battute tra il protagonista che canta in metri lirici e il corifèo che recita in trimetri giambici.